METTETEVI LA MASCHERINA E NON ROMPETE I COGLIONI - L’OMS: “SE IN EUROPA IL 95% DELLA POPOLAZIONE INDOSSASSE LA MASCHERINA SI SALVEREBBERO 160MILA VITE - DALL’ALTO ADIGE ALLA SICILIA, I SINDACI TORNANO ALLA LINEA DURA E IMPONGONO L’OBBLIGO DI INDOSSARE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE - IL CLUSTER ALLA CAMERA E L’ACCELERAZIONE SULLA TERZA DOSE: IL RICHIAMO SARÀ ANTICIPATO A 5 MESI E PRESTO ARRIVERÀ IL VIA LIBERA PER GLI UNDER 40…

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1 - OMS, SE IN EUROPA 95% USA MASCHERINA, SALVE 160.000 VITE

(ANSA) - Se in Europa il 95% della popolazione indossasse la mascherina si salverebbero 160.000 vite. Lo ha detto a Sky news il direttore esecutivo dell'Oms, Rob Butler, sottolineando che la percentuale al momento è solo del 48%.

 

Secondo uno studio pubblicato la settimana scorsa sul British Medical Journal, ha sottolineato, l'uso della mascherina blocca al 53% la trasmissione del Covid. Tra i fattori che hanno causato questa nuova ondata del virus c'è il freddo ma soprattutto la mancanza di vaccino. "Il 45-47% della popolazione europea non è vaccinata. La maggior parte delle persone in terapia intensiva non sono vaccinate", ha detto.

 

il generale Francesco Figliuolo e roberto speranza il generale Francesco Figliuolo e roberto speranza

2 - COPRIFUOCO E MASCHERINE: DALL'ALTO ADIGE ALLA SICILIA LE LINEA DURA DEI SINDACI

Francesco Malfetano per "il Messaggero"

 

Tecnicamente l'Alto Adige è ancora in zona bianca. Non per molto però, perché dopo settimane di avvicinamento alle soglie limite i tassi di occupazione degli ospedali sono ormai a un soffio dal sancirne il passaggio in giallo. In area non critica, dove la soglia è fissata al 15%, i letti occupati sono già il 16% mentre in terapia intensiva (il limite è 10%), sono al 9%.

Anziano in terapia intensiva 3 Anziano in terapia intensiva 3

 

Ma soprattutto l'incidenza dei nuovi casi su 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni ha ampiamente sfondato il muro dei 50, attestandosi a 415. Non è un caso quindi, se il governatore Arno Kompatscher ieri ha firmato un'ordinanza che - in attesa che l'esecutivo e le Regioni trovino un accordo sul cosiddetto Super Green pass - anticipa la stretta.

 

Nella provincia autonoma di Bolzano infatti da oggi chiudono discoteche e sale da ballo, tornano le mascherine all'aperto e l'obbligo di Ffp2 sui mezzi pubblici. Non solo.

 

Mascherine NELLE discoteche Mascherine NELLE discoteche

Per ben 20 comuni (tra cui Ortisei e Radengo) è stato anche stabilito il passaggio in zona rossa, con l'Ffp2 obbligatoria nei negozi, la sospensione di tutti gli eventi pubblici in luoghi chiusi (con tanto di serrata per cinema e teatri) e soprattutto bar e ristoranti che devono chiudere alle 18 in vista del coprifuoco che scatta dalle ore 20 alle 5. Tuttavia, precisano dalle provincie autonome, al momento non si fermano né lo sci né gli impianti di risalita.

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GLI ALTRI

Così facendo il governatore Kompatscher si è quindi iscritto all'ormai nutrita schiera di presidenti di Regione o amministratori locali che stanno optando, in attesa di nuove linee guida nazionali, per misure autonome che consentano di contenere fin da subito i contagi. Della mascherina obbligatoria anche all'aperto ad esempio la Campania guidata da Vincenzo De Luca non ne ha mai fatto a meno.

VINCENZO DE LUCA SU TIKTOK VINCENZO DE LUCA SU TIKTOK

 

Il Piemonte invece la mantiene ma solo attorno agli edifici scolastici. E da qualche giorno è tornata pure in Sicilia (con contestuale obbligo di tampone per chi arriva da Regno Unito e Germania). Ma i casi sono tanti: per provare a contenere i focolai già individuati, ad Aprilia l'obbligo di indossarla anche all'aperto è stato esteso per un'altra settimana (fino al 29 novembre); a Pesaro invece è già stato annunciato sarà imposta dal 27 fino al 9 gennaio 2022. Il sindaco fiorentino Nardella ieri ha sostenuto di «star valutando la reintroduzione della mascherina obbligatoria all'aperto».

 

Ad Arezzo invece l'obbligo è già in essere da alcuni giorni. Proprio come a Venezia dove il sindaco Brugnaro ha stabilito che in alcune aree del centro storico e della terraferma, sarà necessario indossare il dispositivo di protezione individuale anche all'aperto, «in corrispondenza di alcune manifestazioni nel corso delle quali si prevede un aumento dell'afflusso delle persone con conseguente possibilità di creazione di assembramenti».

 

ARNO KOMPATSCHER ARNO KOMPATSCHER

L'idea, chiaramente, è limitare la possibilità di nuovi contagi durante i tradizionali mercatini natalizi o comunque nelle vie dello shopping in centro. È più o meno lo stesso spirito con cui domani, come preannunciato proprio dal Comune, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi firmerà un'ordinanza per la regolamentazione degli accessi nelle strade dei Decumani, cuore del centro antico cittadino, nel periodo natalizio.

 

E sempre ieri un'iniziativa analoga è stata intrapresa anche a Padova, dove la mascherina torna obbligatoria 24 ore su 24. Infine, la Valle d'Aosta è invece andata oltre e ha sancito nuovamente il divieto di ingresso a persone esterne alle strutture residenziali socio-sanitarie e socio-assistenziali pubbliche (Rsa), private e convenzionate presenti su tutto il territorio regionale.

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3 - PRIMO CLUSTER ALLA CAMERA: 7 DEPUTATI POSITIVI HUB E FARMACIE, FIGLIUOLO SPRINTA SULLE TERZE DOSI

FA. per "il Giornale"

 

Ai contagi in crescita si aggiunge un cluster parlamentare. Sono sette i casi positivi tra gli onorevoli individuati nell'ultima settimana. Tutti a Montecitorio. Intanto la struttura commissariale lavora per accelerare la terza dose. Non è ancora certo che sia l'ultima, ma al momento il booster è la migliore risposta possibile di fronte al rischio di passare un altro inverno in lockdown. E dunque sì all'anticipo del booster a 5 mesi dal secondo richiamo, via libera agli over 40 e molto presto anche alle fasce più giovani.

 

TERZA DOSE VACCINI TERZA DOSE VACCINI

Ma per accelerare le campagna la macchina della struttura commissariale deve ripartire a pieno ritmo: si riaprono i mega hub che avevano sospeso le somministrazioni e si coinvolgono le farmacie e i medici di famiglia. Prorogata anche la possibilità di assumere personale sanitario per le vaccinazioni direttamente presso le agenzie del lavoro. Certo, dice il commissario all'emergenza Francesco Paolo Figliuolo, «non è che da oggi tutti si faranno le vaccinazioni, ci saranno tempi tecnici per le somministrazioni».

 

Figliuolo, che ieri ha presenziato all'Open day organizzato dall'ospedale Sant' Eugenio di Roma per le donne in gravidanza e in allattamento, ricorda che sono state somministrate «quasi 95 milioni di dosi di vaccino e distribuiti oltre 100 milioni di vaccini: un successo per tutta l'Italia». Il generale ha anche annunciato la riapertura dell'hub alla Cecchignola sottolineando che è stato registrato «un nuovo record di terze dosi: oltre 164mila» ricordando che «l'87% della popolazione over 12 è protetta da almeno una dose di vaccino».

BAMBINI MASCHERINE BAMBINI MASCHERINE

 

Proprio grazie al vaccino, conclude Figliuolo, «abbiamo uno scudo, siamo nella quarta ondata e i contagi sono in salita. Ma gli ospedali stanno tenendo». Il bollettino di ieri però e anche i dati di Agenas, l'Agenzia per i servizi sanitari regionali, segnalano un aumento dei ricoveri. In molte Regioni si segnala un aumento dei posti letto occupati da pazienti Covid in area medica.

 

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La soglia di rischio è il 15%. In testa Bolzano al 16% e Lazio e Lombardia all'11. Per le terapie intensive, dove soglia di rischio al 10% sono al limite le Marche al 9 e il Lazio pure al 9. Ieri sono stati registrati 10.047 nuovi positivi e 83 vittime. Tasso di positività all'1,4%, in calo rispetto al 2,3% di ieri. 560 i pazienti in terapia intensiva, 11 in più rispetto a due giorni fa nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 61.

 

LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID

I ricoverati ordinari sono 4.597, 90 in più in 24 ore. Il Lazio ieri ha già aperto all'anticipo delle terze dosi e anche per chi si era già prenotato è stato possibile fissare un nuovo appuntamento in tempi più brevi. Mentre il coordinatore della campagna vaccinale della Lombardia, Guido Bertolaso, spiega che «L'Unità di Crisi della Regione è al lavoro per riorganizzare e ridefinire gli slot per poter accedere alla somministrazione e che ad ora non è ancora stata definita alcuna data a partire dalla quale il sistema di prenotazione di Poste consentirà l'accesso con le nuove tempistiche». Insomma l'anticipo in Lombardia avrà tempi più lunghi.

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