istituto comprensivo via trionfale vallombrosa via cortina d'ampezzo roma lucia azzolina

MI È SCAPPATO UN CETO – GRAMELLINI E LA STORIACCIA DELLA SCUOLA DI ROMA CHE DIVIDE PER CENSO I PLESSI: “LA SCUOLA PUBBLICA È NATA PER CONSENTIRE L'UGUAGLIANZA DEI PUNTI DI PARTENZA. UN'UTOPIA, FORSE. PERÒ È DI QUESTO GENERE DI UTOPIE CHE SI NUTRE IL LESSICO DI UNA DEMOCRAZIA” – DOPO LO SCOOP DI “LEGGO”, L’ISTITUTO HA CANCELLATO LA PRESENTAZIONE, MA IL CASO ORMAI È SCOPPIATO E LA AZZOLINA SI È INFURIATA...

 

 

NEL SITO DI UN ISTITUTO DI ROMA SI SPECIFICA CHE UN PLESSO È PER I RAGAZZI DEL “CETO MEDIO-ALTO”, MENTRE UN ALTRO ACCOGLIE STRANIERI E FIGLI DI COLF, BADANTI E AUTISTI

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/bentornato-ottocento-scuola-divisa-ceto-sociale-sito-224162.htm

 

 

1 - QUESTIONE DI CLASSE

PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO VIA TRIONFALE

Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

 

Nel presentare «online» le sue varie sedi in città, il consiglio d' istituto di una scuola elementare romana ha pensato bene di sottolinearne le differenze sociali. Qui ceto medio-alto, là medio-basso con abbondanza di stranieri, là ancora figli dell' alta borghesia mescolati alla prole dei loro dipendenti: badanti e colf. Una fotografia, ma dell' indicibile.

Perché l' opuscolo di una scuola, tanto più di una scuola pubblica, tanto più di una scuola pubblica per bambini, dovrebbe illustrare le peculiarità dei suoi corsi e i talenti dei suoi insegnanti, non il reddito dei suoi alunni.

 

LUCIA AZZOLINA

Gli autori del pasticciaccio brutto di via Trionfale hanno giurato che le loro parole avevano un intento descrittivo e non discriminatorio: un genitore medio-basso potrà continuare a iscrivere suo figlio alla scuola dei medio-alti (e ci mancherebbe!).

 

CETO LA QUALUNQUE - IL TITOLO DEL MANIFESTO SULLA SCUOLA DI VIA TRIONFALE

Ma il tema sollevato da questo caso riguarda qualcosa di molto più ampio. Riguarda il linguaggio e i valori che lo ispirano. Sappiamo che tanti genitori cercano di sistemare i figli nella scuola più omogenea al loro ambiente sociale, ma non possono essere i dirigenti della scuola pubblica a rammentarglielo per iscritto. La scuola pubblica è nata per consentire l' uguaglianza dei punti di partenza. Un' utopia, forse. Però è di questo genere di utopie che si nutre il lessico di una democrazia.

AZZOLINA

 

Rinunciare non solo a perseguirle, ma ormai persino a nominarle, a qualcuno sembrerà un esercizio di realismo. Temo invece che assomigli a una resa.

 

2 - «QUI L'ALTA BORGHESIA, DI LÀ INVECE I CETI BASSI» BUFERA SULLA SCUOLA

Valentina Santarpia per il “Corriere della Sera”

PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO VIA TRIONFALE 1

 

Non è la prima volta che succede, e forse non sarà neanche l' ultima, vista l' abitudine delle scuole di presentarsi in maniera accattivante (e a volte maldestra): il liceo Visconti, con la sua introduzione per «studenti alto-borghesi e senza disabili», due anni fa creò un caso. Come quello scoppiato per la descrizione della scuola di via Trionfale: una relazione risalente al 2011 e che solo ieri, dopo la denuncia di Leggo e la durissima posizione della ministra Lucia Azzolina, è stata rimossa.

 

CONTE AZZOLINA

«La sede di via Trionfale e il plesso di via Taverna - si leggeva nella auto-presentazione dell' istituto di Roma - accolgono alunni appartenenti a famiglie del ceto medio-alto, mentre il plesso di via Assarotti, situato nel cuore del quartiere popolare di Monte Mario, accoglie alunni di estrazione sociale medio-bassa e conta, tra gli iscritti, il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana». Sul plesso di via Vallombrosa si andava ancora più a fondo: «Il plesso sulla via Cortina d' Ampezzo accoglie prevalentemente alunni appartenenti a famiglie dell' alta borghesia assieme ai figli dei lavoratori dipendenti occupati presso queste famiglie (colf, badanti, autisti, e simili)».

scuola

 

Una distinzione «in base al rango socio-economico dei propri alunni» che va «contro ogni valore espresso dalla nostra Costituzione», rileva il sottosegretario Peppe De Cristofaro. Incalza Azzolina: «Non ha senso, la scuola dovrebbe sempre operare per favorire l' inclusione». Insistono i presidi: «C' è il rischio di originare idee o forme classiste». E il tentativo di rimediare la gaffe non risolve la questione. «I dati riportati nella presentazione della scuola, composta da quattro distinti plessi, in diversi contesti socio-culturali, sono da leggere come mera descrizione socio-economica del territorio, secondo le indicazioni del Miur per la redazione del Pof (piano di offerta formativa, ndr ).

 

LUCIA AZZOLINA - I PASSAGGI DELLA TESI COPIATI DAI MANUALI

L' istituto non ha mai posto in essere condotte discriminatorie nella ripartizione degli alunni nei diversi plessi o nelle diverse classi», si difende il consiglio di istituto. Dunque, tutta colpa delle indicazioni del Miur? Non sembra. Il Rav, il documento di autovalutazione della scuola, pubblicato su scuolainchiaro.it, elenca i punti di debolezza e di forza dell' istituto.

Ma in maniera molto diversa.

 

lucia azzolina

«Il contesto socio-economico è disomogeneo poiché il territorio di riferimento, che insiste su due Municipi, include fasce di popolazione appartenenti al ceto alto e zone in cui è elevata la presenza di famiglie di cittadinanza non italiana, socialmente svantaggiate.

La percentuale di alunni con bisogni educativi speciali raggiunge il 9 % del totale della popolazione scolastica. L' analisi della presenza di alunni con cittadinanza non italiana rispetto al totale della popolazione dei singoli plessi rileva disomogeneità: Trionfale 30%, Assarotti 29%, Taverna 19%, Vallombrosa 7%. Per la scuola secondaria di primo grado (...) il 25% ». Una descrizione asettica. «Come ci si sarebbe aspettato da una preside come Nunzia Marciano, aperta al sociale», commenta Mario Rusconi, presidente dei presidi del Lazio.

scuola

 

La 58enne, napoletana di origini ma romana di adozioni, è infatti nota come la preside battagliera che 11 anni fa reggeva la Carlo Pisacane, la scuola romana col 90% di studenti immigrati, che si attirò le critiche dell' allora sindaco di Roma Gianni Alemanno (An), e provocò la circolare Gelmini per il tetto del 30% di immigrati in classe. Una dirigente lungimirante, che avrebbe voluto intitolare la Pisacane, che ospitava 24 etnie diverse, a Tsunesaburo Makiguchi e al suo modello ispirato alla pace e al rispetto reciproco. Ma le fu vietato.

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…