milano shopping natalizio 4

MILANO SEMPRE PRONTA AL NATALE (AVEVA RAGIONE LUCIO DALLA: VIDEO) - SOTTO LA MADONNINA LO SHOPPING NATALIZIO BATTE LE PETULANZE E LAGNE NO VAX - PER LA PRIMA VOLTA DALLO SCORSO 24 LUGLIO IN CENTRO NON SI SENTITI CORI E FISCHI CONTRO IL GREEN PASS - I VERI PROTAGONISTI SONO STATI I LOMBARDI, ARRIVATI IN MASSA, TUTTI CON LA MASCHERINA, PER LA CORSA AI REGALI - INTANTO AUMENTANO LE VACCINAZIONI...

 

Francesco Moscatelli e Andrea Siravo per "La Stampa"

 

Milano shopping natalizio

Alla fine ha vinto lo shopping natalizio. Hanno vinto le code di oltre mezz'ora fuori dal negozio di giocattoli Fao Schwarz in via Orefici, le mascherine abbassate giusto il tempo di un flash davanti all'albero di Swarovski in galleria Vittorio Emanuele, i ragazzi in attesa della «primina» del Macbeth in piazza della Scala che ringraziano i ghisa perché «sollecitano chi sgarra visto che in certe zone del centro c'è più gente che all'Esselunga».

 

Milano shopping natalizio 2

Milano ha messo il punto. Per la prima volta dallo scorso 24 luglio in piazza Duomo non si sono sentiti cori e fischi contro il Green Pass. La protesta clandestina dei No Pass milanesi è naufragata in quello che sarebbe dovuto essere il ventesimo appuntamento consecutivo. Alle 18 solo poche decine di irriducibili hanno provato a radunarsi, ma sono stati bloccati dalla polizia.

 

Brevi momenti di tensione si sono registrati quando alcuni di loro sono stati portati via con la forza tra qualche insulto alle forze dell'ordine: è finita con sette denunce per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità e 40 multe (34 per occupazione di aree urbane e 6 per mancato utilizzo della mascherina). Un mezzo flop anche il presidio delle 16 all'Arco della Pace, preannunciato nei giorni scorsi dall'ala più morbida del movimento per lanciare la «manifestazione internazionale» in programma sabato prossimo. L'11 dicembre sono attesi ospiti da 18 Paesi esteri, oltre al portuale triestino Stefano Puzzer e alla deputata No Vax Sara Cunial. Ieri c'erano soltanto un centinaio di persone.

 

Milano shopping natalizio 3

I veri protagonisti del sabato milanese sono stati i lombardi, arrivati in massa nel capoluogo all'antivigilia dell'entrata in vigore del super Green Pass e tre giorni prima di Sant'Ambrogio. L'obbligo di mascherina anche all'aperto, stabilito dal sindaco Beppe Sala già la settimana scorsa nelle vie comprese fra largo Cairoli e piazza San Babila, non ha fermato la corsa ai regali. Anzi.

 

Nell'area in cui è in vigore l'ordinanza ieri in servizio c'erano una trentina di vigili, con compiti più che altro di moral suasion (ma sono previste sanzioni da 400 euro). «Siamo venuti a prendere un giocattolo per il nostro bimbo - dicono Andrea e Sara Bossi, giovane coppia di Varese, appena usciti da Fao Schwarz -. Questo è il negozio di Mamma ho perso l'aereo e sono settimane che aspettavamo di visitarlo. Stare con bocca e naso coperti è solo un piccolo sacrificio».

 

Milano shopping natalizio 4

Il mercatino di piazza Duomo è presidiato da alcuni steward mentre l'accesso in Galleria è consentito solo dagli ingressi laterali o da piazza della Scala. «Siamo qui per assaporare l'atmosfera natalizia - racconta Dimitris Iliadis, appena atterrato da Atene, fermo con la fidanzata davanti alle vetrine di Prada -. In hotel ci hanno spiegato che bisogna tenere la mascherina e ci adeguiamo senza problemi».

 

Da Savini, il ristorante simbolo della galleria aperto nel 1867, è tutto pronto anche per domani, quando potrà accomodarsi solo chi è vaccinato. «Senza luce verde non si entra - assicura Ivan Manghini, responsabile di sala -. Abbiamo patito tanto e ora tutti devono rispettare le regole».

 

Milano shopping natalizio 5

Anche uscendo dal perimetro individuato da palazzo Marino a farla da padrone sono l'autodisciplina e la prudenza meneghine. Tanto che la proposta dell'assessore lombardo al Welfare Letizia Moratti, che ha chiesto al governo di rendere la mascherina obbligatoria in tutta Italia durante il periodo delle festività, indipendentemente dal fatto che ci siano o meno assembramenti, a Milano sembra già realtà.

 

«Ormai hanno tutti bocca e naso coperti già prima di entrare - conferma Diego Lorenzi, dell'omonima coltelleria di via Ponte Vetero, a Brera -. La cosa importante è che c'è un po' più movimento del solito». Oggi, con l'inaugurazione della fiera degli «Oh bej! Oh bej!» attorno al Castello Sforzesco, sospesa lo scorso anno per la pandemia e aperta quest' anno ai soli possessori di Green Pass, ce ne sarà ancora di più.

 

SHOPPING DI NATALE A MILANO

Come sanno bene i taxisti il castello non sarà l'unico punto caldo della città. In questi giorni, infatti, le auto bianche stanno facendo la spola anche con il palazzo delle Scintille, sede dell'hub vaccinale più grande d'Italia. Complici i timori per le nuove varianti e le restrizioni per i non vaccinati i numeri sono triplicati. «Abbiamo creato una coda extra per i non prenotati, così da non danneggiare gli altri - spiega il dottor Dario La Quintana -. Viaggiamo al ritmo di 10 mila vaccini al giorno. E 400 sono prime dosi».

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...