nicole kidman

I MILLE VOLTI DI NICOLE – LA KIDMAN, AL CINEMA CON “IL CARDELLINO”, RIVELA: “PER QUESTO FILM MI HANNO INVECCHIATA E HO RIVISTO MIA MADRE. I MIEI FIGLI A VOLTE RIMANGONO INORRIDITI. FINO A POCO TEMPO FA SEMBRAVA DISPREZZASSERO LA RECITAZIONE” – “OGGI SONO LIBERA, MAMMA E MOGLIE E BASTA. PENSO ALLE MADRI CHE LAVORANO IN FABBRICA. IN CONFRONTO A LORO NON SONO NESSUNO…”

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I feel like I have to be honest. I’m in a new relationship. With both these ladies. For real.

Un post condiviso da Charlize Theron (@charlizeafrica) in data:

 

Silvia Bizio per “la Repubblica”

 

nicole kidman nel film il ca 6

È dappertutto: in tv con Big little lies e Top of the lake e ora torna al cinema dopo i recenti Destroyer e Boy Erased. Bellissima a 52 anni, premio Oscar nel 2003 per The Hours , Nicole Kidman sta davvero godendo di una piena maturità artistica, professionale, personale.

 

nicole kidman nel film il ca 5

È ora protagonista del film Il cardellino , diretto dal regista teatrale John Crowley, tratto dal romanzo bestseller di Donna Tartt, Pulitzer del 2014 per la narrativa. Accolto tiepidamente all' esordio nelle sale americane, sarà nei cinema italiani dal 17 ottobre e tratta la vicenda di un uomo, Theo Decker, che da bambino era stato accolto da una famiglia ricca dell' Upper East Side di New York dopo la morte della madre nel corso di un attacco terroristico al Metropolitan Museum of Art. La Kidman ha il ruolo di Mrs. Barbour, la donna che accoglie il ragazzino.

 

Confuso dalla tragedia, Theo ruba un artefatto dal valore inestimabile conosciuto come Il cardellino che lo seguirà poi nel corso della sua vita, con conseguenti avventure che sconfinano nella criminalità.

nicole kidman nel film il ca 4

 

Anche lei, come il personaggio del libro e del film, ha un rapporto così stretto con l' arte?

«Sono cresciuta in mezzo all' arte. Mia madre dipingeva, e quando ero ragazzina mi portava sempre alle gallerie d' arte, ai musei, ai vernissage, prima a Washington D.C.

nicole kidman nel film il ca 7

, poi a Sydney, in Australia. E anche all' opera: insomma sono cresciuta circondata dall' arte in tutte le sue forme. È grazie a lei se sono diventata attrice».

 

Un momento importante nel suo incontro con l' arte?

«Sicuramente in Italia a 16 anni, ero con una mia amica e visitai la Cappella Sistina e poi via via scoprii i vari maestri in tutta Europa. Vedere questi capolavori coi miei occhi mi ha illuminata. Ricordo ancora l' emozione. Da Roma andammo a Parigi, e al Louvre vidi la Monna Lisa e rimasi ipnotizzata.

nicole kidman nel film il ca 2

 

Quest' anno ci ho portato le mie bambine, ed erano anche un po' imbarazzate a vedere tutte queste statue di bellissimi uomini nudi prima di arrivare alla Gioconda! Ma poi ne sono rimaste ipnotizzate, come me da giovane».

 

Conosceva il libro di Donna Tartt?

«Sì. Il film, come il libro, ha un senso di poesia, quasi Dickensiano, con personaggi che vanno e vengono dalla storia in una trama che segue il ragazzino nel corso degli anni. Ed è intrigante come il mio personaggio, che all' inizio non dice quasi nulla, ti faccia capire lentamente il suo legame con il ragazzo.

 

nicole kidman nel film il ca 1

Ma quello che avevo trovato più affascinante nel libro, e che abbiamo cercato di mantenere nel film, è che questa donna, traumatizzata da cose che all' inizio non conosci, cerca di proteggere se stessa nel desiderio di far entrare un altro bambino nella sua vita.

 

il cardellino

Questo film è un' odissea, quasi una poesia, rarissimo al giorno d' oggi. Ed è importante che la Warner Brothers abbia fatto un dramma per adulti in questo periodo, perché con uno studio in meno (si riferisce alla Fox, comprata dalla Disney, ndr ) sarà sempre più difficile fare film come questo».

 

Lei non hai mai avuto paura delle trasformazioni fisiche sullo schermo, grande o piccolo. E in questo film si mostra invecchiata.

«A volte vedo mia madre in quelle immagini! Così sarò e nell' intimo già così sono. Da una parte mi inquieta, quando mi vedo così, trucco e tutto quanto, dall' altra mi piace e mi diverto. Un attore vero è sempre un camaleonte, così io mi considero.

Sono una mutante, abbraccio il mutamento».

 

nicole kidman nel film il ca 3

Che dicono i suoi figli quando la vedono così?

«A volte rimangono inorriditi! [ride] Ma allo stesso tempo hanno l' età in cui iniziano a capire la forma artistica della recitazione, che è sempre anche trasformazione, e iniziano ad apprezzarla. Strano, perché fino a poco tempo fa sembrava che disprezzassero questa arte, invece adesso se ne stanno innamorando.

nicole kidman oggi

 

Si innamorano della recitazione, e vogliono più bene a mamma! La più grande, che ha undici anni, è già fissata con il cinema, investe tutti i soldini che ha nel comprare attrezzature cinematografiche, passa le giornate in giardino a fare filmini.

 

La più piccola sembra più affascinata dalla recitazione. Vedremo. Per il momento sono assolutamente a favore di tutto quello che vogliono fare».

 

nicole kidman oggi se fosse una donna normale

A dicembre inizierà un altro progetto, un altro musical dopo "Moulin Rouge": "The Prom".

«Vi ho trascinato dentro Meryl Streep, con cui sono diventata grande amica nel corso della nuova stagione di Big little lies . Siamo state insieme a New York a teatro a vedere The Prom : l' autore Ryan Murphy dietro le quinte alla fine dello show ci ha proposto di recitare nel film tratto dal musical. Dopo le tragedie di Big little lies avevamo bisogno di un po' di leggerezza. Meryl si era divertita molto con MammaMia! e non ha esitato a dire di sì. Sarà bellissimo.

 

tom cruise nicole kidman e i figli

Una cosa molto alla Bob Fosse e All That Jazz . L' altro mio mito insieme alla Monna Lisa. Jazz e Da Vinci. Sono fatta di queste due paste».

 

Famiglia, figli, lavoro. A 50 anni passati sembra più occupata che mai. Come fa a gestire tutto?

«Come se non bastasse ho finito di girare un' altra serie tv, The Undoing .

Ma in questo momento sono libera, mamma e moglie e basta. Penso alle madri che lavorano in fabbrica, o che emigrano coi figli in odissee pericolose per assicurare loro un futuro. Io in confronto non sono nessuno.

nicole kidmannicole kidmannicole kidman mangia insetti 15nicole kidmannicole kidman miracolata da weinsteinnicole kidmanweinstein e nicole kidmannicole kidman, connor e isabella nicole kidman e keith urbanjordan peele nicole kidmannicole kidman ne la macchia umana 1nicole kidman ne la macchia umana 2nicole kidmane keith urbannicole kidmannicole kidman nicole kidman 1 nicole kidman 2nicole kidmannicole kidman 1nicole kidman 2nicole kidman 3nicole kidman e tom cruisenicole kidmannicole kidman

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...