LA MINACCIA DELLA CINA È PIÙ VICINA – LE ARMI IPERSONICHE DI PECHINO SEMINANO IL PANICO TRA LE AGENZIE DI INTELLIGENCE AMERICANE: SECONDO IL “FINANCIAL TIMES”, CHE AVEVA GIÀ RIVELATO IL COLLAUDO DI UNA TECNOLOGIA IN GRADO DI SGANCIARE UN MISSILE A UNA VELOCITÀ 5 VOLTE SUPERIORE A QUELLA DEL SUONO, C’È STATO UN ALTRO LANCIO DI UN RAZZO CHE SI È INABISSATO NEL MAR CINESE MERIDIONALE – LA PAURA È CHE POSSANO TRASPORTARE ARMI NUCLEARI…

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Erminia Voccia per il "Messaggero"

 

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Gli ultimi dettagli sullo stato di avanzamento del programma cinese relativo alle armi ipersoniche hanno seminato allarme tra le agenzie di intelligence a stelle e strisce. Il test cinese su un'arma ipersonica effettuato lo scorso luglio presuppone la padronanza di una tecnologia tale da rendere Pechino in grado di poter sganciare un missile da un velivolo già in volo a una velocità 5 volte superiore a quella del suono. Il nuovo rapporto pubblicato dal Financial Times il 21 novembre è un'altra doccia fredda per le difese missilistiche statunitensi.

 

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Nessun Paese era ancora riuscito in questa impresa prima della Repubblica Popolare. Il collaudo del mese di luglio era già stato svelato dal quotidiano britannico ad ottobre, ma secondo quanto emerge ora, ha incluso il lancio di un altro missile, separato, non diretto contro un obiettivo specifico, inabissatosi poi nelle acque del Mar Cinese Meridionale. Gli esperti di armamenti statunitensi non si spiegano come Pechino sia riuscita a raggiungere questo risultato. Non è fantascienza, ma i cinesi sono arrivati primi.

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LA NOTIZIA Il 17 ottobre il Financial Times aveva diffuso la notizia del test cinese, avvenuto ad agosto, di un missile ipersonico, lanciato nello spazio da un vettore classico, che ha fatto il giro del mondo più di una volta, cambiando anche traiettoria. Il missile sarebbe stato costruito per trasportare testate nucleari. I test cinesi risalgono alla scorsa estate ma solo nei mesi successivi Washington ha compreso la portata delle implicazioni strategiche e geopolitiche di tali collaudi. Gli scienziati del Pentagono sono stati così colti di sorpresa nel constatare che la Cina è molto più avanti degli Stati Uniti nel campo delle armi ipersoniche.

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Sia Mosca che Washington hanno da tempo dei propri programmi per lo sviluppo di armamenti di questo tipo, ma le ultime notizie dimostrano chiaramente che tanto il Cremlino quanto il Pentagono non sono arrivati ancora al livello dei successi cinesi. Il vantaggio per la Cina è poter condurre, teoricamente, un attacco passando per il Polo Sud, evadendo in questo modo i sistemi difensivi missilistici statunitensi, orientati a proteggere principalmente la rotta artica

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. I missili ipersonici non sono veloci quanto quelli balistici, ma volano a un'altitudine più bassa e sono più agili e facili da manovrare. Possono cambiare obiettivo durante il volo e per questo più difficilmente vengono intercettati dai sistemi antibalistici. Se un missile balistico intercontinentale cinese fosse lanciato contro un obiettivo statunitense, passerebbero almeno 25 minuti tra il rilevamento e l'impatto. Alcuni analisti hanno stimato, invece, che nel caso dell'impiego di un missile ipersonico il tempo si ridurrebbe a 6 minuti.

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GLI INVESTIMENTI Il missile ipersonico cinese crea un senso di urgenza per gli Stati Uniti. Se non è un momento Sputnik, poco ci manca. Il lancio del primo satellite sovietico in orbita nello spazio, nel 1957, permise agli Stati Uniti di rendersi conto del loro ritardo rispetto alla superpotenza rivale della guerra fredda.

 

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Il rapido quanto sorprendente sviluppo cinese potrebbe indurre gli americani a investimenti maggiori in questa tecnologia, sottraendo risorse importanti ad altri settori. A detta di alcuni analisti, le armi ipersoniche non cambieranno davvero il modo di fare la guerra. Uno studio di Rand del 2017 aveva invece stimato che i missili ipersonici non sarebbero stati militarmente rilevanti per Pechino prima del 2027.

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