domenico arcuri mario benotti

I MISTERI INTORNO ALLA GESTIONE ARCURI NON FINISCONO MAI - SPUNTA UNA SORPRESA NELLE CARTE DELL’INCHIESTA SULLA MAXI-COMMESSA DI MASCHERINE CINESI GESTITA DALL’EX COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA COVID: I SOLDI FINITI NELLE TASCHE DEI MEDIATORI, INDAGATI, SAREBBERO MOLTI DI PIÙ DI QUANTO SEMBRAVA. FINORA SI ERA SEMPRE PARLATO DI 72 MILIONI DI PROVVIGIONI, MA LA SOMMA È QUASI DOPPIA – IL GIALLO DEI 48, 6 MILIONI SFUGGITI ALLE PRIME VERIFICHE…

DOMENICO ARCURI

Giacomo Amadori e François De Tonquédec per “La Verità”

 

C'è un mistero provvigioni nella maxi commessa di mascherine cinesi da 1,2 miliardi di euro gestita dal commissario straordinario per l'emergenza Covid.

 

Infatti sarebbero molti di più i denari finiti nelle tasche dei mediatori indagati a vario titolo per reati che vanno dal traffico di influenze, alla frode in pubbliche forniture, dal riciclaggio all'autoriciclaggio.

 

MARIO BENOTTI

Il Rup della procedura, Antonio Fabbrocini, è sotto inchiesta, oltre che per la presunta frode, anche per falso (a causa delle certificazioni farlocche) e abuso d'ufficio, quest' ultima contestazione condivisa con il suo capo Domenico Arcuri.

 

Ma torniamo ai soldi: finora erano noti i premi andati a quello che gli inquirenti ormai chiamano il «gruppo Tommasi/Benotti», dal nome dei due mediatori, l'imprenditore Andrea Tommasi e il giornalista Mario Benotti, pari a oltre 71 milioni di euro (di cui 60 effettivamente incassati) e i 5,8 milioni andati al trader ecuadoriano Jorge Solis. Ma dagli atti depositati dalla Procura di Roma al termine dell'inchiesta spunta un'informativa del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza che porta «il totale complessivo delle provvigioni contrattualizzate» a 120,3 milioni di euro effettivi.

gli sms di arcuri a benotti quarta repubblica

 

Come anticipato a ottobre scorso dalla Verità esiste infatti un filone di pagamenti destinati, in parte, al banchiere sammarinese Daniele Guidi, che, secondo la Procura, avrebbe incassato 9 milioni di euro dei 12 a lui destinati e citati nella documentazione sequestrata nel suo computer. Guidi sino all'avviso della chiusura delle indagini era rimasto sullo sfondo di questa inchiesta e il suo ruolo è ancora al centro di approfondimenti investigativi, anche a San Marino. Chi rappresentava in tutta questa vicenda?

 

domenico arcuri

Grazie al portatile di Guidi gli inquirenti hanno scoperto l'esistenza della Bgp & partners di Hong Kong, il cui nome sarebbe l'acronimo dei soci, Guidi, l'avvocato Stefano Beghi e Ivano Poma, presidente della Camera commercio italiana di Hong Kong e Macao. Una ditta che portava direttamente nel mondo dorato dei paradisi fiscali, essendo controllata al 100% dalla Bliss fortune enterprise, con sede nelle Isole Vergini Britanniche.

 

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

La Bgp aveva sottoscritto contratti di provvigioni con i tre consorzi cinesi che avevano fornito le mascherine al commissario e con una quarta azienda cinese che si sarebbe occupata della gestione del trasporto aereo, la Coil dragon, che risulta aver versato alla Bgp 1,9 milioni. In totale i contratti valevano 48,6 milioni di euro, soldi che erano sfuggiti alle prime verifiche, essendo stati saldati all'estero. Dodici milioni, come detto, erano destinati a Guidi. Ma a chi dovevano andare o sono andati i 36,6 milioni di euro contrattualizzati?

 

ANDREA VINCENZO TOMMASI

Forse a qualche soggetto coinvolto nel grande affare delle mascherine e il cui nome non è sino ad ora emerso?

 

Un rebus che potrebbe trovare risposta negli estratti conto chiesti alle autorità cinesi. Di certo è interessata ad avere una soluzione anche la Gdf, che ha trovato i pagamenti confluiti su un solo conto corrente estero per un ammontare di 9,2 milioni, considerati la provvista di Guidi.

I VENTILATORI DI DOMENICO ARCURI

 

Ma per i restanti denari «non si hanno evidenze contabili e/o bancarie» e, per esempio, annotano le Fiamme gialle, «non può escludersi che taluni pagamenti a favore della Bgp [] siano avvenuti sempre all'estero [] ovvero siano direttamente confluiti nel trust Pacific business advisory limited», un fondo fiduciario che, secondo le indagini, potrebbe essere riconducibile all'ex moglie di Guidi, Stefania Lazzari.

 

Gli investigatori nell'informativa di novembre ipotizzano anche che la donna sia collegata anche a un'altra società, la Chenxing management consulting ltd e chiedono alla Procura di fare una rogatoria in Cina per avere gli estratti conto della Bgp presso la Hang Seng bank di Hong Kong e «informazioni sulle compagini sociali della Pacific business advisory limited e della Chenxing management consulting ltd, avendo cura di identificare i titolari effettivi, gli amministratori, gli eventuali trust gestiti, anche tramite mandati fiduciari. nonché di acquisire i conti correnti alle stesse intestati, aperti presso istituti di credito in Cina».

mascherine ffp2 cinesi irregolari

 

Da quanto risulta dalle carte i magistrati avevano già trasmesso alle autorità cinesi una corposa rogatoria prima dell'arrivo in Procura dell'ultima informativa su Guidi. Con questa sono state richieste la documentazione societaria e bancaria sui tre consorzi esportatori dei dispositivi, Wenzhou light, Wenzhou moon ray e Luokai trade, informazioni sui fabbricanti delle mascherine, sui «rapporti finanziari accesi in Cina» da Guidi e dalla Lazzari, sulla Pacific e la Chenxing, notizie su Stefano Beghi, su Ivano Poma, su Cai Zhongkai (il cinese del Tuscolano che rappresentava le aziende cinesi) e la moglie Zhou Xiao Lu.

 

Arcuri Conte

La Guardia di finanza ritiene che nel complesso «le commissioni corrisposte ai mediatori, ai consulenti e ai fornitori [] ammonterebbero a complessivi 203.804.323,50 euro». Ben più delle provvigioni contrattualizzate che non terrebbero conto di «quelle potenzialmente maturate e incassate in Cina da Cai Zhongkai (alias Marco Cai), responsabile di fatto dei tre consorzi cinesi Wenzhou moon-ray, Wenzhou light e Luokai trade».

 

DOMENICO ARCURI CON LA MASCHERINA CALATA SOTTO IL NASO

Si arriva alla cifra di 203,8 milioni grazie al riepilogo delle provvigioni contenuto nelle email sequestrate a Solis, di cui avevamo dato conto il 25 marzo 2021, otto mesi prima del deposito dell'informativa. Evidentemente, come avevamo già sottolineato, gli inquirenti hanno preso sul serio questi messaggi e hanno deciso di setacciare diversi conti correnti esteri per trovare il resto del bottino. Forse non solo a San Marino. E proprio nella Repubblica del Titano Guidi e Tommasi sono indagati, ma per riciclaggio.

 

DOMENICO ARCURI MASCHERINE

La vicenda è quella della cessione da parte di Banca Cis (finita in amministrazione straordinaria e poi salvata dalla Banca centrale di San Marino) del resort tunisino Kelibia beach. All'ipotesi di riciclaggio i commissari della legge aggiungono per Guidi anche quella di amministrazione infedele per aver compiuto un atto «inutile e dannoso» affidando una consulenza da 500.000 euro a Tommasi.

 

Un impulso all'inchiesta sammarinese potrebbe arrivare anche da quella romana. I pm capitolini infatti, hanno inviato una rogatoria anche a quella autorità, come a quelle olandesi, irlandesi e francesi. Alla magistratura transalpina sono state chieste informazioni sulla Logica associates sas, con sede a Parigi, di cui Guidi sarebbe risultato consulente e a cui Tommasi, «utilizzando parte della provvista ricevuta da Luokai trade» ha inviato, tramite la sua Sunsky srl, un bonifico di 20.000 euro.

domenico arcuri e i banchi monoposto

 

La Logica avrebbe poi pagato per sei mesi l'affitto di un appartamento «di 800 metri quadrati» al centro di Parigi, a pochi passi dalla Tour Eiffel, in uso esclusivo a Guidi. Un quartierino di alta rappresentanza, di cui il banchiere avrebbe usufruito tra il 20 luglio 2020 e il 31 gennaio 2021, in piena pandemia. Sarebbe interessante sapere a che cosa servisse quella piazza d'armi.

mario benotti quarta repubblica

domenico arcuri

 

mascherine cinesi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DA UN PEZZO È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO E ABILITÀ DI CUI NESSUN ESPONENTE DEL CENTROSINISTRA POSSIEDE NELLA SUA LEADERSHIP... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...