spazzatura monnezza roma

MONNEZZA CAPITALE – ROMA SPENDE 180 MILIONI DI EURO L’ANNO PER ANDARE A SMALTIRE FUORI DAL SUO TERRITORIO I RIFIUTI PER MANCANZA DI IMPIANTI DI PROPRIETA'. UN COSTO SALATISSIMO CON RISULTATI SOTTO GLI OCCHI (E I NASI) DI TUTTI: LA CITTA' È SEMPRE PIU' INVASA DA SPAZZATURA CHE ALIMENTA TOPI E CINGHIALI – NEI TERMOVALORIZZATORI VIENE SMALTITO SOLO IL 6% DEGLI 1,6 MILIONI DI TONNELLATE DI SPAZZATURA PRODOTTA OGNI ANNO DALLA CAPITALE CONTRO IL 60% DI PARIGI, IL 58% DI LONDRA, IL 46% DI BERLINO…

Andrea Gagliardi Andrea Marini per “Il Sole 24 Ore”

 

rifiuti monnezza roma nord

Le amministrazioni passano, ma da almeno un decennio i rifiuti restano uno dei problemi principali della Capitale (se non il principale). Che si traduce in periodiche crisi, con immagini di immondizia accumulata accanto ai cassonetti che fanno il giro del mondo.

 

Eppure la radice del problema è chiara tutti: la mancanza di impianti di smaltimento, trattamento e riciclo. Nel Lazio (5,7 milioni di abitanti) c’è solo una discarica (Viterbo, in esaurimento) e un termovalorizzatore (San Vittore, in provincia di Frosinone, di proprietà di Acea, società al 51% del Comune di Roma). In Lombardia (quasi 10 milioni di abitanti) sono in attività 13 termovalorizzatori e 21 discariche solo per i rifiuti urbani. Così che Roma spende ormai 180 milioni di euro l’anno per andare a smaltire fuori dal suo territorio i suoi rifiuti.

 

incendio impianto malagrotta

Una scelta antieconomica e poco ecologica, visto che spesso l’immondizia compie centinaia di chilometri per essere smaltita negli impianti del Nord Italia: ogni famiglia romana ha speso, nel 2021, 394 euro di Tassa rifiuti (fonte Ispra-Cittadinanzattiva) contro i 341 di Torino, i 325 di Milano, i 309 di Palermo, i 286 di Bologna e i 231 di Firenze. Tra i grandi capoluoghi solo Genova (480 euro) e Napoli (455) fanno peggio.

 

Prima del 2013, data della sua chiusura, i rifiuti di Roma finivano della megadiscarica di Malagrotta (la più grande d’Europa), di proprietà dell’imprenditore Manlio Cerroni. Ma la chiusura della discarica è stato programmata senza avere a disposizione nuovi sbocchi, fossero questi discariche, termovalorizzatori, impianti di trattamento o riciclo.

 

roma rifiuti

La situazione si è fatta via via più grave, con i (pochi) impianti di trattamento di Roma diventati sempre più vecchi e soggetti a incidenti e manutenzioni. E lo smaltimento dipendente sempre più dalla caccia alla disponibilità di impianti fuori città. Una situazione precaria per cui basta un piccolo intoppo per lasciare le strade di Roma sommerse da rifiuti.

 

L’incendio di metà giugno che ha messo fuori uso uno dei due Tmb (impianti di trattamento meccanico biologico) a Malagrotta - di proprietà di Cerroni, ma gestititi ora da un amministratore giudiziario - ha aggravato una situazione già critica. Tanto più che quello di Malagrotta è solo l’ultimo incendio in pochi anni che ha riguardato un importante Tmb a Roma (si tratta di impianti che lavorano l’indifferenziato per facilitarne poi l’ulteriore smaltimento).

 

L’11 dicembre 2018 era andato a fuoco il Tmb Salario (nella zona nord della città) dell’Ama (azienda di igiene urbana al 100% del Comune di Roma), che da allora può contare solo sul Tmb di Rocca Cencia (peraltro anche questo colpito da un incendio nel 2019).

Rifiuti gettati in strada ROMA

 

Roma produce ogni anno oltre 1,6 milioni di tonnellate di rifiuti. La raccolta differenziata destinata al riciclo non riesce ad andare oltre il 45%. Per il restante 55% di rifiuti indifferenziati, secondo dati Fit-Cisl del Lazio, Ama può garantire il trattamento solo del 15%. Del rimanente 85%, il 40% era trattato, prima dell’incendio di giugno, nei due impianti di Tmb a Malagrotta, e il restante andava in altri impianti, fuori i Roma.

 

monnezza balduina immondizia rifiuti

Questo vuol dire che a inizio 2022 i rifiuti indifferenziati trasportati in altri impianti fuori Roma ammontavano a circa 400mila tonnellate annue indirizzate sia all’interno della Regione (nei Tmb di Latina, Frosinone e Viterbo) sia fuori regione (in Abruzzo e Toscana).

 

In particolare l’accordo con la Regione Abruzzo (per smaltire nel semestre 35mila tonnellate di rifiuti in due Tmb) scade il 31 luglio e dovrebbe essere prorogato fino a fine anno. Dopo il recente rogo a Malagrotta, la percentuale di rifiuti indifferenziati indirizzata fuori Roma ha superato la soglia psicologica del 50 per cento.

 

 Il Tmb di Malagrotta incendiato trattava infatti circa 900 tonnellate al giorno di rifiuti. La quota più consistente (fino a 500 tonnellate al giorno) è stata ripartita potenziando l’altro Tmb di Malagrotta, ma comunque una parte ora va negli altri impianti laziali e in Piemonte.

 

incendio impianto malagrotta

Per risolvere il problema in vista del Giubileo 2025, quando a Roma ci saranno milioni di visitatori, il sindaco Roberto Gualtieri ha intrapreso una «scelta quasi obbligata», dice il coordinatore Igiene Ambientale della Fit-Cisl del Lazio, Massimiliano Gualandri: rompere il tabù della costruzione di un nuovo termovalorizzatore per la capitale.

 

Anche perché Roma manda adesso in termovalorizzatore (San Vittore e quelli del Nord Italia) solo il 6% dei rifiuti, contro il 60% di Parigi, il 58% di Londra e il 46% di Berlino. Il piano di Gualtieri è quello di creare un impianto a controllo pubblico da 600mila tonnellate annue che, nelle intenzioni del sindaco, dovrebbe tra l’altro abbattere del 90% l’attuale fabbisogno di discariche e consentire di chiudere il Tmb di Rocca Cencia.

 

incendio impianto malagrotta

Anche perché l’alternativa di spingere al massimo sulla raccolta differenziata (che va comunque aumentata visto che Roma è sotto la media nazionale) potrebbe non risolvere il problema. Per fare un esempio, Ama riesce a trattare solo il 7-8% dei rifiuti organici raccolti nell’impianto di compostaggio di Maccarese. Il resto va al trattamento in impianti situati in Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna. Plastica e vetro vanno separati, ma nei centri Ama di Rocca Cencia e Laurentina si riesce a lavorare solo il 10% del materiale raccolto.

CINGHIALE GUALTIERICINGHIALE SOTTO CASA DI GUALTIERICINGHIALE SOTTO CASA DI GUALTIERIVIRGINIA RAGGI roberto gualtieri e virginia raggi sul balcone del campidoglio 8passaggio di consegne tra virginia raggi e roberto gualtieri 16roberto gualtieri e virginia raggi sul balcone del campidoglio 9GUALTIERI

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...