MORIRE PER UN SELFIE - UNA DONNA DI 42 ANNI È PRECIPITATA DALLE CASCATE DELL'ACQUAFRAGGIA, IN PROVINCIA DI SONDRIO, DOPO CHE SI ERA SPINTA IN UN’AREA VIETATA AGLI ESCURSIONISTI, PROBABILMENTE CON LO SCOPO DI FARE DELLE FOTO - IL COMPAGNO 36ENNE SI È TUFFATO DA 50 METRI PER CERCARE DI SALVARLA: ORA È RICOVERATO IN CODICE ROSSO CON GRAVI LESIONI - LA VITTIMA AVREBBE ANCHE TENTATO DI ATTRAVERSARE IL TORRENTE, QUANDO A UN CERTO PUNTO...

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S.G per "Il Messaggero"

 

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Doveva essere una domenica di relax e invece la gita alle cascate dell'Acquafraggia, in Val Bregaglia, in provincia di Sondrio, si è trasformata in tragedia. Il tentativo di osservare più da vicino le cascate, spingendosi oltre i limiti, forse per fare un selfie, è stato fatale.

 

Una donna di 42 anni, residente a Seregno ma di origini calabresi, è morta e il suo compagno di 36 è rimasto gravemente ferito nel tentativo di salvarla.

 

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LA RICOSTRUZIONE

La tragedia si è consumata ieri mattina intorno a mezzogiorno. Secondo le prime ricostruzioni, i due escursionisti si sarebbero spinti in una zona interdetta al pubblico, uscendo dai sentieri consentiti, per poter osservare più da vicino le cascate.

 

La donna, però, avrebbe perso l'equilibrio scivolando per decine di metri e finendo nell'acqua ghiacciata del bacino sottostante. Al primo salto delle cascate. Il compagno nel tentativo di soccorrerla, ha fatto anche lui un volo di 50 metri. Per lei non c'è stato scampo, lui è ricoverato con codice rosso.

 

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Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli uomini del soccorso alpino della guardia di finanza. I Vigili del Fuoco li hanno recuperati entrambi, ma per la donna non c'è stato nulla da fare; troppo serie le lesioni, dopo la caduta dal sentiero.

 

L'altro escursionista, residente in Piemonte, è stato invece ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona. L'incidente è avvenuto sotto gli occhi dei turisti atterriti che si trovavano nell'area verde.

 

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Da pochi giorni per l'ingresso nell'area si paga un biglietto, per evitare, come avvenuto lo scorso anno, l'assalto dei turisti nella riserva naturale che aveva incantato anche Leonardo da Vinci.

 

IL DIVIETO

Dove si biforca il torrente Acquafraggia, a monte delle cascate, che cominciano circa dieci metri più giù, c'è un sentiero da trekking. In quel punto un'insegna avverte gli escursionisti circa il pericolo, vietando di scavalcare la recinzione di acciaio, perché è un punto pericoloso.

 

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La donna, nonostante il cartello, invece, avrebbe oltrepassato la rete probabilmente per fare alcune foto. Secondo una prima ricostruzione avrebbe anche tentato di attraversare il torrente che, soprattutto in questa stagione dell'anno, è particolarmente impetuoso a causa dello scioglimento del ghiacciaio.

 

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A quel punto avrebbe perso l'equilibrio. L'escursionista sarebbe stata inghiottita dalle acque. L'uomo si sarebbe addirittura tuffato per salvarla. Per il recupero della salma è stato necessario anche l'intervento dei sommozzatori.

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