LA MORTE NON ESISTE QUANDO C’È DA INCASSARE LA PENSIONE  – IN PROVINCIA DI LECCE UN 56ENNE HA NASCOSTO IL CADAVERE DEL PADRE 86ENNE PER PIÙ DI DUE ANNI PER CONTINUARE A PERCEPIRE LA PENSIONE - IL CADAVERE MUMMIFICATO ERA STATO SISTEMATO VICINO A UNA PORTAFINESTRA TENUTA APERTA PER FAR ARIEGGIARE: IL CORPO ERA STATO AVVOLTO CON DELLE LENZUOLA E VICINO ERANO STATI PIAZZATI UN VENTILATORE E UNA LAMPADA ANTISETTICIDA...

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Estratto dell’articolo di Francesco Oliva per www.repubblica.it

 

cadavere trovato in casa cadavere trovato in casa

Il padre era morto a causa di una patologia naturale ma del suo decesso, nessuno in paese sapeva nulla. Perché il figlio Roberto C. aveva occultato il cadavere. O meglio: non aveva mai comunicato la morte agli organi competenti per poter così continuare ad intascare la pensione del padre Antonio. Un caso su cui ora è arrivata, dopo la chiusura delle indagini, la richiesta di rinvio a giudizio.

 

La convivenza con il cadavere è andata avanti da settembre del 2021 fino al 15 marzo del 2023 quando il corpo del genitore venne ritrovato in un avanzato stato di scheletrizzazione all'interno della sua abitazione, in via San Leonardo, a Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce.

 

cadaveri portati fuori cadaveri portati fuori

Lì era rimasto per oltre un anno e mezzo. "Non è mio padre" raccontò ai carabinieri il figlio 56enne quando il suo nome finì nel registro degli indagati inizialmente con le accuse di omicidio e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed indebito utilizzo di carte di credito […] cercando così di allontanare i sospetti da sé e dicendosi sicuro che il padre fosse vivo.

 

"Si è trasferito in Svizzera, da alcuni parenti" riferì. Una tesi, per quanto inverosimile sin dall'inizio, smentita da riscontri scientifici dopo il test del Dna disposto dal pm Luigi Mastrioniani: quel corpo era effettivamente dell’83enne. In realtà, per mesi, l'anziano non si era mai spostato dalla sua abitazione.

 

la mummia in casa 5 la mummia in casa 5

Il figlio, dopo la morte del genitore, aveva adagiato il corpo sul pavimento della cucina tra il tavolo ed il camino vicino ad una portafinestra che il figlio aveva provveduto a tenere costantemente aperta per far arieggiare. Il cadavere, poi, era stato avvolto con coperte e lenzuola fra due lettini da spiaggia legati con delle corde elastiche.

 

Ed un ventilatore acceso era stato lasciato davanti al cadavere con una lampada antisetticida nel bagno adiacente in modo tale da contrastare la proliferazione degli insetti. Nonostante tutti questi accorgimenti, la voce che l’anziano potesse trovarsi in casa circolava in maniera sempre più insistente in paese e si rincorreva da tempo. Tanto che gli agenti della polizia locale decisero di approfondire il chiacchiericcio quando venne segnalato un distacco di calcinacci dal soffitto dell'abitazione.

 

Contattarono il figlio per accedere in casa dal momento che l’anziano era irreperibile. Una volta entrati in casa, gli uomini e le donne delle forze di polizia scoprirono il cadavere. Scattò un’inchiesta che ha fatto emergere il movente per il quale il figlio aveva nascosto per tutto quel tempo il corpo del padre: non aveva comunicato il decesso per continuare ad intascare la pensione di 604 che l'Inps erogava all'83enne.

 

la mummia in casa 3 la mummia in casa 3

La visione dei filmati installati nei pressi degli sportelli Atm a Corigliano d'Otranto e nei vicini comuni di Melpignano e Galatina consentirono di appurare come il figlio continuasse ad effettuare più e più prelievi con la carta intestata al genitore per circa 10mila e 873 euro.

 

Un soggetto con problematiche acclarate, incapace di stare in giudizio e socialmente pericoloso come ha messo nero su bianco la psichiatra Mariangela Pascali, oltre che parzialmente infermo di mente. […]

 

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