MUOIO DALLA VOGLIA DI ASSALTARE IL CONGRESSO - NON SOLO LA VETERANA UCCISA CON UN COLPO DI PISTOLA IN PIENO PETTO: NELL'ASSEDIO DI WASHINGTON CI SONO STATE ALTRE 4 VITTIME - L'AGENTE DI 42 ANNI COLPITO ALLA TESTA CON UN IDRANTE, LA 34ENNE CALPESTATA NELLA CALCA, L'UOMO DECEDUTO PER UN ATTACCO DI CUORE DOVUTO ALL'ECCESSIVO ECCITAMENTO E QUELLO STRONCATO DALL'ICTUS… - ALCUNI MANIFESTANTI RICONOSCIUTI NEI VIDEO SONO GIÀ STATI LICENZIATI DAI DATORI DI LAVORO

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1 - LE CINQUE VITE PERSE NEGLI SCONTRI UNA DONNA CALPESTATA DALLA FOLLA

Flavio Pompetti per "Il Messaggero"

 

ashli babbitt 6 ashli babbitt 6

Un ictus, un infarto, una morte per soffocamento. L'assalto al Campidoglio di mercoledì scorso ha affiancato tre decessi accidentali a due causati da episodi di estrema violenza. In totale cinque le vittime di una giornata campale, che, nelle scarse informazioni finora fatte trapelare dalle maglie dell'inchiesta, sembra essere stata programmata per causare danni e ingiurie ben più gravi per la capitale degli Usa.

 

ashli babbitt 7 ashli babbitt 7

MORTE IN DIRETTA

La prima morte è stata comunicata praticamente in diretta, dagli stessi selfie dei dimostranti che erano già penetrati nel palazzo e cercavano di accedere all' aula nella quale si stava tenendo il dibattito sulla conferma del voto dello scorso 3 novembre. La polizia capitolina aveva completamente fallito nel compito di contenere la folla, ma alcuni degli agenti presidiavano con le pistole spianate la porta di ingresso all'aula, per proteggere i pochi politici che non si erano ancora messi al riparo. I pannelli di vetro erano già frantumati e la visibilità era ostruita.

 

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Una pistola puntata ad altezza d'uomo ha esploso un colpo, e una donna dall' altra parte della porta si è immediatamente accasciata al suolo colpita in pieno petto. Ashly Babbitt era una sostenitrice accorata di Donald Trump, non certo un' agitatrice discesa sulla città per devastarla. Le ultime immagini che la ritraggono sono state riprese in un video girato al fianco della marcia che portava i dimostranti dal giardino davanti alla Casa Bianca al palazzo del Campidoglio.

 

Ashli si rallegra delle dimensioni della folla, dice che è determinata a fermare il furto elettorale che Trump sta subendo. All'interno del palazzo si è trovata però nel centro dell' azione di sfondamento ed è stata l'unica tra i dimostranti ad essere uccisa dalla reazione della polizia. I suoi compagni hanno cercato di tamponare il sangue che usciva copioso dalla ferita, ma non sono riusciti a salvarla. Il poliziotto che ha sparato è stato sospeso dal servizio, in attesa della conclusione dell' inchiesta.

 

il congresso usa dopo l'assalto il congresso usa dopo l'assalto

IL POLIZIOTTO

È stata aperta un' inchiesta federale inoltre con l' ipotesi di omicidio per un' altra morte, quella dell' agente Brian Sicknick, 42 anni, colpito alla testa con un idrante durante gli scontri con l' avanguardia del corteo che cercava di entrare nel palazzo. La beffa del destino vuole che Sicknick fosse a sua volta un sostenitore di Trump; lo si vede dai messaggi che ha postato sui social negli ultimi due mesi, quando si è schierato nella protesta contro l' esito del voto. L' agente non ha avuto il tempo di spiegare la sua affinità politica alla persona ancora ignota che l' ha colpito. Ha accusato il colpo ma è rimasto in piedi ed è tornato al suo ufficio. Solo lì si è manifestata la probabile emorragia cerebrale che, in seguito, in ospedale, l' ha ucciso. A poco è servita la premura dei suoi colleghi, che, in fila, hanno donato il sangue nel tentativo di salvarlo.

supporter di trump si fa una foto con la statua di gerald ford supporter di trump si fa una foto con la statua di gerald ford

 

MORTI ACCIDENTALI

Ci sono poi le morti accidentali, anche queste amare, perché segnalano il parossismo che si è vissuto mercoledì, durante la violazione del Campidoglio. Roseanne Boyland, trentaquattrenne della Georgia, si era unita al corteo contro il parere dei familiari. Era la prima volta che scendeva in piazza a manifestare la fedeltà che la legava a Trump. Non è ancora chiaro se abbia avuto un malore o se sia stata spinta a terra nello spiazzo della Rotonda dalla foga all'ingresso nel palazzo. A terra è stata calpestata da altri e forse è stata soffocata. Il fratello Justin dà la colpa a Trump per la perdita e lo accusa di aver condotto i suoi sostenitori alla morte.

 

Kevin Greeson, 55 anni, aveva viaggiato dall'Alabama per raggiungere Washington. Lo hanno tradito le coronarie: forse per l'eccessivo eccitamento durante la sommossa.

 

Il cuore ha tradito anche Benjamin Philips, 50 anni e fondatore del sito Trumparoo, che aveva aiutato a raccogliere fondi per pagare il viaggio ad altri come lui, provenienti da Filadelfia. Ha subito un ictus durante la manifestazione ed è morto alcune ore dopo la fine dei tafferugli.

 

2 - ASSALITORI RICONOSCIUTI NEI VIDEO E I DATORI DI LAVORO LI LICENZIANO

Anna Guaita per "Il Messaggero"

 

jake angeli jake angeli

Avrebbero fatto meglio a dare ascolto alle autorità mediche, perché se avessero indossato la maschera anti-covid ora non si troverebbero senza lavoro. Molti dei rivoltosi che il 6 gennaio hanno assaltato il Campidoglio di Washington non erano solo estremisti antigovernativi, ma anche convinti anti-mask, e così hanno esposto i loro volti alle telecamere, alle fotografie, e anzi si sono se stessi immortalati in un' infinità di selfie e video su YouTube e Twitter. E quando la polizia di Washington e l' Fbi hanno chiesto aiuto per identificarli, centinaia di segugi del web si sono messi al lavoro al grido di «let' s name them and shame them» (Diamo loro un nome ed esponiamoli alla vergogna). Alcuni sono stati facili da trovare, come il giovane che si è recato alla rivoluzione portando addosso il badge della sua azienda, la Navistar Direct Marketing del Maryland, che ha prontamente provveduto a licenziarlo.

 

L'AGENTE IMMOBILIARE

supporter di trump si fa le foto al posto dello speaker al congresso supporter di trump si fa le foto al posto dello speaker al congresso

Licenziata anche una agente immobiliare di Chicago, Libby Andrews, nonostante abbia cercato di sostenere che si era solo fermata sulla gradinata del Campidoglio e non aveva partecipato agli atti di violenza. Senza lavoro l' avvocato texano Paul Davis che ha pensato bene di documentare la sua partecipazione all' assalto con un video su Instagram, in cui annuncia pieno di prosopopea di «voler entrare nel Campidoglio», ma di essere stato fermato dai gas lacrimogeni della polizia, che definisce «una reazione inaccettabile». Davis lavorava per una società di assicurazioni, la Gooshead, che ha reagito mettendolo alla porta. Un ex senatore statale della Pennsylvania e un suo collega attualmente in carica, Rick Saccone e Douglas Mastriano, sono nei guai per un video FaceBook in cui si dicono contenti di star per «invadere il Campidoglio, per cacciarne i Rino» (RINO sta per republicans in name only, cioé repubblicani solo di nome). I due hanno cercato di cancellare il video, dimenticando che Internet raramente dimentica qualsosa.

 

assalto al congresso usa assalto al congresso usa

Saccone si è dovuto dimettere dal Saint Vincent College, un' università privata cattolica dove insegnava da 21 anni, mentre Mastriano è al centro di una tempesta, con i colleghi democratici che gli chiedono di dimettersi. Quel che si nota comunque è come quasi tutti questi manifestanti non abbiano avuto nessuna reticenza a comparire sui social, e a vantarsi di quel che stavano facendo. E ora alcuni rischiano fino a dieci anni di carcere, e già gli arrestati sono tanti. Ma ci sono anche figure che rischiano la censura pubblica pur non avendo partecipato di persona. Ad esempio la moglie del giudice della Corte Suprema Clarence Thomas, Ginny, che aveva twittato in supporto della manifestazione e aveva mandato simboli di cuoricini mentre quelli marciavano. Ginny Thomas non è solo nota come la moglie del giudice più conservatore, ma anche per essere stata la spia che aveva fatto per Trump un elenco dei non fedelissimi, che poi il presidente ha usato per fare epurazioni nei ministeri.

 

jake angeli al congresso jake angeli al congresso

IL RESPONSABILE SICUREZZA

Sollevato dal proprio incarico infine il responsabile della sicurezza del partito repubblicano del Texas, Walter West, che pur non essendo andato a Washington, aveva però parteggiato per i rivoltosi: «Il partito repubblicano del Texas non sostiene in alcun modo gli atti illegali compiuti in Campidoglio» gli ha detto il Gop, annunciandogli il licenziamento.

 

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