abbuffate natale

A NATALE VIETATO VIETARE - MARINO NIOLA: “NON È SOLO UNA CELEBRAZIONE RELIGIOSA: È UNA LITURGIA GASTRONOMICA - ECCO PERCHÉ GLI ALTOLÀ ALLE CALORIE, RESTANO INASCOLTATI. E SE LO FOSSERO PRIVEREBBERO LE FESTE DEL LORO ASPETTO PIÙ FESTOSO. DIETOLOGI E NUTRIZIONISTI SONO AVVERTITI. RISERVINO AD ALTRI PERIODI I LORO DECALOGHI SALUTISTI O, MEGLIO, SALU-TRISTI…NON È UN CASO CHE LE VIGILIE FOSSERO ALL'INSEGNA DELLA CONTINENZA E DELL'ASTINENZA”

Marino Niola per “Salute - la Repubblica”

 

MARINO NIOLA

Natale non è solo una celebrazione religiosa. È una liturgia gastronomica. Una sacralizzazione della convivialità e della condivisione. Dove l'eccesso non è solo autorizzato. È addirittura consacrato. Ecco perché gli altolà che ogni anno, in prossimità della maratona natalizia, vengono regolarmente intimati ai grassi e alle calorie, restano giustamente inascoltati. E se lo fossero priverebbero le feste del loro aspetto più festoso. Che consiste proprio nel far baldoria e provare satisfaction insieme agli altri.

 

Lo dice la parola stessa, festa, che deriva da un'antichissima radice sanscrita che ha a che fare con il focolare, quindi con la cucina. Come dire che lo spirito del Natale si manifesta soprattutto a tavola. E che quindi in quei santi giorni è vietato vietare. Dietologi e nutrizionisti sono avvertiti. Riservino ad altri periodi i loro decaloghi salutisti o, meglio, salu-tristi, le loro giaculatorie da neo-penitenti, le loro antifone su colesterolo e radicali liberi, le loro demonizzazioni dello sfizio. Questo ovviamente non equivale a una licenza di uccidere. Né a strafarsi di capponi, torroni e panettoni, tacchini, cotechini e tortellini.

 

abbuffata di natale 6

Ma questo lo sapevano benissimo anche i nostri antenati che, senza bisogno di nessun counseling dietologico, redistribuivano nel tempo il cibo di rito, alternando vigilie e feste piene, giorni di magro e giorni di grasso. Non è un caso che le vigilie fossero all'insegna della continenza e dell'astinenza. Niente carni, né prodotti di origine animale. E queste antiche interdizioni rituali sono alla base di molti usi e consumi natalizi.

 

Oltre che di tante tipicità gastronomiche italiane. Basti pensare alla grande pasticceria che attraversa lo Stivale dal Sud al Nord e, al di là delle differenze regionali, ha in comune l'uso del miele al posto del burro o dello strutto per rispettare il divieto di consumare certi grassi. Da questi obblighi religiosi nascono capolavori come panforte e ricciarelli senesi, struffoli e rococò napoletani, i mandorlati veneti, i mostaccioli calabresi, le bisciole lombarde, gli zelten altoatesini e trentini, i panpepati umbri e i frustinghi marchigiani, le cartellate pugliesi e le cubaite siciliane.

dieta feste 1

 

È vero anche che i rigori delle vigilie col tempo si sono rovesciati in abbondanza, fino a trasformarsi in vere e proprie orge no meat. Cascate di ostriche, gamberi, vongole, branzini, orate, capesante, salmoni, capitoni, baccalà e altre creature del mare che troneggiano in bella vista sulle nostre tavole. Ma si tratta comunque di cibi comandati, di sante tentazioni cui non è peccato cedere. Tant' è che in molte parti d'Italia le specialità natalizie si chiamano devozioni.

 

Ed è d'obbligo assaggiarle tutte. Perché le nostre tavole festive, di magro o di grasso, sono quel che resta delle antiche offerte sacrificali agli dei. Orge nel vero senso della parola, che deriva dal greco ergoe significa fare le cose in maniera prescritta. Nel corso di questi rituali proteici si rinnovava il patto collettivo, si rinforzavano i legami familiari. E dunque rifiutarsi di mangiare insieme agli altri tutto quel che c'era in tavola sarebbe stata una colpa, una presa di distanza dalla comunità, un rifiuto di identificazione con i propri simili e con i propri congiunti.

abbuffata di natale 4

 

Qualcosa di questa convivialità coatta, di questa precettazione alimentare resta nei nostri pranzi e cenoni con le mense che si allungano a dismisura per farci entrare tutti, parenti e serpenti, fratelli e coltelli. Per la stessa ragione nessuno doveva essere escluso dal banchetto di rito. Al punto che per i più poveri si mettevano in moto sistemi di welfare cerimoniale. Come i Goose club e i Christmas club anglosassoni, che consentivano a tutti di poter partecipare all'abbuffata natalizia a base di oca o tacchino.

abbuffata di natale 5

 

Ma anche da noi, fino alle soglie del miracolo economico degli anni Sessanta, i meno abbienti, a partire da settembre, lasciavano ogni giorno qualche spicciolo dal salumiere e a dicembre i loro risparmi venivano convertiti in un cestino pieno di leccornie. È evidente che una tradizione così antica non arretra certo di fronte a nessuna fatwa salutista, a nessun diktat anticalorico. Basta mangiare per volersi bene e non per farsi del male. Su questo siamo d'accordo. Ma per il resto, lasciateci far Natale come Dio comanda. Insomma, nessuno tocchi il tacchino.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...