astrazeneca vaccino coronavirus

NO-VAX INGRATI – LA FASE DUE VA A RILENTO: IN EMILIA ROMAGNA CI SONO MILLEOTTOCENTO FIALE DI ASTRAZENECA CHE RIMANGONO IN FRIGO E NEL LAZIO I MEDICI RIFUTANO LE DOSI – IL MODELLO TOSCANA: IN 24 ORE SONO FINITE LE PRENOTAZIONI DA PARTE DEL PERSONALE SCOLASTICO E DOPO LE 2MILA VACCINAZIONI DI IERI OGGI CI SONO ALTRE 3.356 PERSONE…

Fabio Tonacci per “la Repubblica”

 

vaccino astrazeneca 1

A singhiozzo, in ordine sparso, con proteste. Milleottocento fiale di AstraZeneca che rimangono in frigo in Emilia Romagna, medici che rifiutano le dosi nel Lazio, prenotazioni cancellate all' ultimo momento. Così è partita ieri la Fase due della grande vaccinazione di massa. E solo quattro Regioni - Lazio, Piemonte, Lombardia e Toscana - risultano aver cominciato a somministrare le 249.000 dosi dell' azienda anglo- svedese finora consegnate all' Italia. Non poteva andare diversamente, del resto.

 

CORONAVIRUS - VACCINAZIONI A ROMA

Sono venuti al pettine tutti i grumi che hanno caratterizzato la lunga vigilia di questo avvio, con i dubbi sull' efficacia del prodotto AstraZeneca spinti ben oltre il limite del ragionevole (la seconda dose iniettata 12 settimane dopo la prima, infatti, garantisce copertura alta, all' 82 per cento), il taglio delle consegne, la confusione sulle priorità e la piattaforma di prenotazione di Poste Italiane attiva solo in cinque regioni. A cui si aggiunge l' assenza di una campagna istituzionale di comunicazione tesa a dissipare i sospetti. Con ordine, dunque.

 

I medici "no AstraZeneca"

coronavirus vaccinazione al niguarda di milano

La Fase due prevede, al momento, che vengano immunizzati subito gli over 80 con le dosi Pfizer-Moderna e gli under 55 senza patologie con AstraZeneca. Il dato aggiornato a ieri sera è 49.761 ultraottantenni vaccinati. Per l' altra fascia d' età, il governo consiglia alle Regioni - consiglia, non dispone - di dare priorità di somministrazione al personale scolastico e universitario, alle forze armate e di polizia, ai detenuti a rischio e al personale di non meglio precisati "altri servizi essenziali".

 

La giornata di ieri era partita bene: alle 7.40 a un medico oculista di 54 anni, Marco Buglione, è stata fatta la prima dose AstraZeneca presso il parcheggio lunga sosta Adr dell' aeroporto di Fiumicino, adibito a hub dalla Regione Lazio con l' aiuto della Croce Rossa. Le buone notizie, però, finiscono qui.

 

coronavirus vaccinazioni a fiumicino

Nello stesso hub, dove a sera si conteranno circa 400 vaccinati con AstraZeneca, i pazienti in attesa protestano e mugugnano. Alcuni se ne vanno, perché volevano quello di Pfizer. «Così non va, è scorretto dal punto di vista etico - spiega una psichiatra all' inviato della cronaca romana di Repubblica - la Regione ha scritto che il vaccino era Pfizer che copre il 90 per cento e invece ci danno AstraZeneca che arriva forse fino al 70 per cento».

 

Su Facebook un gruppo di medici e odontoiatri liberi professionisti, iscritti all' Ordine di Roma, rilancia la polemica definendo «scorretto» fare ai dottori che hanno meno di 55 anni quel farmaco «perché hanno gli stessi rischi del personale sanitario ad oggi vaccinato in fascia prioritaria » con Pfizer e Moderna.

il vaccino pfizer arriva allo spallanzani

 

Alcuni di loro hanno già comunicato alle Asl di togliere i nominativi dagli elenchi. La loro pagina Facebook conta circa 3.000 adesioni.

 

Modello Toscana e caso Emilia

In Toscana sono riusciti a iniettare 1.989 dosi di AstraZeneca al personale scolastico nei palasport e per oggi sono prenotate 3.356 persone. Quella del governatore Giani è anche la prima regione a firmare un accordo con i medici di famiglia per fare le somministrazioni agli ultraottantenni negli studi privati e nelle Asl.

vaccino astrazeneca

 

In Emilia Romagna, invece, tutte le 18.000 dosi AstraZeneca consegnate dalla struttura commissariale sono rimaste nei frigoriferi e le prenotazioni di 500 professori alla Ausl di Bologna sono state cancellate.

 

Lo stallo è il frutto dello scontro tra il ministero della Salute e la Conferenza delle Regioni, presieduta dal governatore Bonaccini: «Il Piano nazionale presenta criticità e in questa fase è di difficile applicazione - sostengono i governatori - vanno chiariti i target prioritari nonché cosa si intenda per servizi essenziali. Il vaccino di AstraZeneca va esteso anche alla popolazione over 55». La decisione dell' Agenzia italiana del farmaco di limitarne l' utilizzo anche oltre le indicazioni dell' Oms (che ha dato il via libera per gli over 65), ha spiazzato molti presidenti regionali, intenzionati ad aspettare il cambio di rotta dell' Aifa.

 

coronavirus vaccino pfizer

In Piemonte dosi ai militari La situazione però è grave, non consente tentennamenti. «Ciò che è successo in Gran Bretagna con la variante inglese e l' esplosione dei contagi può accadere anche da noi a marzo », avverte Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute.

 

La Fase due è partita (timidamente) anche in Piemonte con una ventina di dosi fatte ai carabinieri di Moncalieri, in Lombardia hanno cominciato nelle Ats della Montagna e a Mantova. A Genova oggi un simbolico vaccino day, a cui parteciperà Renzo Piano.

vaccini astrazenecaASTRAZENECA vaccino oxford astrazeneca

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…