roberto speranza (1)

NON C'È SPERANZA - FACCI: “ORA FINALMENTE SAPPIAMO PERCHÉ IL MINISTRO SPERANZA SEMBRA CHE NON ABBIA FATTO UN TUBO, DA GIUGNO A OGGI, PER PIANIFICARE E FRONTEGGIARE IL PROBABILISSIMO RITORNO DEL COVID: STAVA SCRIVENDO UN LIBRO TITOLATO “PERCHÉ GUARIREMO”. INVECE DI RIMANDARE L'USCITA, FORSE BASTAVA CAMBIARE IL TITOLO IN “PERCHÉ DOVREMMO GUARIRE?”. MA FIDATEVI, NON È UNA PUBBLICAZIONE POSTDATATA: È UNA FIGURA DI MERDA…”

Filippo Facci per “Libero quotidiano”

 

FILIPPO FACCI CON SIGARETTA

Ci sono articoli che sono commissionati e altri che sono proposti, ma ecco, sorge una terza categoria che vogliamo denominare «non dirmi niente». È un articolo né proposto né commissionato: basta un indizio o un'occhiata e l'articolo si scrive da solo, sorge per generazione spontanea. Nel caso, l'occhiata bastava darla al titolo del Fatto Quotidiano (la colf del governo Conte) che ieri recitava così: «Posticipata l'uscita del libro del ministro Speranza: "subirà un ritardo"».

 

Riportiamo anche l'occhiello, così risparmiamo tempo: «Il volume firmato dal titolare del dicastero della Salute che tratta della pandemia è intitolato "Perché guariremo". Da giovedì doveva essere sugli scaffali. La nota di Feltrinelli: "Subirà un ritardo nella data di messa in vendita"».

 

roberto speranza perche guariremo libro sul coronavirus

Infine la foto: riproduce lui a Montecitorio, con la solita mascherina e la consueta aria tristanzuola. Ora: quale battuta scegliere, tra le tremila che ti assalgono da sole, senza cercarle? Quando poi stai per sceglierne una, ti assale un dubbio atroce: la capiranno, i lettori? Non che siano scemi, ma anzitutto va osservato che ai presunti colleghi del Fatto Quotidiano, per esempio, non è scappata una sola parola di ironia che fosse una, niente, zero.

 

INVITO AI LIBRAI

Anche l'articolo è gelido come una nota Ansa: «Il comunicato della casa editrice Feltrinelli non fornisce spiegazioni sulle motivazioni di questo ritardo. Il volume firmato dal ministro Speranza era già arrivato nei magazzini ed era pronto a essere esposto: "Invitiamo i librai a non rendere il libro, ma a tenerlo nei propri magazzini, fino a quando, auspicabilmente in tempi brevissimi, verrà comunicata la nuova data di messa in vendita"». Possibile che non colgano l'assurdo? Neanche mezza battuta?

 

ROBERTO SPERANZA

Oddio, è il giornale di Travaglio: per loro l'assurdo è la normalità. Però, diosanto, il ministro si chiama pure «Speranza», e ha quella faccia lì, da penitente: no, non è possibile. Evidentemente è l'ortodossia governativa spinta al parossismo: è vietato ridere del Conte II, sempre, anche al circo, anche se il ministro si veste da clown. Non c'è altra spiegazione. Proviamo a inventare una notizia paragonabile: dunque, il ministro Pacifico ha rimandato l'uscita del suo libro «Perché vincerà la pace» dopo che la casa editrice è stata bombardata da colpi di mortaio. Rende l'idea? No. Niente supera la fantasia del reale.

 

PREVISIONI SBALLATE

Bene, allora restiamo reali anche noi, e scriviamo cose quasi serie: ma ridendo, se non disturba. In ordine sparso, come il virus:

 

1) La carica italiana più titolata a programmare il prossimo futuro sanitario, cioè il ministro della Salute, escludeva che in questo periodo potesse esserci una recrudescenza dei contagi, ipotesi ventilata (da mesi) anche dall'ultimo immunologo di Barletta;

ROBERTO SPERANZA

 

2) la scrittura di un libro non necessita di tre minuti: neppure se ti aiuta un ghostwriter (figura che un tempo chiamavano «negro», ah, orrore) e quindi significa non solo che Speranza non ha previsto la notevole impennata delle ultime settimane, ma non l'aveva neanche prevista nei mesi scorsi, mentre pure - vogliamo pensare - si documentava per il libro nonché, in second'ordine, perché era suo dovere: essendo lui - circola voce - il ministro della Salute;

 

3) ora finalmente sappiamo perché anche Speranza sembra che non abbia fatto un tubo, da giugno a oggi, per pianificare e fronteggiare il probabilissimo ritorno del Covid, peraltro con l'ausilio dei soldi del Mes; ecco cioè perché non sono state formate delle equipe, né predisposto personale, né preservati degli ospedali «puliti» dove indirizzare chi non era malato di Covid e non voleva beccarselo nei focolai ospedalieri: non se n'è occupato perché stava scrivendo un libro.

 

PENSIAMO POSITIVO

speranza

Stava scrivendo un libro titolato «Perché guariremo», titolo positivo forse suggerito dagli editor Feltrinelli (complimenti anche a loro) che forse però, chissà, forse non ci hanno pensato: invece di rimandare l'uscita, forse bastava cambiare il titolo.

 

Da «Perché guariremo» a «Perché dovremmo guarire?», e questo perché «Andrà tutto male» sarebbe giudicato iettatorio o potrebbe instillare dubbi sacrosanti, tipo: «Perché, prima come andava», «ma parla del governo?». In ogni caso è troppo tardi («Troppo tardi»: altro buon titolo dedicato al tempismo governativo) nel senso che il libro, come detto, è già arrivato nei magazzini ed era pronto per gli scaffali. Opzioni possibili: o avvolgi ogni volume con una fascetta dell'ultim' ora («Parla l'esperto», qualcosa del genere) oppure dovranno ritirarlo e rimetterci le mani, possibilmente ben lavate.

 

ROBERTO SPERANZA IN AUTO SENZA MASCHERINA

Feltrinelli ci ha speso dei bei soldi, ed è logico che ora inviti i librai «a non rendere il libro ma a tenerlo nei propri magazzini, fino a quando, auspicabilmente in tempi brevissimi, verrà comunicata la nuova data di messa in vendita». Ma fidatevi, non è una pubblicazione postdatata: è una figura di merda. Circola pure un'anticipazione del libro, testuale: «Nessuno di noi potrà dire "non lo sapevo". Non possiamo più permetterci di essere colti disarmati di fronte alla violenza di una eventuale nuova pandemia». Un consiglio a Speranza: a questo punto giochi sulle parole. «Perché guariremo»: perché prima ci ammaleremo.

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…