diverse stagionature del pecorino

NON CI SONO LE MEZZE STAGIONATURE - IL PECORINO È UNO DEI POCHI FORMAGGI PER IL QUALE CI SONO DIVERSI LIVELLI DI STAGIONATURA, CHE NE DETERMINANO L'USO A TAVOLA - LA MATURAZIONE PUÒ AVVENIRE IN GROTTA O FOSSA PER UN MINIMO DI 30 GIORNI, MENTRE LA STAGIONTURA LENTA PUÒ DURARE OLTRE I 12 MESI - ANCHE SE LE VARIETÀ PIÙ FAMOSE SONO QUELLE SARDE E LAZIALI, CE NE SONO ALMENO ALTRE 8 SOTTO IL MARCHIO DOP, CHE PROVENGONO DA TUTTA ITALIA - E SAPEVATE CHE IL 97% DEL PECORINO "ROMANO" È PRODOTTO IN SARDEGNA? IL MOTIVO...

Gemma Gaetani per “La Verità”

PECORINO

 

Il pecorino stagionato è un formaggio ovino, ossia di latte di pecora. Latte che è più ricco di grasso e caseina di quello vaccino e per questo connota anche il formaggio con un gusto diverso da quello di Parmigiano reggiano o Grana padano. Quando parliamo di formaggi da grattugia, a pasta dura e semidura da grattugiare sopra un primo piatto fumante, noi italiani pensiamo in primo luogo a questa coppia, ma anche il pecorino «lotta e condisce molti primi insieme a noi».

pecorino

 

Insieme, infatti, parmigiano, grana e pecorino costituiscono una triade di straordinaria eccellenza tricolore e Dop, dal grandissimo apprezzamento e dall'imponente consumo in Italia e all'estero. Alcuni formaggi sono disponibili a un solo livello di stagionatura. Non è il caso del pecorino, per il quale, oltre all'uso grattugiato, ci può essere quello da tavola.

 

pecorino romano

Una fetta di pecorino più fresco non ha nulla da invidiare a una di altri formaggi dalla simile stagionatura breve. La stagionatura determina il livello di densità della pasta del formaggio. La pasta del formaggio è tutto il formaggio crosta esclusa e la sua consistenza varia in base alla quantità d'acqua contenuta e al periodo di stagionatura. La pasta semidura presenta acqua tra 36% e 45% e ha subito una stagionatura media da 1 a 6 mesi.

 

Con meno acqua, dal 30 al 36%, massimo 40, e stagionatura lenta da 6 a 12 mesi abbiamo la pasta dura e poi pasta extradura per stagionatura oltre 12 mesi. La stagionatura, anche detta maturazione, è un processo di riposo in ambiente umido, la cantina o il magazzino, che fa fermentare gli zuccheri e degrada grassi e proteine.

pecorino primo sale

 

STAGIONATO IN GROTTE

Può avvenire anche in grotta o fossa, infatti c'è anche il pecorino di fossa. La pasta molle, quella del formaggio fresco, «stagiona» meno di 30 giorni, contiene fino all'80% di acqua e non ha crosta. Nel caso del pecorino è il livello «tuma», non salato e non stagionato che va consumato entro una settimana. La tuma invece subito salata e poi stagionata circa 30 giorni dà luogo al pecorino «primosale».

 

Il pecorino che stagiona almeno 4 mesi si chiama «secondosale» ed è un semistagionato; il pecorino che stagiona ulteriormente si dice stagionato.

 

pecorino secondo sale

Conoscere le stagionature può sembrare un vezzo inutile, ma ci sono ricette per le quali è più adatto un pecorino poco stagionato, per esempio le pallotte cacio e ova abruzzesi; altre per le quali, come i tonnarelli cacio e pepe romani, va bene qualsiasi stagionatura ma, ai fini di un buon risultato, posto un diverso grado di stagionatura, cambia la preparazione e per ottenere la famosa «cremina» della cacio e pepe occorrerà più o meno acqua a seconda che si voglia liquefare un pecorino semiduro, duro o extraduro, i quali hanno un livello progressivamente maggiore di proteine e grassi e inferiore di acqua.

varieta di pecorino

 

Nel Lazio e in Sardegna non si mangia solo pecorino, anzi. Ma quando si nomina il pecorino si pensa sempre a quello laziale e a quello sardo. In Italia ce ne sono molti altri. Abbiamo ben otto Dop: Pecorino romano, Pecorino toscano, Pecorino sardo, Pecorino di Filiano, Pecorino crotonese, Pecorino di Picinisco, Pecorino siciliano e Pecorino delle Balze volterrane.

diverse stagionature del pecorino

 

Poi, ci sono quelli che rientrano nell'elenco dei presidi Slow Food, come il Pecorino della montagna pistoiese, o in quello dei prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) del ministero delle Politiche agricole e forestali come il Pecorino dell'Appennino reggiano: sì, pensare che il pecorino sia una produzione solo dell'Italia centromeridionale e insulare è uno stereotipo, c'è anche al Nord. Le tre Dop più diffuse e conosciute restano tuttavia il Pecorino romano, quello sardo e il toscano. Hanno la caratteristica di essere il prodotto di un territorio specifico, ma due di questi sono fatti con latti di più territori.

pecorino romano 3

 

LEGAME CON IL TERRITORIO

Il Pecorino romano è prodotto in Sardegna per il 97%, in Toscana per il 2% (nella sola provincia di Grosseto) e nel Lazio per l'1%. Il Pecorino toscano è prodotto in Toscana, Umbria e Lazio. La Dop è l'etichettatura più rigorosa in termini di collegamento della materia prima con il territorio.

 

Territorio ovviamente nazionale, che però non è la via dietro casa e a volte va inteso in senso più esteso del chilometro zero, ovvero come territorio transregionale. Il caso del Pecorino romano, cioè laziale fatto con latte sardo, è un esempio di estensione del chilometro zero nel Dop. Il motivo di questa estensione è la connessione storica tra i due territori, una tradizione che la Dop replica e perpetua. Applicando ottusamente il concetto di chilometro zero, cadiamo nel determinismo alimentare per cui si può mangiare solo quello che cresce o si alleva accanto a noi.

pecorino sardo 1

 

Questa è, tra l'altro, una delle critiche che viene fatta al Dop da chi lo accusa di eccessiva chiusura. Ma, come è evidente, non sempre il Dop produce a «chilometro letteralmente zero» e questo accade, attenzione, per rispettare la tradizione, non per «truffare» il consumatore. Il pecorino romano era prodotto e consumato già dagli antichi Romani. Ma nel 1884 fu introdotto il divieto di salagione all'interno delle mura capitoline e così molti casari romani, costretti a trasferirsi, scelsero proprio la Sardegna.

 

Lì, in poco tempo, il loro pecorino divenne più abbondante del fiore sardo pastorale. L'estensione sarda del pecorino romano è, quindi, storia. La Dop è del 2001. Il disciplinare una volta prevedeva una doppia dicitura, «Pecorino romano dop genuino» e «Pecorino sardo romano». Poi si è abolita la distinzione. Ora c'è solo la dicitura «Pecorino romano del Lazio» su quello fatto nel solo Lazio e i produttori che si trovano nel Lazio sono pochissimi, rispetto agli anni Sessanta e Settanta quando erano una quarantina, ma ci sono.

pecorino romano 2

 

Parafrasando la teoria che fu di Don Giovanni riguardo alla varietà femminile con la quale si intratteneva, moltitudine che confliggeva con l'esclusività necessaria al sentimento, teoria racchiusa nella frase (del libretto di Da Ponte per il Don Giovanni di Mozart) «È tutto amore», di fronte ai vari pecorini si potrebbe affermare che... sia tutto pecorino allo stesso modo. In parte è vero, in parte no. Il Pecorino sardo ha due varianti, dolce o maturo. Il dolce ha crosta sottile e chiara, pasta bianca, consistenza morbida ma compatta da tagliare agevolmente con il coltello, sapore dolce, stagionatura da 20 a 60 giorni. Il maturo stagiona oltre 2 mesi, ha crosta più grossa e più bruna, pasta più chiara dal sapore forte e leggermente piccante, consistenza friabile.

 

DIVERSA MATURAZIONE

pecorino romano 1

Il Pecorino romano è a pasta dura, con crosta avorio e interno compatto e bianco, sapore più o meno piccante a seconda della maturazione, che dura minimo 5 mesi per la variante da tavola, fino a diventare piccante intenso nella varietà da grattugiare, stagionata ben 8 mesi, è più salato dei suoi parenti nazionali.

 

 Il Pecorino toscano invece ha consistenza tenera o semidura e sapore più dolce e delicato dei precedenti due anche nella variante stagionata, mai piccante neanche a stagionatura molto avanzata. Con il 35% di proteine, il pecorino può essere anche un ottimo secondo piatto, essendo le proteine animali ricche di aminoacidi essenziali: è una valida alternativa - o compendio - della carne.

 

fave e pecorino 2

Lo sapevano i legionari romani che avevano diritto a una razione di pane e farro con 1 oncia (28 grammi) di pecorino per acquistare vigore ed energia. 100 grammi di pecorino presentano 383 calorie, se è fresco, e 418 se è stagionato. Il pecorino è ricco di calcio (600 milligrammi in un etto), che aiuta lo sviluppo e il mantenimento - si pensi alle donne in menopausa e gli anziani e al rischio osteoporosi - di ossa e denti forti e la funzionalità di muscoli e nervi, oltre che a dormire meglio.

 

pecorino sardo 3

 Importante anche il fosforo, 590 milligrammi, cioè oltre l'80% della razione giornaliera consigliata (anche il fosforo è di ausilio per denti e ossa e riduce l'affaticamento muscolare) e, tra le vitamine, spiccano la B2, 0,47 milligrammi ossia il 36% della razione giornaliera consigliata (aiuta la formazione di globuli rossi e di anticorpi), e la vitamina A retinolo equivalente, 380 microgrammi cioè il 40% della Rda (che aiuta la vista, innanzitutto, poi i tessuti e l'immunità). Se volete un pecorino particolare, valutate il Piacentinu ennese, anch' esso Dop, arricchito di zafferano - la pasta diventa gialla - e grani di pepe disponibile anch' esso come «primosale» (1 mese), semistagionatura (2-4) e stagionatura di oltre 4 mesi.

pecorino sardo 2

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...