NON SENTI ANCHE TU UNA PIZZICARELLA IN GOLA? - MILLE PERSONE SONO STATE EVACUATE ALL'IKEA DI CORSICO, A MILANO, PER UNA SOSTANZA IRRITANTE NELL'ARIA - UN GRUPPO DI VISITATORI HA INIZIATO AD ACCUSARE FASTIDI ALLA RESPIRAZIONE E, IN POCHI SECONDI, I CASI SONO AUMENTATI - UN PRIMO ACCERTAMENTO FAREBBE PENSARE A SPRUZZI DI SPRAY AL PEPERONCINO, MA VA CHIARITO COME SIA STATO DIFFUSO NELL'ARIA - NELLE SCORSE SETTIMANE UN EPISODIO SIMILE ERA SUCCESSO A ROZZANO...

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Cristiana Mangani per "il Messaggero"

 

Ikea Corsico Ikea Corsico

Erano le 13 di ieri quando è scattato l'allarme da Ikea di Corsico, alle porte di Milano. Mille persone sono state evacuate per una sostanza irritante che era stata percepita nell'ambiente.

 

C'è chi ha cominciato a starnutire, chi ha avuto dolore agli occhi e alla gola, chi non riusciva a respirare. In un attimo è stato il panico. Le persone sono state fatte uscire dai vigili per consentire l'intervento delle squadre dei tecnici del nucleo Ncbr (Nucleare-biologico-chimico-radiologico), che si sono messe subito al lavoro con i carabinieri per cercare di capire di quale sostanze si trattasse e che cosa era stato diffuso all'interno del megastore.

 

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UN SECONDO EPISODIO In attesa di ulteriori riscontri ed esami, un primo accertamento farebbe pensare a spruzzi di spray al peperoncino. Ma se così fosse, andrebbe chiarito come sia stato diffuso nell'aria in quantità così massiccia da invadere uno spazio grande come l'Ikea. E soprattutto chi è stato a diffonderlo.

 

Nelle scorse settimane un episodio simile era accaduto al centro commerciale Fiordaliso di Rozzano, e questo potrebbe far pensare a un disegno preciso, a qualcuno che vuole creare problemi all'interno di questi grossi centri commerciali. All'ingresso dello store svedese è in bella mostra un cartello: «Ikea è sempre un posto sicuro per te»: uno dei vigili del fuoco intervenuti lo ha fotografato, e il gesto è quasi simbolico e serve anche a ridimensionare l'allarme scoppiato all'ora di pranzo.

 

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La paura certamente c'è stata e almeno una decina sono le persone che hanno riportato problemi respiratori e sintomi tipici dell'inalazione di spray al peperoncino, tra cui tosse e irritazione alle vie aeree.

 

I pazienti visitati hanno tra i 19 e i 65 anni (7 donne e 3 uomini) ma, secondo quanto riferito dalla centrale del 118, solo due clienti (una 22enne e una 35enne) sono state trasportate all'ospedale San Carlo con bruciore forte alla gola. Le loro condizioni non erano preoccupanti e sono state dimesse nel giro di qualche ora. Mentre una terza, di 24 anni, è stata trasportata al San Paolo con irritazione alle vie aeree.

 

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La prima chiamata è arrivata poco prima delle 13, quando un gruppo di visitatori ha iniziato ad accusare fastidi alla respirazione. In pochi secondi i casi sono aumentati, così come la preoccupazione dei dipendenti. Le operazioni di evacuazione sono scattate velocemente.

 

«Si prega di lasciare il negozio immediatamente. Ci sono delle difficoltà tecniche nell'edificio. Lasciate i carrelli dove sono e procedete verso le porte con l'indicazione uscita di sicurezza», è stato l'annuncio arrivato dagli altoparlanti in italiano e in inglese.

 

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Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto una buona parte dei clienti era già nel piazzale bagnato dalla pioggia. I tecnici del nucleo Nbcr hanno effettuato tutti i controlli ma non è emerso nulla di particolare: nell'aria non c'era alcuna sostanza tossica e quindi niente di pericoloso. I sensori però hanno evidenziato qualcosa di irritante, compatibile con uno spray al peperoncino con tipica composizione a base di capsaicina. Anche le verifiche al sistema di areazione hanno rassicurato sull'integrità e hanno garantito che non ci fosse stata contaminazione all'impianto.

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IL RIENTRO Così già alle 14,15 è stato autorizzato il rientro nel negozio. La maggior parte dei clienti, però, era andata via, ma c'è chi ha atteso nel parcheggio fino alla riapertura delle porte. «La priorità di Ikea - si legge in un comunicato della multinazionale svedese - è sempre la sicurezza e la salute dei propri co-worker, clienti e fornitori e per questo continueremo a collaborare con le autorità per identificare le cause dell'accaduto». Ora toccherà ai carabinieri della compagnia di Corsico chiarire cosa sia successo in quei minuti, se sia stato un errore o uno scherzo di cattivo gusto.

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