proteste medici tedeschi dentisti francesi

NON SIAMO GLI UNICI STRONZI - I MEDICI DI BASE TEDESCHI E I DENTISTI FRANCESI DENUNCIANO LA MANCANZA DI CAMICI, GUANTI E MASCHERINE POSANDO NUDI ONLINE E DENUNCIANDO LE CONDIZIONI DI SCARSA SICUREZZA IN CUI SONO COSTRETTI A LAVORARE – “NOI VULNERABILI DAVANTI AI NOSTRI PAZIENTI CHE…” – FOTO OSÉ

Da "it.euronews.com"

 

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Nudi per protestare contro la carenza di dispostivi di protezione sanitaria. È la singolare iniziativa dei dentisti francesi, che hanno postato sui social foto senza veli, accompagnate dall'hashtag #dentistesapoil (dentisti nudi), per richiamare l'attenzione del governo.

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Nei video e nei post che circolano sui social i dentisti chiedono che l'esecutivo fornisca loro delle mascherine prima della riapertura degli studi prevista per l'11 maggio.

Julie Zerbib-Martin è la dentista che ha fatto partire la protesta assieme a due colleghe: "Purtroppo - dice - non abbiamo abbastanza dispositivi di protezione per tornare al lavoro".

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Posare nudi è una metafora dell'essere costretti a lavorare "in una situazione di vulnerabilità con i nostri pazienti".

Le foto sono diventate rapidamente virali quando il dentista Thierry Meyer le ha raccolte in un album su Facebook e un altro dentista, Thierry Desaules, ha postato un video su YouTube.

 

Stando a Zerbib-Martin, sono più di 175 i dentisti che finora hanno partecipato all'iniziativa. I dentisti, per ragioni facilmente intuibili, sono tra le categorie più esposte al contagio da coronavirus.

Emmanuel Fougère è un dentista che ha lavorato come assistente sanitario in un'unità di terapia intensiva per aiutare durante la pandemia.

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La foto 'au naturel' postata nel suo profilo Facebook è stata scattata poco prima che iniziasse il suo turno nel reparto di terapia intensiva. "Poi - si legge nel suo post - mi sono vestito con tutto il necessario: pantaloni, camicia, cappuccio, grembiule, scarpe, visiera, doppio paio di guanti e mascherina FFP2: tutto quello di cui abbiamo davvero bisogno".

 

Le gemelle Catherine e Nathalie Gros hanno postato una loro foto in ufficio su Instagram, condannando la mancanza di attrezzature per i dentisti.

Il ministero della salute francese ha detto che fornirà 150mila mascherine ai dentisti prima della revoca delle restrizioni dell'11 maggio, ma i dentisti sostengono che non è una quantità sufficiente (sarebbero circa 3 per ogni dentista).

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Zerbib-Martin ha sottolineato anche l'aumento del costo delle mascherine e il fatto che non al momento non possano essere ordinate attraverso i fornitori abituali.

"Non lavoriamo da un mese e mezzo e non potremo più vedere tanti pazienti come prima - dice Zerbib-Martin - abbiamo dato via i nostri materiali agli ospedali all'inizio della crisi in segno di solidarietà. Ora non ci è rimasto più nulla".

 

Da “www.huffingtonpost.it”

 

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Sono stati lasciati “nudi” contro il Coronavirus. E dunque i medici di base si sono spogliati davvero, in Germania, per sollevare l’attenzione sulla mancanza di mascherine, tute, guanti e materiale protettivo, con cui stanno facendo i conti da settimane, in piena emergenza coronavirus.

 

Le immagini dei medici svestiti sono state pubblicate sul sito web di protesta blankebedenken.org (“nude preoccupazioni”). “Per curarti in sicurezza, noi e i nostri team abbiamo bisogno di attrezzature protettive”, afferma la campagna sul suo sito web.

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“La nudità deve simbolizzare che noi senza protezione siamo vulnerabili”, spiega Ruben Bernau alla rivista specializzata “Aerzte Zeitung”. È lui stesso poi a denunciare di essere ancora sprovvisto del necessario equipaggiamento contro il contagio, insieme al suo team. La campagna trae ispirazione dall’azione di un medico francese, Alain Colombiè, che si è fatto fotografare nudo nel suo studio medico, sotto la scritta “carne da macello”.

 

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Le foto dei medici nudi sono rimbalzate adesso anche sulla Bild on line. La Germania ha finora retto molto bene di fronte alla prova del Coronavirus: rispetto all’alto numero dei casi di contagio registrati, il bilancio delle vittime è di gran lunga inferiore a quello di altri paesi colpiti dal virus (stando a dati della Hopkins University di oggi, si contano 157.770 contagi e 5.750 morti). Qualche giorno fa il ministro della Salute Jens Spahn ha affermato come il virus fosse “sotto controllo”, e che il sistema sanitario - dotato di 20 mila posti di terapia intensiva, già prima della pandemia, e da settimane in azione per raddoppiare questa cifra - non sia “mai stato sotto stress”.

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A sentire le testimonianze di tanti medici, anche a Berlino, la forza del sistema tedesco non è riuscita però a garantire la necessaria protezione ai sanitari attivi sul territorio. Anche reperire le mascherine è stato molto difficile a lungo. Oggi ne è arrivato un carico di 10 milioni dalla Cina: l’arrivo a bordo di un aereo della Bundeswehr a Lipsia ha avuto molta risonanza mediatica.

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