NON SOLO IN RUSSIA: ANCHE IN UCRAINA CADONO TESTE - LYUDMILA DENISOVA E' STATA RIMOSSA DALL'INCARICO DI COMMISSARIA PER I DIRITTI UMANI DELL'UCRAINA - IL PARTITO DI ZELENSKY NE AVEVA PROPOSTO LA SFIDUCIA AL PARLAMENTO PERCHE' "COLPEVOLE" DI NON AVER "ORGANIZZATO I CORRIDOI UMANITARI" E "DI AVER DENUNCIATO GLI STUPRI NEI TERRITORI OCCUPATI SENZA PORTARE PROVE" - L'ACCUSA DI INERZIA E DI DIFFONDERE INFORMAZIONI CHE SVIANO L'ATTENZIONE DEI MEDIA DAI BISOGNI DELL'UCRAINA (CIOE' NON FUNZIONALE ALLA PROPAGANDA?)

-

Condividi questo articolo


Dagonews

 

Lyudmila Denisova Lyudmila Denisova

Lyudmila Denisova, la commissaria ucraina per i diritti umani, è stata rimossa dal Parlamento ucraino. Oggi alla riunione del Partito “Servant of the People” (Servitore del Popolo), il movimento politico del presidente Volodymyr Zelensky, era stato deciso all’unanimità di sfiduciarla, e il parlamento ha poi ratificato la decisione.

 

Di che cosa è accusata Denisova? Di inerzia, prima di tutto. Scrive il deputato Pavlov sulla sua bacheca Facebook, raccontando l'esito della riunione: «la signora Denisova non ha esercitato i suoi poteri organizzando corridoi umani, proteggendo e scambiando prigionieri, contrastando la deportazione di persone e bambini dai territori occupati, ecc».

 

volodymyr zelensky a kharkiv 5 volodymyr zelensky a kharkiv 5

Non solo. Denisova è accusata anche di aver parlato dei «crimini sessuali commessi in modo innaturale» e dello «stupro di bambini» nei territori occupati, senza però fornire prove, e di fatto danneggiando così l’Ucraina distogliendo l’attenzione dei media mondiali dai reali bisogni del paese.

 

In ultimo, racconta Pavlov, «dal 24 febbraio il commissario ad interim per i diritti umani ha trascorso molto tempo all’estero. Ma non in Russia o in Bielorussia, dove il suo status e la sua autorità avrebbero potuto aiutare i prigionieri, i deportati e le vittime dell’occupazione, bensì a Davos, a Vienna, a Varsavia e in altre calme città dell’occidente».

i deputati votano per il presidente del parlamento ucraino i deputati votano per il presidente del parlamento ucraino

 

Per questo, chiude Pavlov, oggi «la signora Denisova potrebbe essere rimossa dal suo incarico».

 

Alla riunione del partito erano presenti il capogruppo in Parlamento Davyd Arakhamia, il presidente della Verchovna Rada (il parlamento ucraino), Ruslan Stefancuk, e il vice primo ministro Iryna Verešcuk.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PAPA FRANCESCO HA APPARECCHIATO IL CONCLAVE A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA E ORA CERCA IL PROFILO IDEALE DEL SUO SUCCESSORE – ZUPPI E PAROLIN (CHE HA PIU' CHANCE) SONO STIMATI DAL PONTEFICE MA PENALIZZATI DALL’ESSERE ITALIANI: BERGOGLIO VUOLE APRIRE LA CHIESA ALLE “PERIFERIE” – SI FA IL NOME DEL CANADESE FRANCIS LEO, ARCIVESCOVO METROPOLITA DI TORONTO - FILIPPO DI GIACOMO: "LEO HA FAMA DI PERSONA EQUILIBRATA, HA UN CURRICULUM NOTEVOLE, E' POLIGLOTTA E CONOSCE LA CURIA" - IL COLPO A SORPRESA? UN PAPA DI COLORE – L’APERTURA DEL VATICANO ALLA CINA E LA DIFFIDENZA VERSO LA POLITICA ITALIANA...

DAGOREPORT – TIRA UNA BRUTTA CORRENTE IN FRATELLI D’ITALIA: IL PARTITO DELLA MELONI NON È PIÙ UN MONOLITE!  SE IERI L’UNICA VOCE CRITICA ERA QUELLA DELL’EX MENTORE DELL'UNDERDOG DEL COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, ORA I MALUMORI SI MOLTIPLICANO. CON LA SOSTITUZIONE DEL SALENTINO FITTO CON IL PIACENTINO FOTI AL MINISTERO DEGLI AFFARI EUROPEI, LE TENSIONI SONO ESPLOSE, SOPRATTUTTO TRA I DIRIGENTI DI PUGLIA E CAMPANIA. ECCO PERCHÉ LA PREMIER E' STATA COSTRETTA A RINCULARE E TENERE PER SÉ LA DELEGA AL SUD – L’ATTIVISMO SOTTOTRACCIA DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, PER FORMARE UNA CORRENTE CON DONZELLI PER (ENTRAMBI “TROMBATI” DA ARIANNA MELONI)

DAGOREPORT - UN FURIOSO BEPPE GRILLO È PRONTO A TORNARE IN PISTA! SE IL FIGLIO CIRO DOVESSE ESSERE ASSOLTO NEL PROCESSO PER STUPRO, IL “SOPRAELEVATO” SI METTERÀ ALLA GUIDA DI UN NUOVO MOVIMENTO BARRICADERO CIRCONDATO DAL TRIO DI AGIT-PROP RAGGI-TONINELLI-DI BATTISTA – A GENOVA DESCRIVONO BEPPE-MAO COME FUORI DI TESTA PER LE MOSSE DI QUEL "FUOCO DI PUGLIA" LIQUIDATO COME "MAGO DI OZ": L'EX COMICO VUOLE VEDERE LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO SCHIANTARSI ALLE ELEZIONI E DIMOSTRARE DI ESSERE LUI, E SOLO LUI, L’ANIMA E LA MENTE DEL GRILLISMO SENZA LIMITISMO… - VIDEO

DAGOREPORT – IL FUTURO DELLA RAI È APPESO AL VOTO SULLO STATUTO DEL MOVIMENTO 5 STELLE, IN PROGRAMMA NEL WEEKEND. SE GIUSEPPE CONTE USCISSE VINCITORE, POTREBBE FINALMENTE SBLOCCARE LA PARTITA DELLE NOMINE: IL TG3 AL M5S IN CAMBIO DEL VOTO FAVOREVOLE ALLA GIANNILETTIANA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA – CHIARA APPENDINO, NON CI STA: MA COME? ABBIAMO APPENA FATTO FUORI BEPPE GRILLO, E IL NOSTRO PRIMO ATTO È UN INCIUCIONE CON IL GOVERNO MELONI PER LA SPARTIZIONE DEL TELE-POTERE?… - LA SMENTITA DELL'EX SINDACA DI TORINO 

DAGOREPORT – TRA I DUE LITIGANTI SALVINI E TAJANI, LA MELONI NON GODE: LA DUCETTA TEME DI PERDERE LA TERZA GAMBA DEL GOVERNO E CHIEDE A FORZA ITALIA DI NON INFIERIRE SUL LEADER DELLA LEGA CHE, DA ANIMALE FERITO, PUÒ DIVENTARE PERICOLOSO - LA SENTENZA DELLA CONSULTA CHE HA AFFOSSATO L’AUTONOMIA, ERA LA POLIZZA SCUDO DI SALVINI PER SALVARSI DAI MALUMORI DEL CARROCCIO – MA IL CHIAGNI E FOTTI DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA CONTINUA: CON IL NO AL TERZO MANDATO DEI GOVERNATORI, SCIPPA ALLA LEGA IL VENETO E TOGLIE LA CAMPANIA A ELLY SCHLEIN (DE LUCA SI CANDIDEREBBE CON UNA LISTA CIVICA)