sapienza morto

LE NOTTI TRA MUSICA, ALCOL E DROGA DELLA SAPIENZA – RONCONE SUL CASO DEL RAGAZZO MORTO MENTRE SCAVALCAVA UN CANCELLO ALL’UNIVERSITA’ - COCKTAIL A 5 EURO (IN NERO), ALLE FESTE DEI COLLETTIVI PIÙ BUSINESS CHE POLITICA – IL RETTORE GAUDIO: “SALVINI SI CHIEDE PERCHÉ TOLLERI QUESTO GENERE DI FESTICCIOLE? MA IO NON TOLLERO UN BEL NIENTE. HO FATTO 60 SEGNALAZIONI E PRESENTATO 19 DENUNCE MA NON SONO UNO SCERIFFO”

Fabrizio Roncone per il “Corriere della sera”

 

Tutte le ricostruzioni coincidono.

Casino totale.

Scena di folla.

Un rave.

 

le notti della sapienza

Il posto: università La Sapienza, quel prato davanti la statua della Minerva. Sotto al Rettorato, tra le facoltà di Lettere e Giurisprudenza. Almeno duemila ragazzi. Venerdì notte.

 

Il buio attraversato da lame di luci stroboscopiche. Molta droga, molto alcol. La musica fa bum bum. Tutto abusivo, senza permessi. Non si capisce dove siano gli uomini del commissariato di polizia interno all' ateneo. Nemmeno a cercarli, quelli della vigilanza privata.

 

Da notare che il cancello di piazzale Aldo Moro è aperto.

La folla entra da lì, vengono giù percorrendo il vialetto alberato. Nessuno sente le urla di Francesco Ginese.

 

È rimasto con una gamba infilzata nell' inferriata di viale dell' Università, stava scavalcando, arteria femorale tranciata, perde sangue: ha 26 anni, originario di Deliceto (Foggia), laurea in Economia alla Luiss, stage in una multinazionale a Bologna; poi l' idea di venire a questo rave.

I suoi amici lo soccorrono, un' ambulanza lo porta al Policlinico Umberto I. Ma dalla terapia intensiva non esce più.

le notti della sapienza

Muore all' alba di domenica.

 

Adesso: il nastro di plastica bianco e rosso della Scientifica intorno all' inferriata e due mazzi di fiori, margherite e rose gialle. Poi anche molti titoli sui giornali, nei tigì le immagini della bolgia notturna dentro l' università più grande d' Europa - 113 mila studenti, 11 facoltà, una buona presenza nei ranking internazionali di qualità.

 

Il rettore Eugenio Gaudio - 62 anni, insegnante di Anatomia umana - spiega che la cosiddetta «Notte Bianca» è un evento che si tiene «in quasi tutte le altre università italiane». Solo che qui alla Sapienza gli organizzatori ci avevano aggiunto: «Sapienza Porto Aperto». Modesto giochino di parole polemico nei confronti di Matteo Salvini.

rave party sapienza

 

La verità è che i collettivi studenteschi non sono più quelli di una volta, certo niente è più come una volta, e nemmeno a stargli a spiegare la magnifica creatività degli Indiani Metropolitani di quarant' anni fa; preistoria, non capirebbero che dentro c' era molta politica e niente del business al quale loro sembrano invece essere piuttosto sensibili.

Per capirci. Un bicchiere di birra: 3 euro. Un cocktail: 5 euro. E tutto al nero. Un affare da almeno ventimila euro a festone - l' ultimo, il «Teppa Fest», un mese fa. Poi sui volantini c' era però scritto: «Partecipate alla nostra iniziativa artistico-culturale che sarà articolata in dibattiti sull' attualità, sport, musica e danze».

francesco ginese

Ci aveva creduto poco, il rettore. Così, mercoledì scorso, ha partecipato ad un vertice con il questore e il prefetto.

 

Professor Gaudio, un vertice inutile.

«Premesso che mi dispiace tremendamente per la disgrazia capitata a quel ragazzo, voglio sia chiaro che io non ho mai autorizzato il rave».

Ripeto: un vertice inutile.

«Sa i vertici».

 

Il ministro Salvini si chiede perché lei tolleri comunque questo genere di festicciole.

«Ma io non tollero proprio un bel niente!».

In rete ci sono numerosi filmati relativi ad altri rave.

«Io sono rettore da quattro anni e mezzo e, da quando mi sono insediato, ho fatto 60 segnalazioni e presentato 19 denunce in Procura. Aggiunga che, a seguito di tutto questo, ci sono 21 persone indagate».

rave party sapienza

 

Non ha altro da dire a Salvini?

«Non è mia abitudine replicare ad una autorità di governo. Naturalmente spero sia chiaro a tutti, compreso al signor ministro dell' Interno, un concetto: io non posso entrare nel commissariato di polizia che è dentro il mio ateneo e ordinare agli agenti cosa devono o non devono fare».

Perché il cancello pedonale, venerdì notte, era aperto?

«Io sono un rettore, non uno sceriffo».

 

Questa è la versione del rettore.

Quella degli studenti è molto più netta.

Voci raccolte fuori la facoltà di Chimica. «Qui i rave si sono sempre fatti». «No, mai nessun problema con la polizia».

«Se Salvini volesse partecipare ad una delle nostre feste, ne uscirebbe sicuramente più rilassato».

Di fronte, c' è la facoltà di Fisica. L' aula E. Majorana è occupata. Esce un ragazzo in bermuda, i capelli corti, All Star rosse ai piedi, l' aria - vagamente - da duro.

francesco ginese

«Niente nome né cognome, ché la Digos ci mette un attimo. Però posso dirti».

Cosa ci fate con i soldi che incassate con i rave?

«Servono a pagare gli avvocati che difendono i nostri compagni».

E poi?

«Poi che?».

Non vi resta nemmeno un euro in tasca?

«Ma scherzi?».

No. Mi risulta che dietro la gestione delle vostre feste ci siano anche persone adulte, che non hanno niente a che fare con l' università.

francesco ginese

«Ti risulta male».

 

Pensaci bene.

«Cioè, aspetta: è chiaro che quando fai una festa gigantesca, e devi trovare le casse acustiche e tutto l' occorrente sì, magari può pure darsi che devi chiedere aiuto a qualcuno e che quel qualcuno voglia essere pagato».

Quindi qualche estraneo c' è?

«Sì, c' è. Però, scusa: dov' è il problema?».

 

Un' ultima cosa: la droga.

«Gira ovunque, perciò gira anche qui. Il giorno è un problema del rettore. La notte, durante le nostre feste, vigiliamo noi. La nostra discoteca non può diventare un piazza di spaccio».

rave party sapienzafrancesco ginesefrancesco ginese 1MATTEO SALVINIfrancesco ginese 2

(Mentre parlavamo, una ragazza è andata al pannello di legno e ha appeso un foglietto: "Morire per una festa/ giovinezza recisa/ conquista l' eterno/ più bel fiore della Sapienza") .

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO