paolino iorio massimo rossi

LA NUOVA FRONTIERA DELLE MAZZETTE: SERVONO A PAGARE LA BADANTE – PAOLINO IORIO, EX DIRETTORE GENERALE DI SOGEI, CONFESSA DI AVER INCASSATO DECINE DI MIGLIAIA DI EURO DI TANGENTI DALL’AMICO IMPRENDITORE MASSIMO ROSSI, IN CAMBIO DI FAVORI NEGLI APPALTI. E RIVELA: “IL MIO STIPENDIO MENSILE È DI CIRCA 8.500 EURO E IL DENARO CHE HO RICEVUTO DA ROSSI L’HO UTILIZZATO PER LE SPESE FAMILIARI TRA CUI UNA DONNA DI SERVIZIO (1.600 EURO), LA BADANTE PER MIA MADRE CHE COSTA 1.300 EURO AL MESE E…”

Estratto dell’articolo di Ilaria Sacchettoni per il "Corriere della Sera"

 

paolino iorio

Un’ora e mezzo di interrogatorio nel carcere di Regina Coeli: Paolino Iorio, ormai ex direttore generale di Sogei, parla, puntualizza, risponde. Le tangenti? Servivano a portare avanti il ménage familiare, i pagamenti per la colf o per la badante della madre.

 

Gli chiedono a chi fossero destinati i centomila euro rintracciati (erano sopra l’armadio) nel suo appartamento dai finanzieri del nucleo Pef della Guardia di Finanza e lui conferma: quelle somme compensavano il lavoro di consulenza manageriale offerto all’amico imprenditore della Ict Technology (e altre società) Massimo Rossi.

 

L’ex dirigente pubblico, accusato di corruzione, fa esempi e precisa: «Rossi mi disse che avrebbe voluto acquisire una società canadese: lo sconsigliai». In un altro caso si offrì di correggergli un business plan oppure di suggerire un’alternativa alla quotazione in borsa di una delle sue (molte) società.

 

massimo rossi

Spiegazioni che completano il quadro di pochi giorni fa, quando, in seguito al fermo in (quasi) flagranza di reato gli furono sequestrati quindicimila euro corrisposti dall’imprenditore Rossi, in cerca di appalti pubblici.

 

[…] I soldi sembrano essere il suo vero pallino, i soliloqui, registrati perfino nella sua auto, tradiscono l’ossessione per la contabilità illecita: «La prima volta che ho ricevuto denaro da Rossi è stato attorno al febbraio/marzo 2023 — fa sapere al pm Lorenzo Del Giudice —.

 

Gli incontri avvenivano circa due volte al mese, non era detto che, a ogni incontro, ricevessi del denaro. Ritengo di aver ricevuto denaro in circa 10/12 occasioni. Gli importi erano variabili: a volte 5 mila, a volte 10 mila, in un paio di occasioni 20 mila, 15 mila solamente il 14 ottobre».

paolino iorio

 

Quel denaro era, secondo i magistrati, il prezzo della sua disponibilità a favorire Ict e altre aziende di Rossi. «Il mio stipendio mensile — confida Iorio — è di circa 8.500 euro e il denaro che ho ricevuto da Rossi l’ho utilizzato per le spese familiari tra cui una donna di servizio che lavora 5 giorni su 7 per 1.600 euro, ivi compresi i contributi e la badante per mia madre che costa 1.300 euro al mese e altre 900 per la badante che viene il fine settimana...».

 

paolino iorio

Assistito dai suoi difensori, gli avvocati Giorgio Perroni e Bruno Andò, Iorio si dice convinto di aver offerto vera collaborazione alle indagini. Rispondendo alla gip Giulia Arcieri, rendendosi disponibile a ricostruire meticolosamente l’iter di quelle «dazioni» e consegnando spontaneamente una seconda pistola (detenuta regolarmente) nel corso delle perquisizioni. I difensori hanno già depositato una richiesta di attenuazione della misura. Si confida nei domiciliari o in subordine in un’interdittiva.

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