test salivare coronavirus salivari

OCCHIO, CHE TRA POCO CI RIMETTONO TUTTI IN CASA - A GENOVA 63 CASI IN UN GIORNO E OBBLIGO DI MASCHERINA ANCHE ALL'APERTO (COME PURE A LA SPEZIA) – ALLARME PER L'AUMENTO DI CASI NEL LAZIO. INTANTO LO SPALLANZANI BOCCIA I TEST SALIVARI - L'ESAME RAPIDO RILEVA IL VIRUS NEL 10% DEI CASI RISPETTO A QUELLO STANDARD A LIVELLO NAZIONALE…

PAOLO RUSSO per la Stampa

 

test salivari

I contagi riprendono a salire un po' in tutta Italia, con Genova che fa il pieno di 63 casi in un giorno, tanto da spingere la Regione a emanare un'ordinanza che dichiara zona arancione le vie del centro storico a ridosso del porto, dove fino a domenica si dovrà girare anche all'aperto con la mascherina tirata su. Salvo durante le consumazioni al tavolo e sotto i dehor.

 

Stessa cosa a La Spezia, dove le misure restrittive che scadevano ieri sono state prorogate fino al 23 settembre, compresa la chiusura delle scuole. I contagi in città ora si sono stabilizzati intorno ai 25 al giorno, ma il focolaio acceso da una grigliata di sudamericani in gita a Carrara ha toccato quota mille positivi. Mentre Genova si blinda scoppia il caso test rapidi.

 

test salivari

Se alla Camera il Ministro Speranza «auspica» l'approvazione in tempi rapidi del test salivare, «chiaramente più idoneo per i più piccoli», un documento dello Spallanzani lo boccia. Almeno nella sua versione fai da te, quella che consente di avere in pochi minuti il risultato sul posto, casa o scuola che sia. E proprio l'ospedale romano venerdì dovrà dire quale dei test rapidi disponibili potrà essere utilizzato in porti e aeroporti, ma soprattutto nelle scuole.

 

test salivare coronavirus 1

Dove i ragazzi con sospetto Covid rischiano di restare a casa in isolamento per almeno una settimana, con i tempi che passano ora per fare il tampone classico e avere il risultato. «Il test salivare antigenico a lettura visiva applicato alla saliva ha dimostrato di rilevare la presenza del virus in meno del 10% dei campioni che risultavano positivi al test molecolare standard», è scritto nel documento apparso per poche ore sul sito dell'ospedale e subito modificato cancellando il dato. Semaforo verde invece per l'altro test salivare «semi-rapido», che il risultato lo da in meno di un'ora, ma che deve passare per il laboratorio.

 

 Fatto che secondo lo Spallanzani non lo rende utilizzabile «in contesti di screening rapido» visti i tempi che possono intercorrere tra prelievo, trasporto in laboratorio, esecuzione del test e refertazione, rimarca sempre il documento. Una soluzione per accorciare i tempi ci sarebbe, ed è quella di portare sul posto i laboratori mobili attrezzati sui camper.

 

spallanzani

Ma la strumentazione per eseguire il test salivare è meno facilmente trasportabile di quella di formato quasi tascabile che il Lazio a partire da oggi porterà nelle scuole per eseguire il tampone rapido. Che sempre gli esperti dell'ospedale romano ritengono idoneo «in situazioni dove occorre avere una risposta in tempi rapidi». Come in una classe quando c'è un sospetto di contagio. Fermo restando, rimarcano sempre gli esperti, che in caso di positività va poi eseguito il tampone classico. In attesa di sciogliere il rebus i casi in Italia sono tornati a salire: ieri 1.640 nuovi contagi contro i 1.392 del giorno prima.

 

ospedale spallanzani roma

E salgono da 14 a 20 anche le vittime. Numeri lontani anni luce da quelli che stanno spaventando larga parte d'Europa ma che fanno tenere alta la guardia a governo e governatori. Oltre a Genova a preoccupare maggiormente sono i focolai, soprattutto familiari, che hanno fatto impennare la curva dei contagi nella Capitale, dove ieri si contavano 135 nuovi casi.

 

covid

E in questo clima il governo si spacca sulla questione stadi. Il ministro Roberto Speranza in attesa di capire come andrà la curva epidemica nei prossimi giorni si smarca dal piano anticipato ieri da La Stampa, che prevede di far occupare ai tifosi il 25 per cento dei posti degli impianti. «La priorità sono le scuole, non gli stadi» afferma, mentre il suo viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, chiede il riempimento graduale di un terzo degli stadi. Oggi la Conferenza delle Regioni dirà la sua.

test salivare coronavirus 2covid roma

 

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…