massoneria grande oriente terni francesco antonio soddu

OCCHIO EMINENZA, CADUTA MASSONI! – IL VESCOVO FRANCESCO ANTONIO SODDU HA PARTECIPATO ALL'INAUGURAZIONE DELLA SEDE DEL GRANDE ORIENTE D'ITALIA A TERNI. E, DOPO LE MOLTE CRITICHE RICEVUTE, S'È MOSTRATO STUPITO E HA PARLATO DI “DIALOGO” – EPPURE IL RAPPORTO TRA CHIESA E MASSONERIA RESTA IRRISOLTO. SE DA UN LATO IL CARDINAL RAVASI HA INVITATO “AD ANDARE OLTRE LE OSTILITÀ E I PREGIUDIZI RECIPROCI”, RATZINGER ERA STATO NETTO: “I FEDELI CHE APPARTENGONO ALLE ASSOCIAZIONI MASSONICHE SONO IN STATO DI PECCATO GRAVE”

Lorenzo Bertocchi per “La Verità”

 

inaugurazione sede massonica grande oriente a terni 1

Il vescovo di Terni, monsignor Francesco Antonio Soddu, pastore della diocesi umbra dal 29 ottobre 2021, lo scorso 27 settembre ha preso parte all'inaugurazione della Casa massonica del Grande Oriente d'Italia. Forse è l'evoluzione del vescovo che nel Mondo piccolo di Giovannino Guareschi inaugurava la Casa del Popolo di Peppone, un upgrade, come si dice oggi, del pastore in uscita verso i «fratelli massoni», secondo il titolo di un articolo vergato dal cardinale Gianfranco Ravasi nel 2016.

 

inaugurazione sede massonica grande oriente a terni

Con il vescovo Soddu a tagliare il nastro in via Roma a Terni c'erano tutti, oltre al Gran Maestro Stefano Bisi, padrone di casa, sono apparsi, secondo quanto riporta il sito Web del Grand'Oriente d'Italia, «il sindaco, Leonardo Latini, il prefetto, Giovanni Bruno, il vescovo Francesco Antonio Soddu, che nei loro messaggi di saluto hanno ringraziato per l'invito ed espresso l'auspicio che iniziative come questa possano alimentare il dialogo e il confronto tra realtà diverse, sconfiggendo i pregiudizi».

 

Più che nel nome del Padre, certamente il vescovo avrà deciso di partecipare all'inaugurazione della Casa massonica in nome del dialogo, quel terreno comune che già evocava il citato Ravasi nel 2016 sul quotidiano La Stampa. Il porporato ricordava che bisogna «"andare oltre le ostilità e i pregiudizi" reciproci, perché "rispetto ai secoli passati sono migliorati il tono, il livello e il modo di manifestare le differenze" che pure continuano a permanere in modo netto».

 

inaugurazione sede massonica grande oriente a terni 2

Una vera e propria breccia di Porta Pia del dialogo quella che sembrano voler aprire taluni pastori con i «fratelli massoni». Anche se il Gran Maestro Bisi, proprio all'inaugurazione della Casa massonica di Terni, ha ricordato che di Porta Pia ce n'è innanzitutto una. «E oggi, come in passato», ha detto Bisi, «il nostro obiettivo è sempre lo stesso: celebrare tutte le battaglie della libertà, a cominciare da quella che nel 1870 con la breccia di Porta Pia pose fine al dominio della Chiesa, favorendo la nascita dell'Italia libera e laica».

 

vescovo francesco antonio soddu

Breccia per breccia non è ben chiaro quale delle due prevalga, non si comprende come la «Chiesa in uscita» riesca ad aprirsi dei varchi da queste premesse. Ma taluni pastori vanno ospiti in loggia, come ha fatto anche monsignor Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo, che nel 2019 è stato ospite del Grand'Oriente per i 150 anni della loggia locale. Poco importa che diversi Papi, in circa 600 documenti, abbiano condannato la massoneria, l'importante è agire nel nome del dialogo.

 

Ma i dialoganti son tanti, e tanti i cattolici in loggia, al punto che nel 1983 la Congregazione per la Dottrina della fede, all'epoca guidata dal cardinale Joseph Ratzinger, ha sentito la necessità di fare un documento per ribadire l'inconciliabilità tra Chiesa e massoneria. Perché, scriveva l'allora prefetto dell'ex Sant' Ufficio, «vi era la possibilità che si diffondesse fra i fedeli l'errata opinione secondo cui ormai l'adesione a una loggia massonica era lecita».

 

inaugurazione sede massonica grande oriente a terni 3

E allora il cardinale Ratzinger, con approvazione di Giovanni Paolo II, ribadiva che «rimane immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono sempre stati considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l'iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione».

 

Eppure, diceva ancora Ravasi nel 2016, bisogna superare «certi ambienti integralistici cattolici», quelli che si ostinano a vedere totale, netta impossibilità di dialogo tra Chiesa e massoneria. Questi «rigidi» che restano ancorati a certe questioni, sono forse gli stessi che, secondo una nota pubblicata dalla diocesi di Terni, hanno strumentalizzato l'uscita del vescovo.

 

vescovo francesco antonio soddu

Monsignor Soddu fa sapere che «desta stupore, sconcerto e amarezza la lettura strumentale, volutamente equivocata e fraintesa, della (sua, ndr) presenza» all'inaugurazione della Casa massonica. «La lettura dei fatti», continua la nota, «che non ha neanche tenuto conto dei contenuti di quanto il vescovo ha detto, travisa totalmente il senso della sua presenza che, non identificandosi con un pensiero differente dalla dottrina cristiana, ha invece ha avuto l'unico scopo di testimoniare la fedeltà al Vangelo e alla Chiesa, soprattutto in questo tempo del percorso sinodale che la caratterizza».

 

DON FRANCESCO SODDU

Quindi se non in nome del dialogo, l'uscita del vescovo alla Casa massonica, ci sembra di capire, è stata in nome del dialogo e del Sinodo, l'entità dentro la quale la Chiesa sta mettendo tutto in questo tempo. Come il Sinodo tedesco che ha concluso la sua corsa aprendo, come si dice, un processo, auspicando anche un'eventuale apertura ai preti sposati o alla rivalutazione dottrinale dell'omosessualità.

 

Delle intenzioni di monsignor Soddu non vogliamo ovviamente dubitare, ci resta però un gesto con un valore simbolico che alle semplici pecorelle in cerca di ovile potrebbe risultare fuorviante. Perché qualcuno potrebbe pensare che tra il «Grande Architetto dell'Universo» e il Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo, ci sia poca o nulla differenza. Quando in illo tempore i vescovi inauguravano le Case del Popolo il confronto era solo con Giuseppe Stalin, di certo un mangiapreti, ma almeno era difficile confonderlo con la Santa trinità.

grembiuli massoni grande bisi DON FRANCESCO SODDU

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…