jair bolsonaro padova

OGNI OCCASIONE È BUONA PER UN PO’ DI GUERRIGLIA URBANA: MANGANELLATE E SCONTRI A PADOVA PER LA PRESUNTA PRESENZA DI BOLSONARO IN CITTÀ. PRESUNTA PERCHÉ IL PRESIDENTE BRASILIANO NON È STATO VISTO ARRIVARE IN CENTRO, NÉ ALLA BASILICA DI SANT’ANTONIO, CHE AVEVA ANNUNCIATO DI VOLER VISITARE – POCO IMPORTA: GLI ANTAGONISTI NEL DUBBIO HANNO FATTO COMUNQUE CASINO

Andrea Pistore e Davide D’Attino per www.corriere.it

 

scontri a padova per la visita di bolsonaro 3

Tensioni, manganellate e scene da guerriglia urbana tra manifestanti e forze dell’ordine in centro a Padova dove nel pomeriggio di lunedì 1° novembre era atteso l’arrivo del presidente del Brasile Jair Bolsonaro che aveva annunciato di voler visitare la Basilica di Sant’Antonio.

 

La polizia ha utilizzato gli idranti per disperdere i manifestanti che hanno tirato oggetti e scandito slogan di protesta. Due le cariche di alleggerimento con manganellate e contatti tra agenti e contestatori che in un primo momento hanno provato a resistere e a non spostarsi. Una ragazza è stata fermata, identificata e portata in questura per accertamenti.

 

scontri a padova per la visita di bolsonaro 1

Gli scontri

Le cariche delle forze dell’ordine e l’uso degli idranti hanno disperso i dimostranti che si sono allontanati di corsa da via Belludi, la principale strada di accesso alla Basilica di Sant’Antonio per defluire lungo via Roma, una delle arterie che portano verso il centro. Ci sarebbero anche dei contusi.

 

I contestatori hanno cercato poi di ricompattarsi: molti di loro hanno annunciato la volontà di sfilare in corteo per il centro storico e dopo le cariche si sono spostati nelle piazze del centro. Alle 17.30 la situazione attorno alla Basilica era tornata alla normalità. La questura ha spiegato come i 500 contestatori «non abbiano rispettato il preavviso di manifestazione statica, muovendosi contro lo schieramento delle forze di polizia a protezione della Basilica allo scopo di impedire la visita del presidente del Brasile.

 

jair bolsonaro visita anguillara veneta

E’ stato quindi necessario l’intervento coattivo anche mediante l’uso dell’idrante e con le unità cinofile. Una persona è stata fermata e la sua posizione è al vaglio della Digos. È in corso un attento studio dei filmati per individuare e identificare i responsabili degli scontri».

 

Le proteste

scontri a padova per la visita di bolsonaro

Dal primo pomeriggio circa 500 i giovani dei gruppi antagonisti e dei centri sociali si erano radunati in Prato della Valle nonostante la pioggia battente. A fronteggiarli, e a proteggere le strade attorno alla Basilica, un fitto schieramento di forze dell’ordine in assetto anti sommossa con sei camionette e gli idranti. In mattinata Bolsonaro era stato ad Anguillara per ricevere la cittadinanza onoraria. Qui si è incontrato anche con alcuni lontani parenti, discendenti della famiglia Bolsonaro che a fine 800 migrò in Brasile.

 

Il mistero sulla visita

protesta contro bolsonaro ad anguillara veneta

Jair Bolsonaro dopo il pranzo nel comune della Bassa non è stato visto arrivare in centro a Padova dove aveva annunciato di voler visitare in forma privata la Basilica di Sant’Antonio: è molto probabile che il presidente del Brasile abbia quindi scelto all’ultimo di non recarsi in centro città ma di alloggiare direttamente in un hotel top secret.

 

jair bolsonaro visita anguillara veneta

Per altro nei giorni scorsi la Diocesi aveva già spiegato di non voler ricevere il presidente in forma ufficiale: «Bolsonaro si faccia promotore di politiche rispettose della giustizia, della salute e dell’ambiente, soprattutto per sostenere i poveri.-ha scritto la diocesi in un comunicato- Non si nasconde che il conferimento della cittadinanza onoraria ci ha creato forte imbarazzo, stretti tra il rispetto per la principale carica del caro paese brasiliano e le tante e forti voci di sofferenza che sempre più ci raggiungono, e che non possiamo trascurare».

jair bolsonaro visita anguillara veneta 2

 

Lunedì 1° novembre la Basilica resterà aperta per i fedeli fino alle 19.30: il presidente del Brasile teneva a visitare le reliquie di Sant’Antonio dato che il frate portoghese è particolarmente venerato nel paese carioca.

 

Le reazioni

Diverse le reazioni politiche dopo il conferimento della cittadinanza onoraria ad Anguillara e gli scontri in Prato della Valle a Padova. «Ancora una volta i centri sociali, la sinistra comunista e il Pd hanno dimostrato la loro pericolosa natura di fascisti rossi e di nemici della democrazia e della libertà.

 

protesta contro bolsonaro ad anguillara veneta 1

Probabilmente il loro odio antidemocratico contro Bolsonaro è scatenato dall’estradizione in Italia del terrorista rosso Cesare Battisti, concessa meritoriamente da Bolsonaro e sempre negata dal suo predecessore Lula, amico e sodale del PD e della sinistra italiana», ha detto l’europarlamentare della Lega Mara Bizzotto, presente ad Anguillara Veneta.

 

sit in contro bolsonaro anguillara veneta

«Il conferimento della cittadinanza onoraria al presidente brasiliano Bolsonaro, è un messaggio assolutamente negativo e un atto grave verso la Costituzione Italiana. Lo stesso Senato brasiliano ha votato a favore della sua incriminazione per crimini contro l’umanità, in quanto è un uomo razzista, omofobo, misogino e antidemocratico», cosi in una nota su facebook Orietta Vanin senatrice M5S della commissione Diritti Umani

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...