chef stellati enrico crippa giovanni delu'

OH BIO DIO! – OGNI CHEF STELLATO HA IL SUO ORTOLANO DI FIDUCIA, CHE PRODUCE E SPERIMENTA NUOVI PRODOTTI – “GLI ULTIMI ARRIVATI SONO LO ZIGOLO DOLCE E IL SISARO, ANTICO ORTAGGIO AMATO DALL’IMPERATORE TIBERIO” – MANGIARE BENE È L'UNICO MODO CHE ABBIAMO PER CURARE IL MICROBIOMA, I MILIARDI DI MICROBI CHE PROTEGGONO IL NOSTRO INTESTINO, MA SOLO SE…

 

1 – I nuovi ortolani dei giardini «stellati»

Isabella Fantigrossi per il Corriere della Sera

enrico crippa insalata 21 31 41

 

Si chiama «21...31...41» ma il piatto firma di Enrico Crippa, lo chef del tristellato «Piazza Duomo» di Alba, è una celebre insalata che nella stagione migliore può contenere fino a 150 ingredienti diversi tra erbe, foglie, fiori e semi. Il segreto? L' inventiva del cuoco brianzolo alla guida del ristorante della famiglia Ceretto, certo, ma anche la possibilità di raccogliere ogni giorno dell'anno i frutti dell'orto biodinamico a disposizione della cucina del locale.

 

l'orto piazza duomo 1

Uno spazio nella tenuta Monsordo Bernardina - da poche settimane visitabile al pubblico - che comprende una serra di 400 metri quadrati e un appezzamento di oltre 4 mila. E che da meno di un anno è nelle sapienti mani del nuovo ortolano Enrico Costanza.

 

enrico crippa nell'orto piazza duomo

Quarantaquattro anni, una laurea in lettere, esperienze di giardinaggio e orticoltura in giro per il mondo, dalla Gran Bretagna a Philadelphia e ora, da giugno 2017, il nuovo incarico alla corte dei Ceretto. Dove è grazie alla simbiosi tra Crippa e Costanza - «siamo scatenati e molto ricettivi», dice ridendo il secondo - che l'orto, completamente riorganizzato, sta crescendo in qualità e quantità. Influenzando naturalmente la cucina. «Oltre alla zona dove coltiviamo piante tradizionali, ora c' è una sorta di giardino sperimentale dove proviamo nuovi prodotti.

 

giovanni delu'

Gli ultimi? Lo zigolo dolce, una specie di mandorla di terra che si usa per fare l'orzata». Oppure lo spinacio del Caucaso fatto arrivare dall' Armenia. O ancora il sisaro, un antico ortaggio con una radice simile a una carotina zuccherosa. «Si coltivava nelle Langhe, l'amava moltissimo l'imperatore Tiberio, ora abbiamo ritrovato i semi e li abbiamo piantati». Poi c' è la serra di vetro, l'area delle erbe spontanee e l' orto botanico: «Una bomboniera - la definisce Costanza -, che ora sta diventando anche giardino di piacere, non solo di produzione». Che però resta il cuore della tenuta. Dove Crippa, allievo di Marchesi, si reca tutte le mattine: «Arrivo presto, per le 7 e mezza, raccolgo con loro, e vedo che cosa c' è di giornata. Ora, per esempio, stanno arrivando i primi asparagi, le fave, i pisellini». E così l' insalata «21...31...41» si prepara ad arricchirsi delle erbe dell' estate.

giovanni delu' 1

 

Oltralpe, invece, è il giovane Giovanni Delù a ricoprire da poco l'incarico di orticoltore più famoso di Francia: il venticinquenne originario di Murisengo (Alessandria) oggi cura, assieme ad altre tre persone, il Potager de la Reine, gli 8 mila metri quadrati del giardino della reggia di Versailles che rifornisce tra le altre la cucina stellatissima del parigino «Plaza Athénée» di Alain Ducasse. Pomodori, rape, zucchine. Oltre trecento chili di verdure prodotte ogni settimana.

 

enrico crippa 1

Intanto, oltre ai nuovi giardinieri degli chef, spuntano corsi (quasi scientifici) per diventare ortolani di tutto rispetto. In aprile, per esempio, sono cominciate le lezioni per grandi e piccini a Fico Eataly World a Bologna. Mentre per chi volesse imparare da solo, due suggerimenti di lettura: La cuoca selvatica di Eleonora Matarrese (Giunti, in libreria dal 30 maggio), una guida per riconoscere e cucinare le piante commestibili, ed Erbe, fiori, germogli & micro-ortaggi degli chef Stefano Masanti e Stefano Ciabarri, ricettario di qualità, anche per imparare «finiture memorabili».

 

 

2 – «Porridge e curcuma: vi racconto i miei piatti per il microbioma»

Gabriele Principato per il Corriere della Sera

 

Le banane? Mangiatele acerbe. Solo in questa maniera manterranno gli amidi utili a combattere stati infiammatori e rinforzare le pareti intestinali. La pasta e il riso? Meglio consumarli freddi o riscaldati anziché appena cotti. Così si dimezzano le calorie assorbite dall' intestino.

 

la dieta del microbioma

L' aperitivo perfetto? Un bicchierino di aceto di mele. Aiuta a controllare il livello di zucchero nel sangue e previene i picchi glicemici. Sono alcune abitudini che possono proteggere il nostro organismo, farci dimagrire e migliorare il nostro umore. Come? «Mantenendo in salute i batteri che formano il microbioma. Un ecosistema di milioni di miliardi microbi di almeno mille specie disseminati nel nostro corpo, la cui maggiore concentrazione è nell' intestino», spiega Michael Mosley, autore de La dieta del microbioma (Vallardi).

 

Medico e giornalista scientifico della Bbc, il «Piero Angela britannico», accompagna il lettore a osservare il microcosmo presente nel tratto gastro-intestinale. Lo fa offrendo un programma nutrizionale di quattro settimane con ricette utili a eliminare temporaneamente gli alimenti che possono provocare problemi - come glutine, latte e derivati, uova, soia, alcol e caffè - per poi reintrodurli gradatamente una volta raggiunto un microbioma nuovo fiammante.

 

michael mosley

Questo perché i batteri non solo proteggono l'intestino ma affrontano il cibo non digerito e lo trasformano in ormoni e sostanze chimiche in grado di influire su appetito, sonno, sistema immunitario e condizionare persino il nostro cervello fino a ridurre o accentuare ansia e depressione. Conservare l'equilibrio della popolazione intestinale è quindi fondamentale e il riuscirci dipende in buona parte da ciò che scegliamo di mangiare.

 

michael mosley 1

«Una dieta corretta deve essere innanzi tutto ricca di alimenti contenenti fibre, perché hanno il compito di nutrire i batteri che producono sostanze chimiche positive per l'organismo. In Italia - spiega - se ne assumono in media solo 10 grammi al giorno, rispetto ai 30 consigliati». Nel testo Mosley propone piatti come il porridge di zucca, il latte di curcuma. Ma anche la vellutata di cavolfiore e l'hummus. «Preparazioni che contengono cibi utili - spiega - alla nostra dieta, come legumi, cipolle, aglio, oltre a frutta e verdura contenente amidi».

 

Ma anche prebiotici presenti nei cereali integrali, e probiotici, ossia batteri vivi che si trovano nello yogurt intero, nei formaggi erborinati e nei cibi fermentati come i crauti, il kefir o il kimchi, un piatto coreano a base di verdure. Un alimento, invece, dobbiamo evitarlo assolutamente: lo zucchero. «Perché ostinarsi a assumere un cibo che uccide i batteri buoni e crea dipendenza?», si chiede l' autore.

giovanni delu'enrico crippa

 

cantine ceretto langhe

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?