bergamo coronavirus fatture cremazione

OLTRE LA MORTE, LA BEFFA – A BERGAMO E DINTORNI SI CHIEDONO SOLDI AI PARENTI DELLE VITTIME DEL CORONAVIRUS. NON HANNO POTUTO DARE L’ULTIMO SALUTO AI GENITORI O AI NONNI, MA DOVRANNO PAGARE FATTURE DA 700 E PASSA EURO AI COMUNI CHE HANNO PRESO IN CARICO LE SALME PER LA CREMAZIONE – NON SOLO LE SPESE PER RACCOGLIERE LE CENERI E SPEDIRLE, MA ANCHE LE COSIDDETTE “COMPETENZE D’UFFICIO”. ALLA FACCIA DELL’UMANITÀ

 

 

Edoardo Cavadini per “la Verità”

 

cristina e la fattura per la cremazione del padre, morto di coronavirus 2

Non gli hai potuto stringere la mano quando la «fame d' aria» gli squarciava i polmoni. Non gli hai potuto asciugare le lacrime quando lui, smarrito come un bimbo in un letto sconosciuto, cercava il tuo conforto di figlia. Non gli hai potuto dire addio, quando questo bastardo di un Covid te l' ha portato via. Poi un giorno apri una busta, c' è una fattura da pagare, leggi «777,43 euro» e la causale «cremazione». Solo oggi, a distanza di settimane, scopri che il suo corpo lo hanno portato a Ferrara. E muori un' altra volta dentro.

 

Cristina, che ha raccontato la sua storia al Tg1, è solo una delle centinaia vittime collaterali di questa epidemia, le quali hanno avuto un padre, una madre, una figlia, un figlio trasportati dalla Bergamasca in altre regioni per la cremazione (solo 350 dal capoluogo orobico, quasi un migliaio in tutta la provincia).

cristina e la fattura per la cremazione del padre, morto di coronavirus 3

 

esercito a bergamo per portare via le bare 3

I feretri caricati di notte sui camion dell' esercito e la sfilata silenziosa lungo le vie della città per la loro destinazione finale, gente strappata all' ultimo addio alla propria terra perché non c' era più spazio nelle camere mortuarie: probabilmente un' immagine che ci accompagnerà per il resto della vita. Anche se siamo stati benedetti dal non avere un parente o un amico ucciso dal coronavirus. «Siamo tantissime persone», racconta Cristina, «abbiamo quasi tutti la stessa storia. C' è anche chi ha avuto storie peggiori: c' è chi ha avuto urne perse, bare che non si sono trovate, alcune solo dopo due settimane».

CORONAVIRUS - BARE A BERGAMO

 

GIORGIO GORI FESTEGGIA IL COMPLEANNO CON UNA VIDEOCHIAMATA

Mentre la curva dei contagi cala lentamente, sale però come un montante allo stomaco il pugno della burocrazia. Che colpisce a tradimento chi è rimasto, e per questo fa ancora più male. Centinaia di famiglie si sono infatti ritrovate nella buca delle lettere una missiva spedita dai vari Comuni che hanno preso in carico le salme dei loro cari (oltre a Ferrara, Udine e Alessandria). Nero su bianco le spese per raccogliere le loro ceneri, comprensive di oneri di spedizione e delle ancora più beffarde «competenze d' ufficio».

 

coronavirus bergamo

«Ogni volta che penso a quella tassa», la chiama proprio così Cristina davanti alla telecamera, «penso al viaggio che ha fatto il mio papà, penso che anche io avrei voluto fare quel viaggio con la cassa da morto del mio papà». Un altro sfregio sulla pelle di una popolazione che ha dovuto affrontare l' onda di piena dell' epidemia, con un tributo di vittime altissimo, quasi 3.000, e i contagi che sfiorano quota 11.000. Un altro sfregio a una popolazione che si è vista negare dai traccheggiamenti del governo Conte (quando l' esercito era pronto a intervenire) l' istituzione della zona rossa in Val Seriana che avrebbe evitato l' ecatombe che invece c' è stata.

 

cristina e la fattura per la cremazione del padre, morto di coronavirus 1ROBERTO CALDEROLI

Il vice presidente del Senato Roberto Calderoli, leghista bergamasco, lo sottolinea con rabbia: «Lo Stato chiede soldi alle famiglie che non hanno mai più visto i loro cari e hanno dovuto accettare che venissero portati altrove perché le strutture cimiteriali bergamasche erano al collasso?». E invoca un rimedio, anche se tardivo: «Ora il governo si attivi subito con un emendamento al decreto Liquidità per rimediare a questa vergogna: questi soldi li paga lo Stato, che non ha saputo proteggere la vita di queste persone, che non ha voluto mettere la zona rossa in Val Seriana per limitare il diffondersi dei contagi, e non ha saputo controllare questa pandemia».

esercito a bergamo per portare via le bare 1

 

Al senatore della Lega si unisce la deputata di Italia viva Maria Chiara Gadda: «Tutti abbiamo visto le immagini delle bare portate via dai camion dell' Esercito, è necessario fare subito chiarezza per non aggiungere umilianti disagi a chi ha già subito il dolore indicibile di perdere una persona cara, spesso senza neanche poterla salutare. Chi ha chiesto loro le spese? A che titolo?».

esercito a bergamo per portare via le bare 4

 

Dal Comune di Bergamo tutto tace. Il primo cittadino renziano Giorgio Gori, quotidianamente impegnato a cannoneggiare contro la giunta lombarda di Attilio Fontana, accusandola di non aver fatto abbastanza contro il morbo - nel tentativo di far dimenticare le sue cene al ristorante cinese quando il virus per i virologi «era poco più di un raffreddore» - fino a ieri sera non ha ritenuto di commentare. Speriamo abbia attivato gli uffici amministrativi e si sia messo una mano sul cuore. O magari sul portafoglio.

il servizio di sky news dall'ospedale di bergamoesercito a bergamo per portare via le bareospedale da campo degli alpini bergamo

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."