ospedale san giovanni bosco napoli

GLI OSPEDALI, IL NUOVO BUSINESS DEI CLAN - NON C’È SOLO IL SAN GIOVANNI BOSCO DI NAPOLI NEL MIRINO DEI CRIMINALI: LE MAFIE HANNO CAPITO CHE NELLA SANITÀ CIRCOLANO TALMENTE TANTI SOLDI CHE ALLUNGARE LE MANI SUL SETTORE È REMUNERATIVO – IN LOMBARDIA IL CASO PIÙ ECLATANTE RISALE AL 2010 QUANDO CARLO CHIRIACO, EX DIRETTORE SANITARIO DELLA ASL DI PAVIA, VENNE ARRESTATO PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA – DALLE MIRE SULLE RSA LOMBARDE ALLE FORNITURE COVID FINO AGLI APPALTI TRUCCATI: COME I BOSS FANNO AFFARI CON LE ASL…

Estratto dell’articolo di Giuseppe Legato e Monica Serra per “la Stampa”

 

matteo messina denaro

Basterebbe raccontare quanto si sa già - e immaginare quanto non si sa ancora - sugli ultimi quattro anni di latitanza di Matteo Messina Denaro ricercato in tutto il mondo e malato di tumore «favorito» a casa sua (Trapani e Palermo) da una fitta rete di medici e professionisti per spiegare l'inquietante profondità del connubio tra mafia e sanità nel nostro Paese e delle sue Regioni nelle quali il 75% (punto più, punto meno) della spesa pubblica confluisce - appunto - nella sanità.

 

Sul punto il valore della spesa primaria netta nel settore pubblico allargato ammonta a più di 120 miliardi di euro in termini reali. Traduzione: la spesa nel settore dei camici e delle cure è cresciuta del 30% circa rispetto al 2010 con un +25% per ogni cittadino italiano calcolato sul valore pro-capite. Chi ha pensato che la mafia non ci mettesse le mani sopra con tempismo efficace ha sognato ad occhi aperti.

 

san giovanni bosco napoli

Ed è stata profetica in questo senso un'analisi investigativa della Dia redatta in pandemia, quindi 3 anni fa, che raccontava come - a fronte di numeri sovrapponibili a quelli di oggi - erano «prevedibili importanti investimenti criminali nelle società operanti nel "ciclo della sanità", siano esse coinvolte nella produzione di dispositivi medici (mascherine, respiratori, ecc.), nella distribuzione (a partire dalle farmacie, in più occasioni cadute nelle mire delle cosche), nella sanificazione ambientale e nello smaltimento dei rifiuti speciali, prodotti in maniera più consistente a seguito dell'emergenza».

ospedale

 

Col senno di poi, bingo. Leggere per credere i dati sulle Sos, (segnalazioni di operazioni sospette): 1110 sono risultate ascrivibili all'emergenza sanitaria e di queste 164 sono confluite - si legge nel penultimo report disponibile (quello del 2022) - a profili di attinenza alla criminalità organizzata.

 

Nel primo semestre 2023 (ultima rilevazione) il dato è stabile con una tipizzazione più dettagliata sulle segnalazioni: 560 per Covid 19, 141 per finanziamenti Covid e 273 per utilizzo anomalo di fondi di settore.

[…] restando in Campania […] al San Giovanni Bosco, «presidio notoriamente sotto l'influenza della famiglia Contini» scrivono i pm nell'ordinanza di custodia cautelare che due settimane fa ha portato in carcere 11 persone, Botta decideva anche chi far accedere alle cure della struttura e chi no: «Ha detto Carminiello che questa è una persona che lui ci tiene! Si deve ricoverare là».

 

ospedale san giovanni bosco napoli

[…] Il caso più eclatante in Lombardia, nel blitz Infinito-crimine del luglio del 2010, fu l'arresto di Carlo Chiriaco, ex direttore sanitario della Asl di Pavia. Accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, è stato condannato a dodici anni di carcere fino in Cassazione, perché ritenuto la «cerniera» tra la criminalità organizzata e il mondo politico.

carlo chiriaco 3

 

«A disposizione» della ‘ndrangheta, per i giudici Chiriaco ha favorito il suo radicamento in uno dei settori più ricchi della Regione. Nel tempo, diverse inchieste della Direzione distrettuale antimafia diretta da Alessandra Dolci hanno evidenziato le mire delle cosche su Rsa, ambulanze e, con la pandemia, sui ricchi appalti per la fornitura di dispositivi di protezione individuale, come mascherine, e sanificazione. Dalle carte della recente operazione Hydra - in gran parte bocciata dal gip di Milano e ora al vaglio dei giudici del Tribunale del Riesame - sono emersi i tentativi di uomini vicini al clan Senese, radicato in Campania e nella capitale, di infiltrarsi anche nella sanità lombarda

 

domenico chila

[…] L'Asp reggina e l'imprenditore delle cosche E proprio indagando su appalti ventennali (e milionari) per la sanificazione degli ospedali reggini che, nelle cuffie dell'Antimafia, è saltato fuori Domenico Chilà, imprenditore di 57 anni, nato a Pavia e residente a Milano, inquadrato dalla Dda e dal nucleo di polizia economica della Guardia di Finanza del capoluogo calabrese come «espressione della potente cosca Serraino», famiglia con radicati collegamenti con la Lombardia, e degli alleati Rosmini. Nelle scorse settimane, gli investigatori coordinati dal colonnello Mauro Silvari hanno eseguito un sequestro da 6,5 milioni di euro a carico di Chilà, la cui impresa al centro dell'inchiesta «Inter nos» ha sede a Milano, a due passi da piazzale Loreto.

 

ospedale copia

Lo spaccato è inquietante e ha fatto emergere una sorta di cassa comune finanziata da imprenditori (a loro volta espressione delle famiglie mafiose di Reggio città) per finanziare un sistema di corruttela «dilagante» a detta degli inquirenti […] Gare – in ipotesi d'accusa - «turbate con dirigenti e funzionari compiacenti» realizzando «macroscopiche illegalità nell'espletamento dei pubblici incanti nel settore sanitario» Procedure «deviate - si legge negli atti - nell'interesse di una cordata di imprenditori privati, espressione di un coacervo di interessi riconducibile a più consorterie ‘ndranghetiste operanti nel Reggino». La corruzione «era la conditio senza la quale sarebbe stata di certo preferita altra ditta» scrivono gli investigatori. […]

carlo chiriaco 1carlo chiriaco 2

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)