quarantena isolamento covid

LA PANDEMIA E' FINITA UN PAR DE PALLE: PASSEREMO L'ESTATE AI DOMICILIARI - CIRCA UN MILIONE DI ITALIANI SI TROVA IN ISOLAMENTO DOMICILIARE A CAUSA DEL COVID, MA ENTRO METÀ LUGLIO LA CIFRA POTREBBE RADDOPPIARE - SOMMANDO QUESTA CIFRA A QUELLI IN FERIE, SI RISCHIA DI MANDARE IN TILT I SERVIZI ESSENZIALI - GLI ESPERTI SI DIVIDONO SUL FATTO SE SIA SENSATO O MENO MANTENERE L'ISOLAMENTO DEI POSITIVI. O PERLOMENO DI QUELLI ASINTOMATICI…

Paolo Russo per “la Stampa”

isolamento coronavirus 1

 

Nessuno lo avrà mai ufficialmente proclamato, ma a metà luglio, quando l'ondata anomala estiva del Covid dovrebbe aver raggiunto il suo picco, una bella fetta d'Italia rischia di essere di nuovo in lockdown. Perché in isolamento domiciliare si potrebbero ritrovare due milioni di italiani se non di più.

 

Che sommati a quelli in ferie rischiano di mandare in tilt servizi essenziali, come quelli finalizzati alla nostra sicurezza, i trasporti, la protezione civile già sotto stress tra siccità e incendi, la stessa sanità, dove in media tra luglio e agosto metà del personale se ne va in vacanza, mettendo fuori uso un letto su tre. E a ieri già 6.035 erano occupati da pazienti positivi al virus.

 

tampone fai da te 7

L'ultimo bollettino ha fatto segnare il record di contagi dal 27 aprile scorso: 83.555 e 69 morti, con il tasso di positività dimezzatosi in 24 ore all'11,6%, ma solo per il boom di tamponi eseguiti, ben 717mila. E anche questo è indice di quanto il virus stia circolando, molto sottotraccia. Il numero che comincia a preoccupare di più è però quello degli italiani in isolamento domiciliare, che sono ben 767mila ma che sarebbero in realtà molti di più, almeno un milione secondo gli esperti del ministero della Salute.

 

tampone fai da te 6

 Ai numeri ufficiali occorre infatti aggiungere quelli di chi per non restare intrappolato sette o più giorni chiuso in casa il tampone se lo fa da sé, senza denunciare il proprio stato di positività. I positivi sommersi sarebbero almeno altrettanti di quelli ufficiali. Ma magari alcuni di loro momentaneamente fuori uso lo sono comunque, perché non sempre Omicron 5 è una passeggiata. Ecco così che si arriva alla stima minima di un milione. Che potrebbero raddoppiare in due settimane, considerando che negli ultimi sette giorni i contagi sono cresciuti del 52%, trainandosi dietro con uguale velocità gli isolamenti domiciliari causa Covid.

 

isolamento covid

Contemporaneamente salgono anche i ricoveri, in particolare quelli nei reparti ordinari, dove 15 giorni fa i letti occupati erano 4.210 a fronte dei seimila e passa di ieri. Ma il tasso di occupazione è ancora al 9,4%, distante dalla prima soglia d'allerta del 15. E comunque la crescita è nettamente più lenta di quella dei contagi, mentre la curva dei decessi per ora resta stabile.

 

tampone fai da te 5

Difronte a questo quadro gli esperti si dividono sul fatto se sia sensato o meno mantenere l'isolamento dei positivi. O perlomeno di quelli asintomatici. Nel partito nel no alla cancellazione dell'obbligo si sono iscritti esperti del peso di Franco Locatelli (presidente del Consiglio superiore di sanità), Walter Ricciardi (consigliere di Speranza) e Guido Forni (immunologo dell'Accademia dei Lincei).

 

isolamento covid

Il ragionamento a favore della quarantena si può sintetizzare così: «In primo luogo lasciando liberi i positivi di circolare mettiamo in pericolo i più fragili, che vuoi per l'età, vuoi per le loro malattie hanno un sistema immunitario che li espone alla minaccia della malattia grave, anche se vaccinati. In secondo luogo favorendo la maggiore circolazione del virus ne favoriamo anche le mutazioni, che non è detto siano sempre in meglio».

 

Terza ragione del no è che l'aumento dei contagi indotto dal liberi tutti dei positivi metterebbe ancora più a rischio la tenuta dei servizi essenziali che si vorrebbero tutelare.

 

Nel partito del sì all'abrogazione della quarantena figurano nomi di altrettanto spicco, quali il direttore della Prevenzione alla Salute, Gianni Rezza, l'infettivologo del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia. A supporto del sì c'è innanzitutto la consapevolezza che il divieto oggi è eluso da centinaia di migliaia di italiani, che non comunicano l'esito del tampone fai da te e che per non essere scoperti se ne vanno tranquillamente in giro al lavoro, al bar o per negozi senza nemmeno indossare la mascherina.

isolamento coronavirus 2

 

 Mentre abrogando l'obbligo di isolamento si potrebbe introdurre quello almeno al chiuso della Ffp2 , che dal contagio protegge in percentuali superiori al 90%. Riguardo il pericolo di favorire nuove varianti l'obiezione è invece quella che con la circolazione delle persone, favorita dal turismo, è inutile imporre regole che altrove hanno già abrogato da tempo. I numeri dei prossimi giorni diranno quale sarà il partito di maggioranza nel governo.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…