coronavirus milano

PAROLA D’ORDINE: RESISTERE - SERVIRANNO ALTRE DUE SETTIMANE DI RESTRIZIONI PER CONCEDERE POI MAGGIORE LIBERTÀ DI MOVIMENTO AI CITTADINI IN VISTA DEL NATALE - È LA STRATEGIA CONCORDATA TRA GOVERNO E REGIONI PER ARRIVARE AL 3 DICEMBRE CON UN'ITALIA QUASI INTERAMENTE ARANCIONE E GIALLA, CON LA CURVA EPIDEMIOLOGICA IN DISCESA - LOMBARDIA E PIEMONTE USCIRANNO DALLA ZONA ROSSA IN 7 GIORNI

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

coronavirus lombardia

Altre due settimane di restrizioni per concedere poi maggiore libertà di movimento ai cittadini. È la strategia concordata tra governo e Regioni per arrivare al 3 dicembre con un'Italia quasi interamente arancione e gialla, dunque dove sia ancora in discesa la curva epidemiologica. L'abbassamento dei contagi da Covid-19 e la tenuta del sistema sanitario sono la condizione indispensabile perché il nuovo Dpcm - che dovrà entrare in vigore proprio quel giorno - possa prevedere alcuni allentamenti. In particolare l'orario prolungato dei negozi, la riapertura dei centri commerciali il sabato e nei giorni festivi, l'apertura di bar e ristoranti la sera anche nelle zone arancioni, il coprifuoco a mezzanotte.

 

Due settimane dopo, tra il 17 e il 24 dicembre, sulla base del monitoraggio settimanale si deciderà se è possibile mantenere misure meno rigide o se invece sia necessario prevedere nuove chiusure in vista delle festività. «Fare previsioni di lungo termine non è possibile», ripetono a Palazzo Chigi confermando che «il sistema di divisione per fasce non sarà modificato».

 

coronavirus lombardia

Ma il percorso è comunque segnato e - a meno di impennate improvvise nel numero di nuovi positivi - sembra già possibile individuare le prossime tappe. L'ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza proroga di altre due settimane la zona rossa in Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d'Aosta. Ma a leggere i dati, Lombardia e Piemonte sono tecnicamente già in arancione.

 

Il sistema di classificazione prevede che debba esserci un periodo di consolidamento del dato positivo prima di cambiare fascia e questo accadrà il 27 novembre. Dunque la settimana successiva, quando il governo varerà le nuove regole, potranno godere delle misure allentate non escludendo di poter essere addirittura in fascia gialla. Una possibilità che sembra invece esclusa per la Calabria - in situazione critica - e per la Valle d'Aosta, ancora in piena zona rossa. In bilico rimangono la Puglia, che ieri ha rischiato di diventare rossa, e la Sicilia dove la situazione non è ancora ottimale.

 

CORONAVIRUS IN PIEMONTE - RIVOLI

Proprio il 3 dicembre si deciderà il destino della Campania e della Toscana che sono entrate in zona rossa il 13 novembre. Si stabilirà se Emilia-Romagna e Marche possono tornare in fascia gialla. E il giorno prima sarà valutata la Liguria che dall'11 novembre è in fascia arancione. Osservate speciali rimangono invece il Friuli-Venezia Giulia (arancione), il Molise (arancione) e il Veneto (gialla) che secondo i dati del monitoraggio «sono classificate con un rischio moderato ma con probabilità alta di progredire a rischio alto nel prossimo mese».

 

Destino segnato anche per l'Abruzzo che da domani entra nella fascia peggiore. Il Lazio è la regione che mostra il miglior risultato e proprio «per evitare rischi» è stata firmata un'ordinanza secondo la quale «nessuna attività commerciale al dettaglio e all'ingrosso può nei giorni feriali, festivi e prefestivi, proseguire la vendita al pubblico con accesso ai locali oltre le ore 21». Una nuova restrizione dopo la chiusura dei grandi magazzini e dei mercati nel fine settimana.

CORONAVIRUS IN PIEMONTE - TORINO

 

La capacità di abbassare il livello di pericolosità è fondamentale per poter beneficiare degli allentamenti che saranno previsti nel nuovo Dpcm. Pur con qualche deroga, appare infatti difficile che nelle zone rosse si possa consentire l'apertura di bar e ristoranti oppure che vengano eliminate le restrizioni agli spostamenti all'interno della regione.

 

Misure che saranno invece applicate nel resto d'Italia per consentire lo shopping natalizie e comunque maggiore libertà in vista delle festività natalizie. Il monitoraggio di ieri dimostra che le restrizioni applicate finora hanno consentito di migliorare la situazione e di invertire la curva epidemiologica.

 

Ecco perché il governo appare determinato ad evitare che accada quanto successo in estate con assembramenti, viaggi e feste che hanno fatto impennare il numero dei contagi. E dunque soltanto alla vigilia delle festività, dopo aver analizzato il monitoraggio del 18 dicembre e i bollettini quotidiani, si deciderà se consentire il passaggio tra regioni di fascia arancione, ma soprattutto se saranno possibili misure meno drastiche per i locali pubblici. Vietando in ogni caso le feste e gli assembramenti.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."