PEGGIO DI UNA LEGGENDA METROPOLITANA - OFFRE UN BIMBO DI 2 ANNI AI TURISTI IN CAMBIO DI SOLDI: A OSTIA UN 25ENNE ROM VIENE ARRESTATO DOPO ESSERE STATO INSEGUITO DALLA GUARDIA DI FINANZA - IL BAGNANTE ERA SUL LUNGOMARE AMERIGO VESPUCCI, QUANDO IL RAGAZZO SI AVVICINA E PROVA A VENDERE IL BAMBINO PER UNA PRESTAZIONE SESSUALE. NON È CHIARO SE SIA UN SUO PARENTE O SIA STATO RAPITO DA UN'ALTRA FAMIGLIA, E ORA…

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Moira Di Mario per ''Il Messaggero - Cronaca di Roma''

 

«C' è un uomo qui fuori che mi ha chiesto se m' interessava pagarlo per avere una prestazione sessuale con il bambino che teneva per mano. Andate a prenderlo». Così un turista ha denunciato alla Guardia di finanza l' episodio di cui, suo malgrado, è stato protagonista a Ostia.

 

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Il bagnante era sul lungomare Amerigo Vespucci, quando tra l' ex Amanusa e lo stabilimento delle Fiamme gialle, è stato fermato da un ragazzo con accanto un bimbo biondo di 2 anni. Il giovane, in italiano stentato, ha fatto quell' assurda proposta davanti al piccolo che lo guardava con gli occhi spalancati e con il visino cotto dal sole. Non sembrava avesse paura di colui che lo avrebbe voluto cedere al villeggiante. Le sue manine in quelle grandi dell' orco, un cittadino rom di 25 anni, che potrebbe essere il padre o il fratello, o che potrebbe averlo stato strappato alla sua mamma o al suo papà o addirittura averlo preso in prestito da una famiglia per farlo lavorare e intascare soldi.

 

LA DENUNCIA

Il turista, sconvolto, si è rivolto immediatamente ai berretti verdi dello stabilimento balneare che hanno avvertito i colleghi del pronto intervento. Intanto il ragazzo e il bambino si erano allontanati a piedi verso il centro di Ostia dove sono stati intercettati dalle pattuglie dei finanzieri e dalla Polizia di Stato del Commissariato Lido. Il giovane ha lasciato il piccolo da solo sul marciapiede ed è corso verso le auto in sosta. È salito sui cofani e sui tetti delle macchine per cercare di sfuggire alla cattura.

 

In pochi minuti ha seminato il panico tra i villeggianti che andavano in spiaggia. Sgattaiolava e zigzagava tra le macchine come un fulmine, urlando che il bimbo era Gesù e pronunciando frasi senza senso. Quando i militari lo hanno raggiunto ha dato in escandescenza e si è scagliato contro di loro.

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Intanto il piccolo è stato raggiunto e tranquillizzato da una agente di Polizia. Non riusciva a parlare, non piangeva, né rispondeva alle domande che la donna gli faceva con voce calma per tentare di rassicurarlo.

 

Completamente madido di sudore, sembrava impietrito.

L' agente ha capito che era quasi disidratato. Gli ha passato una bottiglietta d' acqua che il bimbo ha afferrato con le sue manine. Sotto choc è stato soccorso dai medici del 118, arrivati sul lungomare con un' ambulanza, che lo hanno poi trasferito all' ospedale Grassi dove i colleghi se ne sono presi cura. Il dubbio era che l' uomo potesse averlo drogato, ma dagli esami effettuati non è risultato nulla di anomalo.

 

I CONTROLLI

Al nosocomio di Ostia è finito anche il 25enne per essere sottoposto ai test tossicologici. La sua reazione e i discorsi sconnessi facevano ipotizzare che potesse essere sotto l' effetto di sostanze stupefacenti, ma le analisi hanno dato esito negativo. Il giovane è stato quindi accompagnato dai finanzieri all' aeroporto di Fiumicino per il fotosegnalamento e successivamente arrestato con l' ipotesi di sfruttamento minorile e resistenza a pubblico ufficiale. Riportato in ospedale, è stato sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio (Tso), sul quale tuttavia gli investigatori nutrono qualche dubbio.

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Pensano infatti che l' intenzione dell' uomo sia quella di passare per folle pur di sottrarsi alla giustizia. Le indagini proseguono per capire se il bimbo sia il figlio o il fratellino del ragazzo o se addirittura sia stato rapito dal giovane. Da chiarire anche la provenienza del 25enne che, dopo aver detto l' età e la cittadinanza, ha alzato un muro di silenzio impenetrabile. Il piccolo è stato affidato ai Servizi sociali del Comune.

 

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