covid morti

PERCHE' IN ITALIA I MORTI PER COVID SONO IN AUMENTO MENTRE IN EUROPA CALANO? – LA VIROLOGA GISMONDO: “POTREBBERO ESSERCI DECESSI DOVUTI ALLA VARIANTE DELTA, MA POTREBBE ANCHE ESSERCI UN'ERRATA CODIFICAZIONE DEI DECESSI COVID COME IN MOLTI STANNO ORMAI EVIDENZIANDO” - NON SARA' CHE IL CALCOLO DELLE VITTIME DEL COVID INCLUDA UN NUMERO ALTISSIMO DI PERSONE, POSITIVE MA MORTE PER ALTRE PATOLOGIE?

covid morti

Alessandra Ziniti,Michele Bocci per “la Repubblica”

 

Salgono ancora, 433 ieri. Come se cadessero due aerei al giorno. E poco cambia sapere che qualche decina sono morti dei giorni scorsi, visto che ormai da settimane il bollettino quotidiano delle vittime di Covid oscilla tra 350 e 450. Tremila questa settimana, 9.500 nell'ultimo mese. 

 

COVID OSPEDALI

Un'enormità in assoluto ma soprattutto in rapporto al numero di contagi che fa schizzare il tasso di letalità dell'Italia molto più in alto rispetto a tutti gli altri Paesi dell'Europa occidentale, con più o meno analoghe percentuali di vaccinazioni. Più della Francia, della Germania, della Spagna, persino più del Regno Unito che mantiene (ancora per poco) il record assoluto di vittime in Europa dall'inizio della pandemia ma a fronte di un numero di contagi ben più alto di quelli dell'Italia e soprattutto a fronte di restrizioni inesistenti. 

 

ospedali covid 2

Qualcosa non quadra. Lo pensano molti medici, scienziati, virologi, epidemiologi sempre più convinti che il calcolo italiano delle vittime del Covid includa (soprattutto in questa quarta ondata) un numero altissimo di persone, anziane, positive ma morte per altre patologie, magari non curate per la saturazione del sistema ospedaliero. 

 

Se così fosse il quadro generale dell'evoluzione della pandemia risulterebbe falsato. Una questione non da poco, un assist ai No Vax per mettere in discussione l'efficacia dei vaccini. Come è possibile che in un Paese dove il 90% della popolazione è vaccinata e con la meno aggressiva variante Omicron ormai prevalente da più di un mese ci siano ancora così tante vittime? 

 

ospedali covid 4

«Bisogna indagare in maniera approfondita sulla casistica per capire perché in Italia, nonostante il calo di contagi e di ricoveri, il dato dei morti è così alto - dice Maria Rita Gismondo, virologa del Sacco di Milano - Potrebbero esserci ancora decessi dovuti alla variante Delta ma potrebbe esserci anche un'errata codificazione dei decessi Covid come in molti stanno ormai evidenziando». 

 

ospedali covid 3

Ne è certo il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia: «Pur considerando una coda della Delta e che la nostra popolazione è anziana, comunque i numeri sono eccessivi e probabilmente chi di dovere dovrà fare analisi approfondita del numero dei morti analizzando ogni dettaglio. C'è chi è deputato a farlo e sono certo che lo farà». 

 

Non ha dubbi neanche l'infettivologo Matteo Bassetti: «Nonostante la variante Omicron e i vaccini ci stiano portando fuori dalla pandemia, il numero di morti classificati come Covid in Italia, è troppo alto anche rispetto agli altri Paesi europei». I numeri parlano chiaro, quelli assoluti e quelli dell'ultimo mese. Partiamo da questi ultimi: nel gruppo dei Paesi dell'Europa occidentale, l'Italia è quello con il più alto numero di vittime, ben 9.260 a fronte di poco più di 4 milioni di contagi. 

ospedali covid 9

 

La Francia, che nello stesso periodo ha registrato più del doppio di positivi (quasi 9 milioni), piange meno morti, 6.845. Spagna e Germania, con circa 3,2 milioni di contagi, hanno la metà dei morti italiani (4.203 e 4.872) e persino il Regno Unito (con 3,6 milioni di casi) ha meno vittime, 8.273. Ma l'Inghilterra è il Paese che ha adottato meno restrizioni. 

 

ospedali covid 10

Se invece guardiamo i numeri assoluti, il Regno Unito fa segnare il più alto numero di vittime 158.266 contro le 147.734 dell'Italia ma a fronte di un numero di contagi maggiore, quasi 18 milioni in Uk contro gli 11,3 milioni in Italia. Anche l'identikit delle vittime di Covid in Italia induce a pensare che ci possano essere molte altre concause a parte il virus: età media 80 anni, con quasi 4 patologie a testa, dalle cardiopatie alle insufficienze respiratorie, dall'ipertensione alle malattie oncologiche. 

 

Ed ecco allora che anche i dati Istat possono offrire una lettura diversa, circa 165 mila decessi in più rispetto alla media del periodo 2015-2019. Nel 2020 sono morte 100 mila persone in più del previsto (il 15,5%), nel 2021 quasi 65 mila (circa il 10%). 

 

ospedali covid 7

«Analizzare la mortalità totale ci permette di identificare i morti in eccesso, attribuibili direttamente al Covid ma anche che non dipendono dal virus o lo sono solo indirettamente - dice Marina Davoli, direttrice del Dipartimento di epidemiologia del Lazio che per il ministero della Salute gestisce il sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera in circa 50 città - Nei dati potrebbero quindi entrare anche persone colpite da altre patologie ma non curate o curate in ritardo, a causa della pandemia».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”