willy monteiro fratelli bianchi colleferro

PERCHÉ LA POLIZIA NON VA A PRENDERE CHI SI COMPLIMENTA CON GLI ASSASSINI DI WILLY? - UMBERTO RAPETTO: “NON MI SI VENGANO A RACCONTARE LE DIFFICOLTÀ OPERATIVE, I PROBLEMI DI EXTRATERRITORIALITÀ E TRANSNAZIONALITÀ, GLI ESCAMOTAGE DEGLI UTENTI PER RENDERSI IRRICONOSCIBILI. GLI INFAMI CHE HANNO MANIFESTATO GIOIA PER UN COSÌ DRAMMATICO EVENTO, QUELLI CHE SI SONO COMPLIMENTATI CON GLI ASSASSINI, CHE HANNO ESPRESSO SODDISFAZIONE DEVONO ESSERE IDENTIFICATI, PRESI, PROCESSATI, CONDANNATI. SENZA PIETÀ”

 

Umberto Rapetto per www.infosec.news

POST RAZZISTI SULLA MORTE DI WILLY MONTEIRO

 

Non si accontentano che sia morto. Lo continuano a prendere a pugni e a calci. E lo fanno da ogni dove e a qualunque ora. Sono le bestie che si aggirano in Rete, che escono dalle loro fogne e si affacciano sui social con veemenza per testimoniare l’inciviltà che le contraddistingue, per ostentare la povertà di sentimenti, per mostrare una forza che non hanno nella vita reale, per sputare la rabbia e l’odio di cui sono gonfie.

UMBERTO RAPETTO

 

E’ il branco dei miserabili, dei pavidi sciacalli con le unghie sporche conficcate nella tastiere, degli scarti dell’umanità che crede di potersi nascondere dietro ad un nome fasullo o uno pseudonimo, delle belve che contano di farla franca “perché intanto figurati se viene qualcuno a prendermi…”

 

Lo scempio dei post su Facebook (e sulle altre piattaforme che in queste circostanze di sociale non hanno proprio nulla) qualifica il degrado e annebbia qualsivoglia prospettiva di un anche millimetrico miglioramento futuro.

 

Qualcuno indaghi senza perdere tempo

WILLY E I FRATELLI BIANCHI

Ammesso che la morte di un ragazzo possa mai servire a qualcosa, il brutale assassinio di Willy voglio sperare resusciti il senso civico della gente comune e sproni le Forze dell’Ordine a ripristinare quella legalità che in Rete sembra destinata ad essere un miraggio.

 

gabriele bianchi

Non mi si vengano a raccontare le difficoltà operative, i problemi di extraterritorialità e transnazionalità, gli escamotage degli utenti per rendersi irriconoscibili, le poche risorse a disposizione e le troppe indagini in corso, le lunghe attese per ottenere risposta dai colossi del web per eseguire le investigazioni.

 

Gli infami che hanno manifestato gioia per un così drammatico evento, quelli che si sono complimentati con gli assassini, quegli altri che hanno espresso soddisfazione e i restanti che hanno messo mi piace o hanno ricondiviso messaggi indegni per la razza umana, devono essere identificati, presi, processati, condannati. Senza pietà. Senza quella pietà che loro stessi hanno negato in questa e in chissà quante altre circostanze in cui hanno preferito conficcare un chiodo o piantare una lama piuttosto che deporre un fiore.

 

gabriele bianchi

L’anonimato non esiste e chiunque si muove online distribuisce informazioni che ne permettono la rapida individuazione e la successiva conferma. Sui social rimane traccia anche di quanto viene cancellato dopo una “imprudente” pubblicazione. Ogni post ha un suo ID cui sono agganciati data ed ora, account dell’autore, eventuale dislocazione geografica, sistema operativo adoperato, app o browser utilizzati e così a seguire.

 

La gente deve collaborare

Le forze di polizia senza dubbio non possono mettersi a rastrellare il web, ma questo Paese – in cui le “energie buone” ancora sopravvivono – è pronto a dimostrare la propria vicinanza alle Istituzioni e, soprattutto, non credo disdegni di segnalare le ributtanti manifestazioni di odio che si stano palesando online. La predisposizione di una scheda (approntata, questa, dalla Polizia Postale e delle Telecomunicazioni) può incanalare gli spunti operativi: indicazione del link e di ogni altro elemento ritenuto utile dagli investigatori può risolvere in un baleno la ricerca necessaria per attivare le indagini e dare avvio alla caccia degli spavaldi disseminatori di astio che fanno apologia di reato e istigano alla reiterazione di condotte assassine.

 

willy 5

Potrebbe bastare persino un canale di comunicazione attraverso WhatsApp, i cui messaggi arriverebbero in un attimo alla scrivania giusta.

 

In ogni caso chi vede apparire sulle proprie pagine commenti e post che farebbero inorridire anche un serial killer non esiti a copiare quel che appare nella barra di navigazione in alto sullo schermo. Lo incolli in un messaggio istantaneo (WhatsApp, Telegram., Signal, Messenger…) o di posta elettronica e lo spedisca a chi deve intervenire.

 

Ci si chieda come mai la persona che osanna i carnefici sia finita tra gli “amici” di Facebook e si provveda a cancellarla dal novero delle conoscenze fatte su quello o su altro social. Certi mostri devono essere isolati e per chi vive di like o di follower peserà anche questa perdita di notorietà: il venir meno del pubblico è il primo elementare castigo per soggetti che non hanno alcun valore e che credono solo nell’esibizione e in un ipotetico seguito.

willy 2

 

Il ruolo della polizia urlata e le conseguenze del non intervenire

La violenza verbale è figlia di certi cattivi esempi. A dare il “la” a determinate inammissibili manifestazioni sono stati certi politicanti (“politici” ha ben altro significato) che cavalcano l’insoddisfazione popolare amplificando l’insofferenza e incitando all’intolleranza. I toni da arena in cui ci si scanna sono divenuti obbligatori e non servirsene  sembra costituire mancanza di coraggio: ecco la deformazione che i moderni Masaniello hanno determinato nello stesso pubblico che – dopo averne osannato l’ardire – sarà pronto a passarli per le armi.

 

Se a questi signori è lecito chiedere di ripristinare la civiltà del linguaggio e delle espressioni e di moderare gli atteggiamenti, alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura è altrettanto legittimo domandare di agire il prima possibile.

 

gabriele e marco bianchi

Quel che purtroppo leggiamo sui social è destinato a ristagnare avvelenando un contesto già fin troppo tossico. Il fatto che nessuno paghi per le responsabilità che si assume una volta alla tastiera è il concime che fa prosperare l’inciviltà.

 

Si identifichino questi improbabili ninja dei social e li si punisca in maniera esemplare così che tutti capiscano. Perché la legge è uguale per tutti. E lo deve essere anche nella versione digitale della nostra esistenza.

i fratelli bianchigabriele bianchi in umbriai fratelli bianchi a miamigabriele bianchi a positanofrancesco belleggia

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”