becciu flavio carboni

PERCHÉ L’EX CARDINALE BECCIU INVIAVA SOLDI A UNA 39ENNE CAGLIARITANA, TAL CECILIA MAROGNA? A ROMA I DUE SONO STATI AVVISTATI INSIEME E LA DONNA SAREBBE ENTRATA IN VATICANO PRESENTATA COME “NIPOTE” DELL’EX PRELATO - DI LEI SI SA CHE VIVE A MILANO, DOVE IL COMPAGNO F.B.S., PURE LUI SARDO, SVOLGE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE - LA DONNA SAREBBE STATA INGAGGIATA E RETRIBUITA PER CURARE ALCUNI RAPPORTI INTERNAZIONALI - I CONTATTI CON ESPONENTI DELLA MASSONERIA E COL FACCENDIERE CARBONI

Giacomo Amadori per “la Verità”

 

ANGELO BECCIU E PAPA BERGOGLIO

Nelle indagini sulla gestione delle finanze vaticane da parte del cardinale Giovanni Angelo Becciu, già prefetto della Congregazione delle cause dei santi, c' è una nuova pista che porta sempre in Sardegna. Infatti a destare l' attenzione degli investigatori della Santa sede guidati dai promotori di giustizia Gian Piero Milano e Alessandro Diddi, non sono solo i cospicui aiuti ai tre fratelli imprenditori del porporato (originario di Pattada, provincia di Sassari), ma anche alcuni bonifici inviati dai conti riconducibili a Becciu e al suo vecchio ufficio a Cecilia Marogna, trentanovenne cagliaritana.

 

A Roma i due sono stati avvistati insieme e la donna, bruna e minuta, a quanto risulta alla Verità sarebbe entrata in Vaticano presentata come «nipote» del cardinale. Di lei sotto il Cupolone sanno che vive a Milano, dove il compagno F.B.S., pure lui originario della provincia di Sassari, svolge attività imprenditoriale. La signora, secondo alcune fonti, sarebbe stata ingaggiata e retribuita per curare alcuni rapporti internazionali. Ora gli inquirenti vogliono capire se si tratti di consulenze regolari.

MONSIGNOR ANGELO BECCIU

 

Ieri abbiamo provato a contattare Becciu e la Marogna. Il primo ci ha risposto: «Mi hanno detto di stare zitto. Posso solo dirle che la signora non è una mia familiare». Il cellulare della donna, invece, ha suonato a vuoto tutto il giorno. Su Internet si trovano pochissime informazioni su di lei. Tra queste risalta il suo ruolo nel Movimento Roosevelt presieduto da Gioele Magaldi. Quest' ultimo, romano, classe 1971, è una specie di grembiulino di sinistra: Gran maestro del Grande oriente democratico (nato in contrasto con il più noto Grande oriente d' Italia), nel 2015, insieme con Laura Maragnani, ha pubblicato il libro «Massoni, società a responsabilità illimitata. La scoperta delle ur-lodges».

 

Sempre cinque anni fa, Magaldi si è buttato anche in politica. Su Facebook leggiamo: «Il Movimento Roosevelt è stato ufficialmente costituito a Perugia dai soci fondatori, il 21 marzo 2015, con contestuale elezione di un Presidente, di un Segretario generale e di altri organi collegiali.

Giovanni Angelo Becciu

 

Il Movimento Roosevelt ha natura politica metapartitica, con l' intenzione di aggregare i progressisti, i democratici e i libertari di sensibilità socialista (in senso democratico-liberale) di tutte le latitudini politiche, civili e culturali». Dal sito del movimento apprendiamo anche che la Marogna, nel 2016, è stata «nominata membra della segreteria particolare per le relazioni con gruppi, associazioni e soggetti rilevanti della società civile».

 

La donna ha avuto contatti anche con un altro personaggio in odore di massoneria, Flavio Carboni, condannato in primo grado a 6 anni e 6 mesi per le attività illecite di una presunta associazione segreta, la P3. Lo stesso Carboni è già stato condannato per il crac del Banco ambrosiano ed è sotto processo per reati fiscali e riciclaggio presso il Tribunale di Arezzo.

 

Gioele Magaldi, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico

Nelle carte di quest' ultimo procedimento sono state depositate le intercettazioni effettuate sui cellulari del faccendiere sardo. Dai brogliacci risultano decine di chiamate della Marogna: tutte con squilli a vuoto o risposte della segreteria. Agli atti anche messaggi di testo. Il 12 dicembre 2015 la Marogna scrive: «Ciao, come stai? Volevo sapere se sei a Cagliari e magari disponibile domani sera».

 

Otto giorni dopo: «Ciao, come stai? Ogni tanto cerco di contattarti chiamami appena puoi.

Cecilia». Il 15 febbraio 2016 manda un altro sms: «Ciao Carissimo, come stai? Mi farebbe piacere vederti. Chiamami!».

 

angelo becciu papa francesco 1

Il 22 marzo 2016 forse il desiderio si sta per avverare: «Non vedo l' ora di vederti!». Seguono nei giorni successivi molte altre chiamate a vuoto. Il nome di Carboni, classe 1932, in passato è stato associato ad alcuni dei più torbidi intrighi della Santa Sede. Per esempio è stato processato e assolto per la morte del banchiere Roberto Calvi, e la sua figura è stata collegata anche al sequestro di Emanuela Orlandi. Eppure, ancora nel 2015, sembra che conservasse preziose entrature in Vaticano, come rivelato dalla Verità nei mesi scorsi.

 

flavio carboni

Cinque anni fa il presunto pitreista era interessato alla presentazione di un progetto legato alla produzione del grafene, un materiale resistentissimo, e per finanziarlo aveva deciso di chiedere aiuto Oltretevere e a un misterioso politico sardo con buoni agganci a Bruxelles. In uno dei faldoni depositati ad Arezzo, nel capitolo intitolato «canali preferenziali», si legge: «Il Carboni cercava di rassicurare i vari interlocutori coinvolti nella realizzazione del progetto, affermando, in molteplici circostanze, di aver ottenuto i più ampi consensi da parte di chi "di dovere", ricorrendo più o meno esplicitamente a riferimenti quali "Piazza sacra" (riferimento al Vaticano, ndr) o "Bruxelles" per far intendere che il progetto, ancora non del tutto definitivo, era già stato posto all' attenzione "ufficiosa" di influenti personaggi riconducibili al Vaticano e/o alla Comunità europea che avevano concesso il loro benestare».

 

angelo becciu

In un' intercettazione Carboni si vanta di avere le porte aperte, «soprattutto quelle della Piazza sacra e che sta prendendo appuntamento ovunque a livelli altissimi». Il 14 dicembre 2015 l' ottantottenne originario di Torralba (a 45 chilometri da Pattada) si reca in Vaticano e il giorno successivo riferisce a un interlocutore che «vogliono vedere il progetto perché lo vogliono "benedire" e una volta benedetto poi andrà in "paradiso"».

 

Il giorno dopo il faccendiere spiega al telefono «che hanno chiamato da Roma chiedendo il numero di protocollo della domanda di presentazione del progetto da comunicare all' Accademia Pontificia delle Scienze» e che «ora la cosa urgente è terminare il progetto in quanto devono mandarlo di corsa "su a persone che sappiamo noi"». Ma le conversazioni più importanti sono quelle del 23 dicembre, quando Carboni svela «che il professore (Viktor Petrik, esperto di grafene, ndr) deve fare una visita in Vaticano [] che "deve farsi benedire nella Piazza sacra" e che lo accompagnerà lui in quanto ha un appuntamento alle 16.30».

 

flavio carboni

Per gli investigatori il cellulare di Carboni «dalle ore 17.00 circa alle ore 18.30 del 23 dicembre 2015» aggancia «le celle di rilevamento posizionate all' interno della Città del Vaticano». Il 20 febbraio 2016 Carboni sostiene che «il professore può essere ricevuto proprio dal "Vertice" [] compatibilmente con gli impegni di "Sua Santità"» e che «gli hanno dato Ia massima disponibilità, da parte addirittura del Segretario di Stato (pontificio)».

 

Sebbene sia difficile credere a questa dichiarazioni, qualcuno in Vaticano deve aver ricevuto Carboni. Marcelo Sánchez Sorondo, vescovo argentino molto legato al Papa e cancelliere della Pontificia accademia delle scienze, ci disse, dopo aver consultato email, agenda e registro: «Non c' è nessuna richiesta di Carboni, non c' è traccia di quel signore. Se è entrato in Vaticano, non è venuto da me». Le nostre fonti, allora, ci indirizzarono verso Becciu, all' epoca sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato, e il cardinale escluse ogni rapporto: «Ho sentito parlare di Carboni dai giornali, ma non l' ho mai visto in vita mia. Mai. Neppure per sbaglio, né in Sardegna, né da altre parti». Al contrario della sua consulente e presunta «nipote» Cecilia Marogna.

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO