crepet saraceno

PERCHÉ C’È FOLLA NELLE STRADE, NONOSTANTE IL COVID? - PAOLO CREPET: “I MORTI NON SONO SERVITI A NULLA, ASSISTIAMO A UN CINISMO DI CUI C'È DA VERGOGNARSI: LA LIBERTÀ È ESPRESSIONE DI RESPONSABILITÀ E DI RISPETTO” - LA SOCIOLOGA CHIARA SARACENO: “SE, NONOSTANTE CONTAGI E MORTI, IL GOVERNO, SOTTO LA SPINTA DELLA MAGGIORANZA E DEI PRESIDENTI DI REGIONE, DICHIARA ‘GIALLE’ BUONA PARTE DELLE REGIONI E DÀ UN INCENTIVO AL CONSUMO CON IL CASHBACK, QUALE È IL MESSAGGIO AI CITTADINI? USCITE E CONSUMATE”

1 - I MORTI NON SONO SERVITI ASSISTIAMO A UN CINISMO DI CUI C'È DA VERGOGNARSI

Paolo Crepet* per “la Stampa”

*psichiatra

 

paolo crepet

Le persone mediocri osservano, quelle intelligenti invece prevedono. Cerchiamo di uscire dalla mediocrità di chi affolla le vie dello shopping, altrimenti sarà un disastro. Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma provo una profonda disillusione di fronte a chi si accalca nello struscio e nella movida delle città perché avrei sperato che 65 mila morti per Covid ci insegnassero qualcosa.

 

E invece assistiamo a manifestazioni di cinismo di cui dovremmo vergognarci, a partire dal cinismo di chi non ha organizzato adeguati servizi del sistema sanitario. La cancelliera Merkel con meno morti di noi ha parlato alla nazione con voce tremante, mentre i nostri politici non sanno neppure chiedere scusa per gli errori commessi. Per non parlare, poi, del cattivo esercizio della libertà dei cittadini.

ASSEMBRAMENTI

 

La gente esce di casa e partecipa ad assembramenti folli per un malinteso esercizio della libertà. Senza capire che la libertà è espressione di responsabilità e di rispetto come succede nell'amore. Assistiamo invece al cinismo di chi non si preoccupa di divenire veicolo di contagio per i più fragili come gli anziani. Un atteggiamento che nasce anche dal fatto che si ritengono il lavoro e l'economia più importanti di tutto il resto. Ma io mi domando: come fa un operaio o un manager o un commerciante malato a lavorare?

ASSEMBRAMENTI SHOPPING

 

 Dovrebbe essere chiaro che l'aspetto più importante è la salute. Sui media assistiamo all'onnipresenza di virologi ed epidemiologici a scapito di chi si cura della dimensione psicologica delle persone. Quest' ultima necessità di maggiore attenzione, perché se continuiamo a non capire l'ovvio degli assembramenti ci ritroveremo a stupirci, domani, per il rifiuto di tanti a vaccinarsi contro il coronavirus per il semplice gusto di fare marameo allo Stato.

testo raccolto da Grazia Longo   

 

2 - "USCITE E CONSUMATE" COSÌ È SUONATO PER TUTTI L'INVITO ALLA RICREAZIONE

Chiara Saraceno* per “la Stampa”

*sociologa.

 

CHIARA SARACENO

Le folle che hanno riempito i centri delle città, i ristoranti, bar, negozi questa domenica in una sorta di gioioso «liberi tutti» producono legittimo sconcerto e preoccupazione in chi legge i numeri della pandemia con la sua inarrestabile catena di morti. Eppure, non era difficile aspettarselo e non può essere imputato solo e neppure principalmente alla sventatezza di chi pensa che non toccherà a lui/lei.

 

assembramenti sugli autobus a roma

Se, nonostante l'incidenza dei contagi e dei morti non accenni a diminuire, il governo, sotto la spinta della maggioranza del parlamento e dei presidenti di Regione, dichiara «gialle» buona parte delle regioni e dà un incentivo al consumo con il cashback, quale è il messaggio dato ai cittadini? Uscite e consumate. Tanto più se il messaggio arriva dopo una lunga astinenza e sotto Natale. Anzi, è persino possibile che accompagnare l'invito al consumo con l'evocazione di una terza, peggiore, ondata come conseguenza del «liberi tutti» di oggi, rischi di incoraggiare a prendersi tutte le libertà, perché non si sa che cosa succederà domani.

roma assembramenti

 

L'obiettivo non è l'assembramento, che è piuttosto lo scotto da pagare, come le lunghe code per entrare in un ristorante che in tempi normali avrebbero scoraggiato i più. L'obiettivo è prendersi un pezzetto di libertà. Se tutti, o molti, desiderano fare le stesse cose negli stessi posti e ore, pazienza. Infantile? Irresponsabile? Forse.

 

roma assembramenti

Ma una parte di responsabilità sta nei messaggi schizofrenici della politica e in primis dei governi nazionale e locali (scuole chiuse e consumi aperti inclusi). Ed anche di una comunicazione che, più che sollecitare l'assunzione di responsabilità da parte di ciascuno, usa il linguaggio più che paternalistico da sovrano assoluto: «Permettiamo, consentiamo, vietiamo». Forse anche per questo, quando suona la campanella della ricreazione tutti si spintonano per uscire dall'aula.

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTRA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...