stupro piacenza

A PIACENZA UNA 55ENNE UCRAINA CHE CAMMINAVA PER STRADA È STATA BUTTATA A TERRA E STUPRATA DA UN RICHIEDENTE ASILO DELLA GUINEA DI 27 ANNI, ARRESTATO POCO DOPO – LA VIOLENZA SESSUALE E' STATA RIPRESA DAL CELLULARE DI UN UOMO AFFACCIATO ALLA FINESTRA (CHE SI E' BEN GUARDATO DALL'INTERVENIRE E AIUTARE LA POVERINA) - IL VIDEO, DIFFUSO ONLINE, E' STATO RILANCIATO SUI SOCIAL DA SALVINI E DA MELONI CHE HANNO RIPROPOSTO LE QUESTIONI SICUREZZA E IMMIGRAZIONE - MA LA QUESTIONE CENTRALE E': COME CAZZO SI FA A RIPRENDERE UNO STUPRO, RESTARE A GUARDARE E NON MUOVERE UN DITO? - VIDEO

 
 
 

1 –  VIOLENTA UNA DONNA IN STRADA, ARRESTATO A PIACENZA

stupro in strada a piacenza 2

(ANSA) - Un uomo di 27 anni è stato arrestato all'alba di oggi dalla polizia a Piacenza. Le volanti della questura lo hanno bloccato mentre stava violentando una donna in mezzo alla strada. La vittima è una 55enne ucraina che intorno alle 6 stava passeggiando da sola nel pieno centro storico della città emiliana quando è stata aggredita e gettata a terra sul marciapiedi dal giovane che ha iniziato a violentarla.

 

Una vicenda che inevitabilmente è entrata nel dibattito sulla sicurezza in Italia, una dei temi principali della campagna elettorale. Era poco dopo l'alba, quando un residente ha udito le grida di aiuto della donna e ha chiamato la polizia. Il 27enne, originario della Guinea e con lo status di richiedente asilo, è stato arrestato per violenza sessuale e ora si trova in carcere. L'ucraina, invece, è stata ricoverata all'ospedale di Piacenza in stato di choc.

 

stupro in strada a piacenza 3

La neoeletta sindaca Katia Tarasconi ha espresso solidarietà alla vittima e ha invitato le forze politiche impegnate nella campagna elettorale a non strumentalizzare la vicenda. "Spero - ha detto - che non si scada nella strumentalizzazione riguardo la nazionalità del delinquente, come se fosse colpa di chi si impegna per l'accoglienza e l'integrazione se un richiedente asilo commette un crimine. La colpa è del richiedente asilo in questione".

 

stupro in strada a piacenza 4

Il leader della Lega Matteo Salvini ha annunciato che sarà presto a Piacenza, "per confermare l'impegno della Lega per restituire sicurezza al nostro Paese: 10.000 poliziotti e carabinieri in più nel 2023, più telecamere accese e blocco degli sbarchi clandestini. Richiedente asilo e stupratore. Basta! Difendere i confini e gli italiani per me sarà un dovere, non un diritto".

 

stupro in strada a piacenza 6

Immediata la replica del Pd. "E' davvero raccapricciante il tentativo di Fdi e Lega - dice la senatrice dem Valeria Valente - di strumentalizzare anche la violenza sulle donne a fini elettorali. A Piacenza è accaduto un fatto gravissimo, un richiedente asilo originario della Guinea ha tentato di stuprare una ragazza ucraina, è stato fermato dai passanti e poi dalle forze dell'ordine. Tuttavia la destra sa bene che la violenza contro le donne non c'entra con l'inesistente invasione dei migranti, cavallo di battaglia di un Matteo Salvini a corto di idee".

 

2 - LA CAMPAGNA ELETTORALE SUL CORPO DI UNA DONNA STUPRATA

Estratto dall'articolo di Assya Neumann Dayan per “La Stampa”

 

tweet di matteo salvini sullo stupro di piacenza

[...] Matteo Salvini ieri ha pubblicato sul suo profilo Instagram un fermoimmagine sfuocato dello stupro, ripreso da un articolo di giornale. Ha scritto: «"Richiedente asilo" e stupratore. Basta! Difendere i confini e gli italiani per me sarà un dovere, non un diritto. Sarò presto a Piacenza, per confermare l'impegno della Lega per restituire sicurezza al nostro Paese: 10 mila poliziotti e carabinieri in più nel 2023, più telecamere accese e blocco degli sbarchi clandestini. Volere è potere».

 

Si può fare campagna elettorale sul corpo di una donna violentata? Evidentemente sì, evidentemente è considerato lecito che una donna del tutto inconsapevole diventi un mezzo di propaganda di second'ordine.

 

Un quotidiano ieri decide di pubblicare il video dello stupro sul suo sito con una sfuocatura a coprire la violenza. Si intuisce, non si vede, ma possiamo anche non essere ipocriti e dire che poco importa. Ci mette un cartello in testa: «ATTENZIONE: Il video contiene immagini forti sconsigliate a un pubblico sensibile».

 

tweet di giorgia meloni sullo stupro di piacenza

Posso tranquillamente affermare senza ombra di smentita che si sbagliano, anche i poco sensibili non dovrebbero vedere quel video, nessuno dovrebbe vederlo. Il cartello con l'avvertimento messo prima di una violenza sessuale, e dopo la pubblicità di una marca di cibo per cani è tutto quello che so su questa tragedia.

 

Giorgia Meloni in serata decide di rilanciarlo su Twitter: «Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna ucraina compiuto di giorno a Piacenza da un richiedente asilo. Un abbraccio a questa donna. Farò tutto ciò che mi sarà possibile per ridare sicurezza alle nostre città». È vero che non si può e non si deve tacere, così come è vero che non si può e non si deve pubblicare il video di uno stupro per raccattare due voti e qualche consenso.

 

stupro in strada a piacenza 8

I commenti si dividono in diversi filoni: chiamate la Boldrini, rispediamoli tutti a casa loro, castrazione chimica. Nessuno mai nomina o pensa alla vittima. È lì, ma non esiste. A nessuno importa, non importa ai giornali, non importa ai politici che hanno commentato, non importa ai politici che non hanno commentato, non importa nemmeno alle persone che scrivono ai politici: è solo una figurina da usare a proprio piacimento.

 

Ma io ci penso, penso a questa donna con il video in cui subisce una violenza sessuale sulla homepage dei giornali, penso alla sua famiglia, a chi lavora con lei, ai suoi amici, forse ha dei figli. […]

tweet sullo stupro di piacenzastupro in strada a piacenza 4stupro in strada a piacenza 7

Ultimi Dagoreport

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA