I PIACERI DEL SADOMASO BIO (C'E' SESSO DOPO INTERNET) - EMILY WITT, AUTRICE DI “FUTURE SEX”: “HO PROVATO ESPERIENZE D'OGNI TIPO MA OGGI LA TROPPA OFFERTA DI SESSO CI SFINISCE. IERI ERA PIÙ SEMPLICE, OGGI PENSIAMO CHE ESISTA SEMPRE UN'OPZIONE MIGLIORE. LE FANTASIE SESSUALI? SONO COMMISURATE AL GRADO DI TABU'"

Condividi questo articolo


Livia Manera per “la Lettura - il Corriere della Sera”

 

Emily Witt Emily Witt

All’inizio di Future Sex, indagine coraggiosa e spesso spiazzante sul sesso nell' era di internet uscita negli Stati Uniti da Farrar, Straus and Giroux, l'autrice Emily Witt è una giovane donna di trent'anni senza una relazione fissa e scontenta dei suoi rapporti occasionali.

 

Laureata in Semiotica alla Brown University, con una seconda laurea in Letteratura inglese a Cambridge e un master in Giornalismo investigativo alla Columbia, Witt decide di lanciarsi in un'inchiesta sul supermarket sessuale della rete, richiamando involontariamente alla memoria la battuta della sceneggiatrice Nora Ephron secondo cui un giornalista è il tipo di persona che «fa tappezzeria all'orgia».

 

Da questa inchiesta nasce cinque anni più tardi Future Sex, che minimum fax pubblicherà prima dell'estate in Italia: un libro che cerca di illuminare da un punto di vista femminile alcuni aspetti chiave del supermercato sessuale odierno, scritto da una giornalista intelligente, graziosa e forse un po' timida, che non si tira indietro se c' è da frequentare orge vere, set di video porno o sedute di «meditazione orgasmica». Ma che non rinuncia nemmeno a usare queste esperienze per una riflessione intellettuale, facendo propria la lezione della scrittrice Joan Didion.

Emily Witt - Future Sex Emily Witt - Future Sex

 

«Con i suoi algoritmi - scrive in un passaggio di Future Sex che illumina il cambiamento culturale in corso - internet assicura a ogni persona che esistono altre persone come lei: che nessuno è più costretto a rimanere solo con i propri aberranti desideri e che nessun desiderio è aberrante».

 

Cominciamo dal principio: la rivoluzione di internet ha investito anche la sfera del sesso. Dal suo osservatorio, con quali risultati?

«Negli Stati Uniti ci sono stati tre cambiamenti fondamentali negli ultimi anni. La gente si sposa molto più tardi o non si sposa affatto, e di conseguenza ha un maggior numero di relazioni sessuali o relazioni di più breve durata; il cambiamento tecnologico ha portato nuovi modi di incontrarsi, di trovare comunità e di dare sfogo alle proprie fantasie; la società è diventata più aperta nei confronti della diversità e degli orientamenti sessuali. La combinazione di questi tre fattori ha contribuito a creare un paesaggio nuovo, in cui la vecchia storia secondo la quale dopo i trent' anni il percorso naturale di una persona è trovare un rapporto monogamico e duraturo non regge più».

 

attrazione al primo incontro attrazione al primo incontro

Parla per esperienza diretta?

«Sì, ed è quello che mi ha motivato a scrivere Future Sex . Mi sono accorta che con l'andare del tempo invece di trovare qualcuno con cui stabilire un rapporto duraturo, avevo relazioni sempre più brevi e passavo lunghi periodi in cui non ero innamorata di nessuno. E questa fase, che in teoria doveva avere un termine, non finiva mai. Era come essere fuori sincrono con la storia di maturità e monogamia che raccontavo a me stessa».

 

In questo contesto, come vede i siti di incontri online tipo OkCupid? Come dei facilitatori oppure no?

«Dipende. Una volta entravi in una stanza e capivi abbastanza rapidamente chi poteva interessarti. Poi ci parlavi e ti rendevi conto se avevi voglia o no di approfondire. Con l'internet dating invece vai su un sito, scegli qualcuno, ti dai appuntamento con una persona di cui sai pochissimo, giusto quali libri dice di aver letto, quali sport dice di preferire, cose del genere, ma di fatto le probabilità che questa persona possa davvero piacerti sono molto limitate. In compenso, è come sfogliare un catalogo ed esporsi a essere rifiutati o a dover rifiutare. Né l' una né l' altra cosa sono piacevoli».

alchimia ingrediente misterioso alchimia ingrediente misterioso

 

Lei però scrive di essersi fatta degli amici grazie ai siti di incontri online.

«Sì, ed è la parte migliore di questa tecnologia. Mio padre mi raccontava che quando da giovane si è trasferito a New York si è sentito solissimo. Se non c'eri quando suonava il telefono eri perduto. Oggi, invece, grazie a un' app puoi andare in qualunque città e incontrare persone che hanno voglia di conoscere altre persone. Quando sono andata a fare ricerche per il mio libro a San Francisco, ogni sera, se lo desideravo, potevo uscire a bere un drink con qualcuno e fare conversazione. È un' iniziazione alla vita sociale veramente veloce».

 

Lei è andata in California per osservare come le persone usano internet per organizzare e dare un senso ai propri desideri e ha anche partecipato a workshop di benessere sessuale. Che impressione ne ha ricavato?

scappatella in ufficio scappatella in ufficio

«Nel caso del workshop di "meditazione orgasmica" di cui ho scritto, devo dire che l' ho affrontato con un certo fastidio ma poi l'ho apprezzato. La meditazione orgasmica è una pratica che si può fare tra due amici o due amanti, in cui la donna si spoglia dalla vita in giù e l' uomo le accarezza il clitoride per quindici minuti, senza che si arrivi a un rapporto sessuale. Scaduti i quindici minuti si discutono le proprie sensazioni, la donna si riveste e entrambi vanno per la propria strada.

 

L'idea è che sia un' esperienza che non è né sesso né masturbazione ma che, svolgendosi all' interno di tempi e ruoli stabiliti, permette alla donna di riflettere sulla propria sessualità senza legarla a una storia d'amore o all' incontro con un uomo. Mi ha fatto capire quanto fossi poco libera, quanto mi preoccupassi della mia bellezza e avessi paura di non vedere il mio desiderio contraccambiato. In questo senso è stato utile».

 

posizione cowgirl posizione cowgirl

Restando in California, il capitolo sui video porno che si girano a San Francisco è il più importante e anche disturbante della sua inchiesta. Come è cambiata secondo lei la pornografia nell' era di internet?

«Ce n' è infinitamente di più ed è molto più accessibile di una volta. Oggi non hai più bisogno di andare all' edicola portando una borsa per nascondere la rivista che hai comprato. E nemmeno è necessario circoscrivere le librerie porno a una certa zona della città, perché non offendano. Fondamentalmente, la pornografia è diventata un fenomeno di portata non limitabile, in una democrazia».

 

Lei si è spinta fino a frequentare le riprese di un video Bdsm ( «Bondage Domination Submission Masochism» ), in cui una giovane interprete femminile subisce di tutto - scosse elettriche e frustate - mentre uno o più interpreti penetrano il suo corpo in ogni possibile modo, tra le incitazioni e gli insulti del pubblico. Perché ha scelto un soggetto così odiosamente estremo?

«Perché quando liberi davvero la pornografia, ti imbatti subito in qualcosa di veramente offensivo. Non è il mio genere, devo dire, ma quello che mi interessava del film in questione era che fosse una fantasia misogina realizzata da donne, cioè da una regista e produttrice che è una dominatrix e da un' interprete femminile alla ricerca di esperienze sessualmente molto forti.

sesso in spiaggia sesso in spiaggia

 

Quello che ho imparato, osservandole lavorare e intervistandole, è che per loro quelle violenze e umiliazioni inflitte o subite erano un modo per confrontarsi con le proprie peggiori paure ma in un ambiente protetto e monitorato, in cui si stava attenti che tutto andasse bene, che gli interpreti fossero consenzienti, che, al di fuori del sesso estremo davanti alla macchina da presa, ci fosse rispetto».

 

Un sadomasochismo bio, insomma.

«In un certo senso ( sorride ). Ma la ragazza che avevo visto subire di tutto aveva una vera intesa con la regista. Quando alla fine le ho chiesto se poteva dire di aver anche vissuto momenti di autentico piacere, mi ha guardato come se fossi matta e mi ha risposto: "Certo. Dal principio alla fine!".

 

LA SCHIAVA E LA SUA MISTRESS LA SCHIAVA E LA SUA MISTRESS

E io sono rimasta sorpresa perché il mio bagaglio culturale non mi consentiva di crederlo possibile. Eppure oggi non è raro che queste fantasie misogine portate all' eccesso siano interpretate da registe che si considerano femministe, come la dominatrix Princess Donna Dolore che ho incontrato in California. Spesso sono anche plurilaureate, e in ottime università».

 

Dunque alto livello di istruzione, femminismo e pornografia oggi possono andare a braccetto in rete?

«In un certo senso è così. Negli anni Settanta il femminismo anti-porno si era cacciato in un cul de sac perché bocciava la pornografia senza proporre nulla di alternativo. Questa è la cultura che ha formato una persona come me e che mi ha fatto sempre sentire a disagio di fronte a certi film e in ansia se un ragazzo con cui uscivo li guardava.

 

Ma in un mondo in cui le opportunità sono pari, le fantasie delle donne, quali che esse siano, non hanno effetto su questa condizione di parità. In un mondo veramente paritario, non si dice a una donna quali fantasie sessuali è conveniente o sconveniente che abbia. Alla fine le fantasie sessuali sono commisurate al grado di tabù che rappresentano. E questa pornografia super misogina nasce proprio dal fatto che la misoginia non è ok».

LO SCHIAVO E LA SUA MISTRESS LO SCHIAVO E LA SUA MISTRESS

 

Che cosa dice invece dei siti di «webcam live», in cui chiunque può esibirsi in rete dal vivo? Lei che è entrata in questo mondo e ne ha incontrato i personaggi, che idea se n' è fatta?

«In verità pensavo che si trattasse di qualcosa di simile ai peep show . Che davanti all' obbiettivo del computer le donne mimassero posizioni pornografiche per il piacere degli uomini. Ma poi ho scoperto che si vedevano cose molto più strane. Per esempio? Ho visto una donna in Islanda esibirsi nuda su un cavallo a dondolo con un vibratore e una maschera da cavallo sulla faccia, una cosa che non aveva nessun riferimento con la pornografia corrente, tipo travestimento da infermiera.

 

Era più simile alla performance art. Le donne che ho intervistato mi hanno detto che per loro la webcam era il mezzo per esplorare la propria sessualità in modo anonimo. Una ha descritto quest'esperienza come "intimità di massa". Un' altra ha parlato di se stessa come internet sexual, nel senso che preferiva una sessualità mediata, al sesso vissuto nella vita vera. Questo significa che ci sono persone sessualmente spaventate, che oggi possono interagire e avere una vita sessuale in rete, senza esporsi al contatto fisico con altri esseri umani».

LA SCHIAVA E LA SUA MISTRESS LA SCHIAVA E LA SUA MISTRESS

 

C'è una storia che l'ha colpita?

«Sì, quella di una quarantenne che dopo avere vissuto in una grande città si era trasferita in una cittadina di provincia per accudire il padre malato, in un posto dove non c' era nessuno per lei. E incontrare a distanza giovani uomini su un sito di webcam live era diventato il suo modo per avere delle relazioni e vivere la propria sessualità».

 

Lei parla di un padre malato. Una cosa che colpisce in «Future Sex» è che lei mette a fuoco un mondo in cui una malattia grave può significare la catastrofe finanziaria per una famiglia intera e in cui giovani schiacciati dai debiti contratti per pagare l' università utilizzano i siti di «webcam live» per raggranellare qualche soldo

«È così. Alcuni di questi siti sono a pagamento. E per certi giovani esibirsi rappresenta un piccolo introito e un lavoro più liberatorio di un impiego fisso, e soprattutto meno legato a orari e a minimi di retribuzione».

 

Davvero per aggirare la percentuale sugli incassi che si prende il gestore del sito, alcuni utenti ricorrono alla «wish list» di Amazon e si fanno pagare in libri o tostapane?

camgirl 5 camgirl 5

«Sì, su Chaturbate è una cosa abbastanza comune (sorride)».

 

Tirando le somme, il fatto che oggi la rete offra una gamma illimitata di incontri, fantasie sessuali, pornografia, sesso « live» e sesso mediato, non crea secondo lei un eccesso di offerta? A conti fatti, il sesso era più semplice prima?

«Sicuramente era più semplice prima. Una caratteristica dei nostri tempi è la fatigue of choosing , lo sfinimento da eccesso di scelta. Il dubbio è che esista sempre un' opzione migliore che potresti selezionare se trovi le parole giuste. È uno dei problemi della rete. E tuttavia continuo a pensare che quando sei veramente innamorato di qualcuno, le opzioni, alla fine, rimangono molto limitate».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI... 

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO