debiti

IL PIATTO PIANGE, L'ERARIO PURE: 523MILA CONTRIBUENTI, IL 43% DEL TOTALE, NON SONO RIUSCITI A PAGARE LE TASSE DOVUTE AL FISCO - IL GOVERNO FACEVA AFFIDAMENTO SULLE DUE SANATORIE PER INCASSARE 2,45 MILIARDI DI EURO, MA QUEI SOLDI NON SONO ANCORA ENTRATI. AD AGGRAVARE IL BUCO NEL BILANCIO DELLO STATO CI SONO I 5 MILIARDI CHE NON SI RIUSCIRANNO A RECUPERARE DALLA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE...

Michele Zaccardi  per "Libero quotidiano"

 

debiti 2

La "bomba sociale", come è stata definita, è quella di 523mila contribuenti, il 43% del totale, che è decaduto dalle sanatorie varate nel 2018: la cosiddetta "Pace fiscale". Si tratta di quei debitori che non sono riusciti a soddisfare le condizioni previste dai due provvedimenti, il saldo e stralcio e la rottamazione ter, e che ora dovranno sanare la loro posizione.

 

debiti

E il conto dei debiti sarà reso ancora più salato dal fatto che si troveranno a dover pagare anche le sanzioni e gli interessi di mora. Un guaio anche per i conti pubblici. Il governo, infatti, faceva affidamento sulle due sanatorie per incassare 2,45 miliardi di euro. Tuttavia, vista la situazione, quei soldi dovranno essere riscossi con le procedure ordinarie, con tutte le lungaggini burocratiche che comportano.

 

DEBITI

MANCANO 5 MILIARDI Ma il buco in bilancio è ancora più grande. Infatti, il governo prevedeva di recuperare dalla lotta all'evasione fiscale 15,3 miliardi di euro nel 2022. L'Agenzia delle entrate, invece, ha stimato che l'asticella si fermerà a 10,3 miliardi, ben 5 in meno di quanto voluto. Per mettere un pezza alle difficoltà dei contribuenti, la Camera ieri ha dato il via libera alla proroga al 30 aprile della rateazione delle cartelle, provvedimento contenuto nel decreto Milleproroghe.

 

Il voto finale dell'aula è atteso per oggi, mentre giovedì la palla passerà al Senato per il nulla osta definitivo. Ma l'approvazione è praticamente scontata: si tratta di una misura che riguarda migliaia di contribuenti e sulla quale il governo metterà la fiducia come fatto ieri. L'intervento, in sostanza, sposta il termine per chiedere la rateizzazione dal 31 dicembre 2021 al 30 aprile. Nella misura, che riguarda le richieste presentate dal 1° gennaio di quest' anno, rientrano le rate scadute e poi sospese durante l'emergenza Covid nel marzo del 2020.

 

DEBITI

In pratica, chi aveva un piano di rientro e non è riuscito a pagare in tempo potrà chiedere un'ulteriore dilazione senza dover saldare prima gli arretrati. Inoltre, per mettersi in regola il contribuente avrà a disposizione fino a settantadue rate mensili. Secondo il ministero dell'Economia, il provvedimento può interessare circa il 20% dell'1,32 milioni di rateizzazioni già in corso prima della sospensione dell'8 marzo 2020. Altre 440mila, invece, sono state chieste successivamente e ricadono fuori dal raggio della misura.

 

DEBITI

MANCATO PAGAMENTO Per perdere il beneficio del pagamento a scaglioni basta poco. Come si legge nel sito dell'Agenzia delle Entrate, infatti, è sufficiente il mancato pagamento della prima rata prevista dal piano entro trenta giorni da quando si è ricevuto l'avviso. Per le quote successive, invece, il termine è la scadenza della rata seguente. In entrambi i casi, si perde la possibilità di rateizzare e bisogna pagare, oltre all'arretrato, anche le sanzioni e gli interessi in misura piena. Un certo margine di tolleranza è previsto per i casi di «lieve inadempimento», quando si versi una somma che sia inferiore al dovuto del 3% e anche quando il ritardo nel saldo della prima rata sia minore di una settimana.

 

DEBITI

Va ricordato, d'altra parte, che le misure di favore introdotte negli ultimi due anni sono state numerose. Tra queste, l'aumento da 5 a 18 del numero di rate non pagate che comportano la decadenza dalla rateazione, se già in corso prima della moratoria. Per i piani di rateazione chiesti dopo la sospensiva di marzo fino alla fine del 2021, invece, le rate scadute che facevano perdere il diritto al beneficio erano state alzate da 5 a 10. Infine, l'aumento delle cifre ammissibili per la rateazione da 60mila euro a 100mila.

debiti 1debiti 1

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...