piccione cecchino

PICCIONI, GRAN SPIONI - L'OPERAZIONE AVVIATA DALLA CIA NEGLI ANNI '70 CON I COLOMBI PRESE SPUNTO DALLE ESPERIENZE BRITANNICHE DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE: I VOLATILI VENIVANO MANDATO "IN MISSIONE" CON PICCOLE MACCHINE FOTOGRAFICHE - L'ABILITA’ STRAORDINARIA DEI PICCIONI: SONO CAPACI DI RITROVARE SEMPRE LA STRADA DI CASA ANCHE A CENTINAIA DI CHILOMETRI...

Oscar Grazioli per il Giornale

 

piccione

Un giornalista della BBC (Gordon Corera) racconta di avere visitato il museo bellico di Langley in Virginia, dove ha sede la Cia che, da pochi giorni, ha desecretato i file che riguardano la Guerra Fredda e gli espedienti usati per combatterla.

 

 

Il museo è chiuso al grande pubblico ma il giornalista ha potuto visitarlo. Un intero reparto è dedicato ovviamente ai dispositivi di disturbo e ai gadget spia, largamente usati dalla Cia per le sue innumerevoli operazioni di sabotaggio. Quello che colpisce l'occhio di Corera è un piccione con una piccola macchina fotografica legata sotto il petto. Il giornalista sta proprio scrivendo un libro sull'uso dei colombi durante la seconda guerra mondiale in Inghilterra e si ferma a consultare tutto quanto possibile sull'uso di questi uccelli da parte della Cia.

gordon corera

 

In realtà l'uso dei piccioni, per le comunicazioni, risale a migliaia di anni fa, ma è nella prima guerra mondiale che cominciano a essere utilizzati per la raccolta di informazioni. L'umile e comune (oggi anche ben poco amato) piccione possiede un'abilità straordinaria, quasi da Superman. Può infatti essere lasciato da qualche parte in cui non è mai stato prima e trovare la strada di casa, qualunque tempo faccia, a distanza di centinaia di chilometri. Con una piccola fotocamera ben mimetizzata, attaccata al petto è in grado di scattare foto senza destare alcun sospetto e di riportare indietro la pellicola impressa in pochissimo tempo.

piccioni 1

 

L'operazione avviata dalla Cia negli anni 70 con i piccioni, prese il nome in codice di Tacana e prese il volo (è il caso di dirlo) dalle esperienze britanniche durante la seconda guerra mondiale, quando un'unità di intelligence (M 14) gestiva un servizio segreto per piccioni deputato a lanciare uccelli in un container con un paracadute sull'Europa occupata. Più di 1.000 piccioni tornarono con messaggi, inclusi i dettagli dei siti di lancio di missili V1 e le stazioni radar tedesche. Churchill stesso si vide recapitare direttamente un fascicolo di 12 pagine che lesse avidamente.

 

piccione

Ma, tornando al giornalista che sta vistando lo stano museo, ai suoi occhi di esperto non sfuggono modelli di corvi e delfini. I file desecretati infatti rivelano che la CIA ha addestrato un corvo a consegnare e recuperare piccoli oggetti, fino a 40 grammi, sul davanzale della finestra di edifici inaccessibili. Il sistema di addestramento era ingegnoso ma andava al passo con il corvo, considerato uno degli uccelli più intelligenti del pianeta. Una luce laser indicava l'obiettivo sul davanzale della finestra al corvo, mentre il pennuto era abituato a tornare indietro seguendo una particolare lampada a luce lampeggiante. Pare che il tasso di riuscita fosse altissimo. Non così però per le informazioni raccolte, spesso deludenti.

 

piccioni 2

La CIA ha anche preso in considerazione gli uccelli migratori per valutare se potevano essere utilizzati per posizionare sensori atti a rilevare se l'Unione Sovietica avesse testato armi chimiche. Sembra anche che ci siano stati tentativi di una sorta di stimolazione cerebrale elettrica per guidare i cani da remoto, ma questi dettagli sono ancora secretati. Negli anni Sessanta, la marina militare Usa cercò di addestrare i delfini a entrare nei porti nemici e l'operazione non riuscì a essere mantenuta segreta a lungo, come i suoi sconcertanti esiti che furono fallimentari.

 

I delfini, pur parecchio intelligenti, non capivano gli ordini dati da qualcuno che non fosse il loro addestratore. Nelle guerre sono stati usati numerosi animali spia, ma il lavoro fatto dai piccioni li supera tutti. Da una nota del settembre 1976 risulta che era stato selezionato un obiettivo: i cantieri navali di Leningrado che costruivano i sottomarini sovietici più avanzati. Quante missioni hanno portato a termine i colombi spia? Questo è ancora top secret.

CATTELAN PICCIONIquesti piccioni non stanno cercando la loro macchina

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…