george orwell northampton university 1984

PILLOLE DI POLITICAMENTE MOLTO SCORRETTO - G. SALLUSTI: “’1984’ VITTIMA DI UNA CENSURA ORWELLIANA. È ORMAI UNA PROFEZIA CHE SI AUTOAVVERA QUOTIDIANAMENTE, QUELLA DEL GENIO BRITANNICO, A COMINCIARE PROPRIO DA CASA SUA" - "NORTHAMPTON, INGHILTERRA CENTRALE: L’UNIVERSITÀ DECIDE DI APPORRE IL “TRIGGER WARNING” SU ALCUNE OPERE, TRA CUI APPUNTO IL PIÙ MAESTOSO ROMANZO DISTOPICO DEL NOVECENTO. IL CAPOLAVORO È FINITO NELLA LISTA NERA PERCHÉ…"

GIOVANNI SALLUSTI

Giovanni Sallusti* per Dagospia

*autore del libro ''Politicamente Corretto - la dittatura democratica'' - Giubilei Regnani editore

 

Caro Dago,

è la vittoria definitiva di Eric Arthur Blair, meglio noto come George Orwell.

 

“1984” vittima di una censura orwelliana, di più, di un clima e di una realtà ormai palesemente orwelliani, quelli del Politicamente Corretto all’ultimo stadio.

 

È ormai una profezia che si autoavvera quotidianamente, quella del genio britannico, a cominciare proprio da casa sua.

 

Northampton, Inghilterra centrale: l’università decide di apporre il “trigger warning” su alcune opere, tra cui appunto il più maestoso romanzo distopico del Novecento.

POLITICAMENTE CORRETTO GIOVANNI SALLUSTI

 

 

I “trigger warning” sono una delle tante diavolerie iper-correttiste partorite dal mondo anglosassone (passato in pochi decenni da Orwell agli zelanti funzionari della Cancel Culture) e consistono in avvertimenti, messi all’inizio di un testo, sulla “potenziale pericolosità” del testo medesimo (l’idea che la letteratura debba essere non pericolosa e quindi innocua è peraltro la tomba della letteratura medesima, con tanti saluti a Sofocle, Shakespeare, De Sade, Céline, Burroughs e via citando sporchi reazioni che non usavano nemmeno lo schwa murgiano).

 

 

Nell fattispecie, rendiconta il Daily Mail, il capolavoro orwelliano è finito nella lista nera perché (virgolettato dell’ateneo) “affronta questioni impegnative relative a violenza, genere, sessualità, classe, razza, abusi, abusi sessuali, idee politiche e linguaggio offensivo”.

 

george orwell

Che affronti il tema della violenza non c’è dubbio, anzi che lo svisceri fino all’estremo in cui diventa violenza di Stato/Partito (lo “stivale che calpesta un volto umano in eterno”), ma noi sempliciotti non rieducati pensavamo che stesse proprio lì la sua immortalità filosofica.

 

 

Sul genere e la sessualità non sapremmo, la Psicopolizia contemporanea (più noiosa dell’originale orwelliano) li infila un po’ ovunque, forse si allude al fatto che Winston conosce il suo unico lampo di umanità (poi annichilito) nella storia d’amore con Julia, e che quindi alla fine i protagonisti sono due retrogradi eterosessuali anacronisticamente ancorati alla vetusta distinzione tra il maschio e la femmina.

george orwell 1984

 

“Abusi” certo che ve ne sono a bizzeffe, dannazione, è il racconto anticipatore di come la macchina oppressiva perfetta escogitata dall’uomo, il totalitarismo, si divora l’uomo medesimo fino a sputarne la carcassa (“Se è vero che sei un uomo, Winston, tu sei l'ultimo uomo.

 

La tua specie si è estinta e noi ne siamo gli eredi”, è la sentenza finale del torturatore O’ Brien), ma è proprio per questo che andrebbe letto in tutte le università d’Occidente, finché questa fetta libera di mondo esiste ancora, almeno formalmente.

 

northampton university

“Idee politiche”, poi, è tragicomico. Non compaiono idee politiche, in “1984”, come non compaiono la morale o la storia (“un palinsesto che poteva essere raschiato e riscritto tutte le volte che si voleva”).

 

Piuttosto, tutto il libro è la diagnosi della Politica che si fa Apparato spersonalizzato e autoreplicantesi, scientifico e quasi indifferente nella sua persecuzione pianificata di ogni refolo di dissenso (compreso quello che non c’è, anzi soprattutto), una persecuzione di nuovo genere, che non si era mai vista finché appunto esisteva qualcosa come la “storia” umana.

george orwell

 

Il Grande Fratello non ti punisce per quello che fai, né si limita a indicarti cosa pensare: molto più radicalmente, ti impone cosa devi essere (sostanzialmente, una sua appendice).

 

Non c’è nulla di “politica”, ci sono solo tragedia e dolore non riscattato. Come non c’è “linguaggio offensivo”, esimi accademici beoti, al massimo c’è la “neolingua”, ovvero la riscrittura integrale delle categorie con cui pensiamo, per rendere impossibile a priori qualcosa come la coscienza individuale, e guardacaso è il dramma della contemporaneità, è il vostro dramma, di voi che chiamate il terrorismo islamico “radicalizzazione” o i campi di concentramento per i non allineati “modello cinese”. Perché di fondo è questo, che deve pagare George Orwell: la grandezza di avere previsto tutto, compreso i suoi censori.

john hurt 19841984 orwellil grande fratello ti sta guardando

 

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…