smartphone a scuola

PIÙ SMART, MENO PHONE! – IL GOVERNO INGLESE HA DECISO DI IMPORRE IL DIVIETO DI SMARTPHONE NELLE SCUOLE – OLTRE AD ESSERE UN ELEMENTO DI DISTRAZIONE IN CLASSE, I TELEFONINI CAUSANO ANCHE SERI PROBLEMI ALLA SALUTE MENTALE E AL BENESSERE DEGLI STUDENTI - MA PER PRESIDI E INSEGNANTI LA MISURA SERVE A DISTRARRE DALLA CATTIVA GESTIONE DELLE CONSEGUENZE DEI LOCKDOWN SUI RAGAZZI…

smartphone a scuola1

Chiara Bruschi per "il Messaggero"

 

Una scuola senza smartphone. È questo il progetto del Segretario di Stato per l' Educazione britannico Gavin Williamson. Secondo il ministro i cellulari non rappresentano solo un elemento di distrazione poiché, se usati per troppo tempo o nel modo sbagliato, causano anche seri problemi alla salute mentale e al benessere degli alunni. E per questo devono essere rimossi dai luoghi di insegnamento.

 

Un provvedimento importante soprattutto se si pensa che una ricerca dell' Ofcom, l' autorità regolatrice delle società di comunicazione nel Regno Unito, ha calcolato che il 50% dei bambini di 10 anni possiede uno smartphone, mentre tra i 12 e i 15 la percentuale arriva all' 80%.

 

smartphone a scuola2

LA CONSULTAZIONE

 Prima di introdurre tale misura in tutti gli istituti del Regno Unito Williamson ha dato il via a un progetto di consultazione della durata di sei settimane che coinvolgerà genitori, professori e personale educativo. Un confronto che probabilmente sarà più sulle modalità di attuazione che non sulla decisione di introdurre il divieto, sul quale ha le idee molto chiare: «Nessun genitore vuole mandare il proprio figlio in una scuola dove i comportamenti negativi sono diffusi - ha spiegato -. Ogni istituto dovrebbe essere un luogo sicuro per permettere agli studenti di sviluppare il proprio potenziale e agli insegnanti di dare il loro meglio».

smartphone a scuola3

 

Per Williamson una scuola mobile-free aiuterà «gli alunni a superare le sfide che la pandemia ha imposto loro». «Dobbiamo garantire le stesse opportunità a tutti i giovani e per farlo dobbiamo assicurarci che frequentino un ambiente tranquillo in grado di favorire il loro successo», ha spiegato. E impedire agli alunni di usare lo smartphone a scuola «li aiuterà a superare meglio le conseguenze dalla pandemia». Tuttavia è proprio su questo punto che presidi e sindacati degli insegnanti hanno avuto da ridire. Secondo questi ultimi, infatti, tale misura altro non è che un elemento di distrazione dal «fallimento» del ministero dell' Istruzione nella gestione delle conseguenze dei ripetuti lockdown sui ragazzi.

smartphone a scuola4

 

Per il segretario nazionale del sindacato insegnanti (National Education Union) invece di pensare a un divieto digitale Williamson dovrebbe concentrarsi su «cosa è necessario fare per aiutare gli studenti a riacquisire le basi dell' apprendimento», andate perse a causa di questo ultimo anno e mezzo di continue assenze dalle aule.

 

Geoff Barton, presidente dell' Association of School and College Leaders che riunisce i dirigenti di scuole e università, ha poi precisato come ogni istituto abbia già introdotto una politica molto rigida che in realtà «non c' è libertà di connettersi ovunque e in ogni momento».

smartphone a scuola5

 

Sebbene nel Regno Unito non ci siano evidenze scientifiche sufficienti a supportare la correlazione tra il divieto dello smartphone e il miglioramento del rendimento, in altri paesi europei le testimonianze sono diverse. In Spagna, scrive il quotidiano Times, si è registrato un miglioramento in matematica e scienze, oltre ad aver ridotto gli episodi di bullismo; e in Norvegia è salita la media dei voti finali nelle scuole medie.

 

cyberbullismo 1

IL CYBERBULLISMO

In passato Williamson aveva citato gli smartphone come terreno fertile per il cyberbullismo, un pericolo al quale l' Ofsted (agenzia governativa che valuta gli istituti) aveva aggiunto quello sempre più frequente di molestie a sfondo sessuale soprattutto ai danni delle ragazze, a causa dello scambio di foto di nudi proprio tra cellulari.

 

Problemi che tuttavia non si risolveranno bandendo gli smartphone da scuola: secondo Sean Harford dell' Ofsted, intervistato dal Guardian, sarà necessario creare una cultura che condanni senza se e senza ma gli abusi sessuali e le violenze di ogni tipo. E che incoraggi i ragazzi a denunciare qualsiasi comportamento improprio, dimostrando loro di prendere sul serio questi problemi.

cyberbullismo 2cyberbullismo 7smartphone a scuola7smartphone a scuola6cyber reati contro i minorismartphone a scuola8

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…