viadotto fado

PONTI, ORA FACCIAMO I CONTI - IL VIADOTTO FADO SULLA A26 CHIUSO DOMENICA SERA DA ‘AUTOSTRADE’ NON ERA MAI STATO CONTROLLATO, A 46 ANNI DALLA SUA COSTRUZIONE – LO STATO DI “AMMALORAMENTO” ERA PERSINO SUPERIORE RISPETTO ALL’ALTRO VIADOTTO A RISCHIO (IL PECETTI) – SUI CONTROLLI TAROCCATI ALTRI 5 INDAGATI PER FALSO. DI MAIO TORNA A CHIEDERE LA REVOCA DELLE CONCESSIONI A 'AUTOSTRADE'

Marco Imarisio per il “Corriere della sera”

 

Fado, questo sconosciuto.

Neppure tra le carte e i documenti sequestrati di recente dalla Guardia di Finanza c' era traccia dell' esistenza del viadotto sulla A26 chiuso domenica sera da Autostrade per l' Italia su gentile invito della magistratura insieme al suo gemello Pecetti, che scorre parallelo sulla corsia accanto.

viadotto fado

 

Eppure è stato ultimato nel 1973, ha sulle spalle 46 anni di onorato servizio. Ma agli atti non risultano controlli, di stabilità o sicurezza che siano.

 

Negli uffici di Spea, la società della galassia Atlantia-Aspi incaricata delle verifiche a partire dal 2001 prima della recente revoca causa inchieste per falso, risulta non pervenuto.

 

Come se non ci fosse mai stato, quando invece il viadotto vicino aveva di recente ottenuto una valutazione di 41, su una scala di 70, prima che Speri, la nuova società di revisione, esterna e indipendente, correggesse la generosa stima con la massima previsione possibile di rischio, obbligando i pubblici ministeri a imporre lo stop a entrambe le infrastrutture.

 

Anche perché dalla relazione dei tecnici di Speri le tracce di usura delle solette sottostanti l' asfalto risultavano visibili a occhio nudo.

 

Magari è solo un dettaglio, ma aiuta a capire come andassero le cose prima del disastro del ponte Morandi e dell' ingresso della magistratura nel campo dell' ingegneria civile.

viadotto fado

 

Gli ultimi controlli sul viadotto Fado, almeno secondo il materiale recuperato dalle Fiamme gialle, si perdono nella notte dei tempi. Eppure il suo «stato di ammaloramento» era superiore a quello del Pecetti, che pure nell' ultimo sopralluogo ha ricevuto il grado massimo di allarme e per la magistratura è stato oggetto di «controlli superficiali determinati da ispezioni svolte con modalità interne alla società concessionaria».

 

Per entrambi i viadotti è stato rilevato «un grave deterioramento con pericolo di rovina».

Anche per altri tre viadotti liguri gestiti da Aspi, nei confronti della quale ieri Luigi Di Maio è tornato a chiedere la revoca delle concessioni, la diagnosi, recente e imparziale, risulta impietosa. Il Bisagno e il Veilino sulla A12 Genova-Livorno, e il già noto Letimbro sulla A10 per Ventimiglia, hanno ricevuto tutti quel 70 di valutazione che impone lavori urgenti, magari senza un provvedimento drastico come la chiusura decisa invece lunedì sera. I cinque ponti «incriminati» sono state tra le prime infrastrutture segnalate dalla magistratura dopo la scoperta dei presunti falsi sulle relazioni di servizio dei quali sono accusate Spea e Aspi.

viadotto pecetti

 

La magistratura ha aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti per «omissione di lavori che minacciano rovina», avvenuta su un arco di tempo che comprende anche i quindici mesi trascorsi dalla tragedia del 14 agosto 2018 a oggi. La nuova inchiesta, affidata al pubblico ministero Walter Cotugno già titolare di quella sui falsi, nasce dalle analisi dei periti della Procura, che hanno evidenziato come tutti questi viadotti fossero in stato di «pericolo imminente».

 

La contabilità spicciola impone anche di aggiornare le accuse di falso, estese a quattro nuovi viadotti liguri. A un elenco già nutrito di ponti in tutta Italia definiti «sotto stretta sorveglianza» si aggiungono lo Scrivia e il Coppetta sulla A7 Milano-Genova, il Ponticello sulla A10 e il Bormida sulla A26. La presunta alterazione dei rapporti sul loro stato di salute è una conseguenza del passaggio dalle valutazioni date da Spea, mai superiori al 50 che certifica il buono stato dell' opera, a quelle della società Speri, invece comprese tra il 60 e quel 70 che in teoria segnala il rischio di crollo.

AUTOSTRADE PER L ITALIA

 

Ponti, sempre ponti. Le inchieste genovesi stanno diventando uno specchio fedele dei vizi italiani. Al primo posto, l' incuria. Ieri il procuratore capo Francesco Cozzi ha azzardato una metafora con la quale sembrava invocare una maggiore presenza del settore pubblico. «In questo momento siamo come il sindaco che camminando per la sua città vede che si sta sgretolando il balcone di un ufficio comunale e decide di intervenire per tutelare la cittadinanza. Solo che qui manca il sindaco, e tocca a noi».

 

 

CONTROLLI TAROCCATI, ALTRI CINQUE DIRIGENTI INDAGATI PER FALSO

 

Giuseppe Filetto per “la Repubblica”

 

viadotto pecetti

Ventiquattr' ore dopo la chiusura (e la riapertura parziale) dei due ponti della A26, Pecetti e Fado, si registra un' altra impennata della Procura di Genova sui viadotti a "rischio crollo". Aperti due nuovi filoni di inchiesta e altri cinque indagati per falso.

Il primo fascicolo riguarda il reato di "omissioni di lavori che provocano rovina" ed è riferito sia ai due ponti autostradali della Genova- Gravellona Toce, sia ad altri tre che versano nelle medesime condizioni: Bisagno e Letimbro, che rispettivamente scavalcano i centri abitati di Genova e Savona; più il Veilino, situato nei pressi dello svincolo di Genova-Est, sulla A12.

 

Il fascicolo è contro ignoti. Al momento. Anche se nel mirino della magistratura e della Guardia di Finanza ci sono i dirigenti e i tecnici di Autostrade che avrebbero dovuto attuare gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza.

 

fratelli benetton

Il secondo filone di inchiesta ruota invece sulle trimestrali (schede di valutazione delle condizioni dei viadotti) pubblicate da Aspi, ma compilate sui report di Spea, società gemella che si occupa di monitoraggio della rete autostradale. Nelle valutazioni del secondo trimestre 2019, quattro ponti avevano voti sotto i 50, cioè da tenere d' occhio, ma non in condizioni di rischio: Coppetta e Busalla sulla A7, la Genova-Milano; Bormida sulla A26; Ponte ad Arco sulla Genova-Savona. E però nell' ultima trimestrale pubblicata ad ottobre hanno avuto 70, a rischio chiusura o quantomeno a limitazione di traffico. «Se gli indici sono cambiati drasticamente nel giro di un mese, passando da 40 a 70 - dice il procuratore capo Francesco Cozzi - vuol dire che i controlli precedenti non erano affidabili».

 

AUTOSTRADE

Va ricordato, però, che dopo il crollo del Morandi, Spea è stata commissariata, i controlli vengono fatti insieme a due società esterne, Proger e Studio Speri. Sicché, così come per i report "edulcorati" per una serie di ponti sparsi in tutta Italia, anche stavolta si ipotizza il falso tra quanto riportato nella penultima trimestrale e la situazione reale. Da ieri il fascicolo contiene le generalità di cinque indagati: dirigenti e tecnici di Spea che appunto nei controlli di giugno avrebbero prodotti i falsi.

viadotto liguriaroberto tomasi AUTOSTRADE PER L'ITALIACASTELLUCCI AUTOSTRADE

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA