attilio mottura ucciso in casa a torino

POTEVA ESSERE SALVATO? - GIALLO SULL'UOMO DI 50 ANNI UCCISO IN CASA DAI LADRI IN PROVINCIA DI TORINO: I SOCCORRITORI HANNO CERCATO DI RIANIMARLO PER 40 MINUTI SENZA ACCORGERSI DEL PROIETTILE CHE LO AVEVA COLPITO ALL'INGUINE - ANCHE LA MOGLIE, CHE PARE NON AVER SENTITO LO SPARO, PENSAVA A UN MALORE - IL PADRE DELLA VITTIMA NON SE NE FA UNA RAGIONE: "NON C'ERA NULLA DA RUBARE" - SI INDAGA SU UNA BANDA DI NOMADI, TROVATO UN MARTELLO CON LE IMPRONTE...

Giacomo Nicola per "Il Messaggero"

 

il padre della vittima

«Bastardi, qui i ladri avevano già colpito sei volte». Attilio Mottura è il padre di Roberto, architetto, 49 anni, che ha sorpreso due malviventi in casa ed è stato ammazzato. È successo in via del Campetto a Piossasco, in provincia di Torino, dove ieri mattina un'ambulanza del 118 è intervenuta per soccorrere un uomo, che inizialmente, sembrava essere stato stroncato da un malore.

 

 

roberto mottura ucciso in casa

I tentativi di rianimazione sono durati 40 minuti: i paramedici pensavano a un infarto. Solo dopo si sono resi conto di quel piccolo foro all'altezza dell'inguine. È da lì che è entrato il proiettile, un calibro 22, che gli ha reciso un'arteria provocandogli un'emorragia interna. Se poteva essere salvato lo stabilirà nei prossimi giorni l'autopsia.

 

LA RABBIA

Tra i familiari resta la rabbia. «Non ha senso, non ha proprio senso - si dispera papà Attilio - avrebbe compiuto 50 anni fra pochi giorni, il 16 giugno. Viveva per la famiglia e per il suo lavoro. Sono venuti in questo complesso 8 anni fa per stare tranquilli, prima abitavano con me in una casa molto più isolata. Qui da rubare non c'è nulla, sono balordi. Mio figlio non aveva nemici. Tutto questo non me lo spiego. È il dolore più grande».

 

carabinieri sul luogo

Già un'altra volta una banda di balordi aveva provato a introdursi nella casa. «Ma non c'era niente da rubare, questo furto non ha senso - continua Attilio Mottura, il padre - io vivo qui a 200 metri da me hanno provato a entrare diverse volte, almeno sei, ma sempre quando non ero in casa. Ma la mia è una casa isolata, questo no, è un complesso di appartamenti. E non ha senso rischiare la galera per un furto dove non c'è niente da rubare. A mio figlio tutto questo è costato la vita».

 

 

la vittima roberto mottura

I carabinieri arrivati sul posto hanno recuperato un bossolo di pistola all'interno dell'abitazione, subito inviato al Ris per eventuali comparazioni con armi usate in altri eventi delittuosi.

 

LA RICOSTRUZIONE

Poco per volta sono stati ricostruiti i fatti. Intorno alle 4 di mercoledì mattina due uomini sono entrati nella villa dell'architetto Mottura sulla collina di Piossasco dove l'uomo viveva con la moglie Laura e il figlio di 13 anni.

 

la casa del tentato furto

I ladri hanno forzato una persiana al primo piano e sfondato il vetro con una mazzetta, facendo scattare il sistema d'allarme. Mottura, che dormiva con la moglie al piano superiore, è sceso a controllare.

 

Lo ha fatto per proteggere la moglie. All'improvviso si è trovato di fronte i banditi, con i quali è iniziata una colluttazione. A quel punto uno dei due malviventi ha esploso un colpo di pistola che ha raggiunto l'architetto all'inguine.

 

 

roberto mottura con la moglie

I ladri sono fuggiti e quando la moglie ha trovato il marito per terra, ha pensato si trattasse di un malore. Sembra infatti che non abbia sentito lo sparo. A coprirne il rumore potrebbe essere stato il segnale dall'allarme dell'antifurto che hanno fatto scattare i ladri. Preoccupata per il marito ha subito chiamato il 118. Poi il tragico epilogo.

 

I CONTROLLI

I carabinieri hanno disposto controlli e posti di blocco in tutta la regione per rintracciare i due fuggitivi. In una scarpata davanti alla casa è stato trovato un martello che i due criminali hanno utilizzato per forzare la finestra al primo piano, che dà accesso al salotto della casa.

 

carabinieri

Sull'attrezzo sono già state rilevate le impronte in modo da dare un nome all'assassino. Contemporaneamente sono stati sequestrati anche tutti i filmati delle telecamere di zona, nella speranza che abbiano ripreso i due ladri in fuga.

 

Le indagini sono coordinate dal pm Valentina Sellaroli della procura di Torino. Tra le piste prese in considerazione dai carabinieri c'è anche quella di una banda di nomadi che ha colpito più volte nella zona.

 

rapinatori

Mottura era impiegato alla MarmoInox di Canelli: era uno degli storici dipendenti dell'azienda leader nella lavorazione dell'acciaio e, da qualche anno, attiva anche nel mondo del packaging.

 

«Roberto - racconta l'ad Paolo Marmo - era con noi da moltissimi anni. Una persona capace e abile nel suo lavoro. Con lui abbiamo portato a conclusione tanti progetti. Era un ottimo disegnatore e si è dedicato anima e corpo alla nostra attività».

Ultimi Dagoreport

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ORMAI ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI) È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?