alessandro galimberti matteo salvini figlio selvaggia lucarelli

IL PRESIDENTE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA LOMBARDIA ALESSANDRO GALIMBERTI A DAGOSPIA: "IL LIBRO 'SBIRRI MALEDETTI EROI' È STATO SCRITTO DALLA MIA COMPAGNA, FEDERICA BOSCO E DA STEFANO PIAZZA, CHE CONOSCO DA TRENT'ANNI. LA PREFAZIONE FU CHIESTA A MINNITI, POI CADDE IL GOVERNO E L'EDITORE RIMASE FERMO NELL'IDEA DI CHIEDERE AL MINISTRO IN CARICA. CIOÈ SALVINI" - "L'INTERVENTO DELL'ORDINE SU SELVAGGIA LUCARELLI? MI HANNO INTERPELLATO I CRONISTI. IO LE HO SCRITTO E LEI..."

DAGONOTA

ALESSANDRO GALIMBERTI

Abbiamo contattato Alessandro Galimberti, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia per capire qualcosa in più della questione del deferimento di Selvaggia Lucarelli e sentire la sua versione dei fatti anche sui post Facebook che insinuano un suo legame con Salvini e la Lega.

 

Partiamo dal libro “Sbirri Maledetti Eroi”, scritto da Stefano Piazza e Federica Bosco e pubblicato da Paesi edizioni con prefazione di Matteo Salvini e postfazione di Vittorio Feltri.

 

“Come potete verificare facilmente online, è un libro di cronaca, che non ragiona per tesi ideologiche – ci dice Galimberti. Conosco Stefano da 30 anni, dai tempi in cui mi occupavo di giudiziaria per ‘La provincia di Como’. Federica è la mia compagna, ma non c’è nessun mistero sulla postfazione e sulla prefazione”.

STEFANO PIAZZA FEDERICA BOSCO - SBIRRI MALEDETTI EROI

 

Come precisa anche lo stesso Piazza su Facebook, la prefazione scritta da Matteo Salvini è collegata al fatto che in quel momento era ministro dell’Interno ed essendo il libro “una testimonianza del duro lavoro delle forze dell’ordine”. E infatti era stata chiesta la disponibiltà al suo predecessore Minniti e al capo della polizia Franco Gabrielli. Poi cadde il governo e al Viminale arrivò il segretario del Carroccio.

 

 “Non c’è nessun mistero come fa credere in maniera suggestiva il post di tal Yari Davoglio che avete pubblicato. Semplicemente i tempi furono lunghi e l’editore rimase fermo nell’idea di chiedere al ministro in carica. Per quanto riguarda la postfazione di Feltri (che non c’ho mai parlato) fu anch’essa un’iniziativa dell’editore, Luciano Tirinnanzi di Paese edizioni, per via di un accordo commerciale per la distribuzione del libro”

il figlio di selvaggia lucarelli contesta salvini 12

 

“Il rapporto con Salvini? L’ho incontrato una sola volta e in quell’occasione lo invitai alla sede dell’ordine dei giornalisti perché erano i giorni del dibattito sull’abolizione”.

 

FEDERICA BOSCO ALESSANDRO GALIMBERTI

“Per quanto riguarda invece l’intervento dell’Ordine sul figlio di Selvaggia Lucarelli, è partito tutto dai cronisti delle agenzie, che mi hanno interpellato praticamente in diretta sulla presenza di un minorenne che stava contestando Salvini. Io ho risposto semplicemente: ‘C’è la Carta di Treviso’.

 

il figlio di selvaggia lucarelli contesta salvini 3

Di chiunque fosse il figlio non bisognava fare il nome, e invece l’atteggiamento della madre è stato quello di insistere. Ha registrato lei il video e non è intervenuta in alcun modo per fare in modo che il figlio non venisse identificato. Le ho scritto un messaggio e mi ha risposto il giorno dopo dicendomi che non mi dovevo permettere e che lui aveva diritto di fare militanza.

 

Dopodiché, da quando lunedì mattina il consiglio ha deciso di proporre un’azione disciplinare al consiglio di disciplina (che è un organo indipendente) ha cominciato una ricostruzione parziale tesa a screditarmi e a farmi passare per lacchè di Salvini”. Nel frattempo – dice Galimberti – è arrivato pure lo shitstorm.

 

 

il figlio di selvaggia lucarelli contesta salvini 2

 

 

 

Commento di Stefano Piazza, co-autore del libro “Sbirri Maledetti Eroi” al post di Yari Davoglio

 

Qualche precisazione; Federica Bosco e’ la coautrice del libro Sbirri Maledetti Eroi, un libro nato da una mia idea e che ha venduto più di 7mila copie e che è stato tradotto in francese e tedesco (tra poco in inglese).

 

La prefazione: Venne chiesta al precedente Ministro on.Minniti poi cadde il governo e cambio’ il Ministro, così chiedemmo a lui. La postfazione di Vittorio Feltri venne dall’accordo commerciale tra l’editore Paesi Edizioni e il giornale Libero.

 

Alessandro Galimberti ed io siamo amici da 30 anni dai tempi nei quali si occupava di giudiziaria per “ La Provincia di Como” e sono stato io a chiedergli di presentare in un paio di occasioni il libro. Il resto sono solo balle e il tentativo di screditare delle persone che non hanno nulla a che fare con queste volgari polemiche.

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