giuseppe conte rincari caffe' prezzi

IL PREZZO DEL VIRUS – BAR, RISTORANTI E PARRUCCHIERI RIAPRONO E GLI ITALIANI TROVANO LA SORPRESA: IL CAFFÈ AUMENTA FINO AL 50% (A ROMA UNA MESSA IN PIEGA ALMENO DEL 25) – LA STANGATA PER LE FAMIGLIE, CHE HANNO GIÀ LE TASCHE VUOTE A CAUSA DEL LOCKDOWN, SARÀ DI ALMENO 536 EURO ALL’ANNO

 

1 – FASE 2, ARRIVA LA STANGATA: DA MILANO A ROMA AUMENTA TUTTO: CAFFÈ FINO A 2 EURO, BOOM DEI PREZZI DEGLI ALIMENTARI

Domenico Zurlo per www.leggo.it

 

RINCARI DOPO LA QUARANTENA

Il lockdown presenta il conto agli italiani. Con l'inizio della tanto attesa Fase 2 e la riapertura di bar, ristoranti e parrucchieri, c'era da aspettarsi che i prezzi non sarebbero tornati quelli del pre-quarantena: dopo appena due giorni si iniziano infatti a vedere rincari da capogiro che rischiano di svuotare le tasche dei clienti. Lo denuncia il Codacons, che già nei giorni scorsi aveva paventato il pericolo di una stangata da ben 536 euro annui per famiglia.

 

coronavirus fase due bar riaprono a milano 8

In testa alla classifica dei rincari ci sono i bar. Il prezzo del caffè al bancone registra infatti un aumento dal 20 al 50% nelle grandi città: stando alle segnalazioni, a Roma, dove l'espresso costava in media 1,10 euro, sale a 1,50, a Firenze da 1,40 a 1.70, a Milano addirittura da 1,30 a 2 euro, quasi il doppio. Ma anche i parrucchieri non sono da meno: il costo medio di un taglio da 20 euro sale a 25 euro, idem per quanto riguarda shampoo, messa in piega e trattamenti.

 

coronavirus, la riapertura del 18 maggio a roma 81

Tante le segnalazioni, sottolinea il Codacons, da parte di chi aspettava da settimane di tornare al bar con gli amici o dal parrucchiere di fiducia ma ha avuto un'amara sorpresa a gravare sul portafogli: al momento, spiega l'associazione, si tratta però di casi isolati che riguardano una minoranza di esercenti. «Speriamo che gli esercenti di Milano non decidano in massa di ritoccare i listini per rifarsi dei minori guadagni e dei costi di sanificazioni dei locali», l'auspicio del presidente Marco Maria Donzelli.

 

coronavirus, la riapertura del 18 maggio a roma 47

Proprio alle misure di sicurezza dei locali legate ai protocolli governativi potrebbero infatti essere legati gli aumenti, così come le regole sul distanziamento, che inevitabilmente porteranno meno clienti e di conseguenza meno guadagni. «Una vera e propria bomba sociale ed economica che potrebbe essere scaricata sui consumatori finali», l'allarme dell'associazione. Già in aprile l'Istat aveva registrato forti incrementi dei listini per il settore alimentare (+2,8%) e quello della cura della casa e della persona (+2,5%): per capire se i rincari saranno solo sporadici e passeggeri, o generalizzati e duraturi, non ci resta adesso che aspettare la fase 3.

 

 

2 – RIPARTENZA AMARA PER I CONSUMATORI UN CAFFÈ COSTA FINO AL 50 PER CENTO IN PIÙ

Luca Monticelli per “la Stampa”

 

coronavirus fase due bar riaprono a milano 15

Dopo due mesi alle prese con la ricrescita e i capelli crespi, ora può essere difficile trovare un buco dai parrucchieri. Hanno riaperto da tre giorni e per riuscire a fissare un appuntamento potrebbero volerci settimane. Ma molte donne che sono riuscite a fare taglio, messa in piega e colore sono incappate in una brutta sorpresa: il conto. Per Rosario Trefiletti del Centro Consumatori Italia i prezzi dei saloni femminili sono saliti «del 10-15 per cento, con punte fino al 20. Ma è un aumento a macchia di leopardo, non generalizzato», tiene a precisare.

 

coronavirus, la riapertura del 18 maggio a roma 16

E che dire del caffè? Uno dei veri piaceri a cui gli italiani rinunciano con grande fatica: da lunedì è possibile riassaporare il gusto dell' espresso al bar in una tazzina vera. Anche in questo caso però, il sapore sembra più amaro del solito. Il Codacons stima un aumento del costo del caffè che arriva addirittura al 53 per cento. E' l' effetto di due mesi di crisi nera per colpa del coronavirus e del lockdown che ha costretto le attività alla chiusura e a un crollo verticale dei consumi. Adesso si riapre, con l' ingresso nella Fase 2 molte limitazioni stanno venendo meno più velocemente del previsto, ma commercianti e piccoli imprenditori si trovano a lottare ogni giorno con oneri, scadenze, restrizioni dovute al distanziamento che comportano meno clienti e meno ricavi.

i parrucchieri si preparano alla fase 2 19

 

coronavirus, la riapertura del 18 maggio a roma 46

Per non parlare delle lentezze burocratiche dello Stato: sono tantissimi che stanno ancora aspettando l' accredito del prestito garantito che doveva arrivare quasi automaticamente ma che sul conto ancora non c' è. In più ci sono nuove spese da anticipare, anche se poi si potranno recuperare sotto forma di crediti di imposta: la sanificazione, i nuovi arredi, le barriere divisorie per mettere in sicurezza clienti e dipendenti negli spazi comuni.

parrucchieri coronavirus

 

«Stiamo ricevendo decine di segnalazioni sugli incrementi dei listini, in testa alla classifica dei rincari ci sono i bar, con molti esercenti che hanno ritoccato al rialzo il prezzo di caffè e cappuccino: in centro a Milano, dove il costo medio di un espresso è 1,30 euro, si arriva fino a 2 euro (+53,8 per cento). A Roma (1,10) fino a 1,50 euro (+36,3%). A Firenze (1,40) fino a 1,70 euro (+21,5%)», dice il Codacons.

 

i parrucchieri si preparano alla fase 2 45

Passeggiando per la capitale, dove l' espresso, poco lontano dalle vie del centro, solitamente costa 90 centesimi, in effetti si può notare il passaggio a un euro. Il segretario generale di Confesercenti, Mauro Bussoni, lo spiega così: «C' è chi per tre mesi non ha incassato nulla, vive grandi difficoltà e quando riapre l' attività si trova a dover pagare costi di gestione che sono aumentati. Le strade sono due: o uno riesce a far quadrare i conti tagliando i costi, o ritocca i prezzi. Tutto questo è normale e alla fine la differenza la fa il mercato. Nel campo della ristorazione e dei bar ci sono tantissime realtà. Detto ciò, i rincari a tappeto non ci sono, perché bisogna riconquistare la clientela, non farla scappare».

 

coronavirus, la riapertura del 18 maggio a roma 19coronavirus fase due bar riaprono a milano 7

Dagli alimenti ai disinfettanti, il carrello della spesa che diventa più esoso è al centro delle polemiche già da quando gli italiani erano chiusi in casa e uscivano solo per mettersi in coda ai supermercati. L' Antitrust ha avviato un' indagine sugli operatori della grande distribuzione anche grazie alla ricerca di Altroconsumo. Marco Bulfon, esperto dell' associazione, snocciola dati impressionanti: il costo della farina a marzo è cresciuto del 187%; lo zucchero del 55. E i numeri ufficiali non sono da meno. La tabella dell' Istat sui prezzi al consumo del 15 maggio certifica un aumento della frutta del 4% e delle bevande alcoliche del 2.

 

 

coronavirus fase due bar riaprono a milano 5coronavirus fase due bar riaprono a milano 3coronavirus, la riapertura del 18 maggio a roma 56coronavirus fase due bar riaprono a milano 14coronavirus, la riapertura del 18 maggio a roma 29parrucchieri coronavirus parrucchieri coronaviruscoronavirus, la riapertura del 18 maggio a roma 68coronavirus fase due bar riaprono a milano 17

 

coronavirus fase due bar riaprono a milano 4

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."