scuola mascherina

PROMOSSI E VACCINATI - L'OBIETTIVO DEL GOVERNO È FAR RIPARTIRE A TUTTI I COSTI LA SCUOLA IN PRESENZA, A SETTEMBRE. MA PER FARLO SERVE ARRIVARE CON ALMENO IL 60% DEGLI STUDENTI TRA I 12 E I 19 ANNI VACCINATI – PRONTO IL PIANO PER IL PROSSIMO ANNO, RESTA IN SOSPESO SOLO L'OBBLIGO VACCINALE PER IL PERSONALE SCOLASTICO (SI ASPETTA DI CAPIRE QUANTI SONO EFFETTIVAMENTE I PROFESSORI NO VAX) – COSA SUCCEDE IN CASO DI POSITIVITA'? SI STUDIA UNA QUARANTENA ALLA FRANCESE. VANNO IN DAD SOLO I NON VACCINATI...

Lorena Loiacono per "il Messaggero"

 

SCUOLA MASCHERINA 2

La missione è chiara: riaprire l'anno scolastico, a settembre, tutti i presenza. Un altro anno di didattica a distanza sarebbe insostenibile e il Governo lo sa bene.

 

Così il piano per la ripartenza delle lezioni rientrerà in un pacchetto scuola, che verrà portato in consiglio dei ministri la prossima settimana. Ma il testo di fatto è pronto: si basa sostanzialmente sulle indicazioni date dal Comitato tecnico scientifico. Resta in sospeso, per ora, la decisione sull'obbligo vaccinale per il personale scolastico: se ne valuterà la necessità in base alla percentuale di docenti no vax che verrà rilevata nei prossimi giorni.

 

E' confermata, inoltre, la volontà di estendere il più possibile la vaccinazione tra i ragazzi over 12, per evitare rischi anche tra i più giovani: sarebbe infatti opportuno arrivare al primo giorno di scuola con almeno il 60% degli studenti tra i 12 e i 19 anni vaccinati. Si tratta di circa 2,4 milioni di ragazzi, anche solo 2 milioni se si prende in considerazione solo gli studenti delle superiori ai quali, di fatto, è stata riservata la didattica a distanza nell'ultimo anno scolastico.

SCUOLA MASCHERINA

 

Una percentuale raggiungibile, secondo le stime della struttura commissariale, entro i primi dieci giorni di settembre. Sempre che i ragazzi e i loro genitori, nel caso di minori, decidano di aderire. Tutto questo perché, come si legge nella premessa della bozza del piano, la sfida è «assicurare a tutti, anche per quanto rilevato dal Comitato Tecnico Scientifico, lo svolgimento in presenza delle attività scolastiche, il recupero dei ritardi e il rafforzamento degli apprendimenti, la riconquista della dimensione relazionale e sociale dei nostri giovani, insieme a quella che si auspica essere la ripresa civile ed economica del Paese».

 

Innanzitutto, per garantire la didattica con i docenti in cattedra, il consiglio dei ministri ieri ha approvato l'assunzione, già autorizzata dal Mef lo scorso 17 luglio, di 112.473 insegnanti per il prossimo anno. Sarà necessario però vedere quanti riuscirà ad assumerne il ministero dell'istruzione, visto che mancano i docenti in graduatoria

 

IL PIANO

in classe con la mascherina

Quindi come si torna a scuola? I ragazzi dovranno entrare tutti in aula mantenendo il distanziamento ma, laddove non fosse possibile, non si andrà a penalizzare la frequenza ma si potrà adottare l'utilizzo di dispositivi di sicurezza. Vale a dire che, salvo nuove disposizioni a ridosso dell'avvio dell'anno scolastico legate ad eventuali criticità nei contagi, il distanziamento non è più imprescindibile ma si può evitare, mantenendo la mascherina sul volto.

 

E questo, a differenza dello scorso anno, sembra essere la novità più importante per permettere a tutti di seguire in presenza, visto che restano in piedi tutte le difficoltà delle scuole a reperire nuovi spazi: dagli enti locali, infatti, non sono arrivate aule alternative a sufficienza. La mascherina resta quindi una presenza fissa: è obbligatorio indossarla sopra i sei anni di età, nei locali al chiuso e quindi anche in classe. È obbligatoria tra il personale, compreso quello della mensa, e deve essere di tipo chirurgico certificato.

 

maestra con mascherina

Non sono ammesse, infatti, le mascherine cosiddette di comunità, vale a dire quelle di stoffa. Per i ragazzi diversamente abili e in caso di studenti con problemi di udito sono ammesse le mascherine trasparenti, proprio con l'obiettivo di agevolare la comprensione e la partecipazione alla didattica, e saranno distribuite dalla struttura commissariale come tutte le altre.

 

ALLA FRANCESE

Per entrare in classe non sarà necessario aver effettuato uno screening ad hoc ma si punta a potenziare il tracciamento e la sinergia tra scuole e asl, che troppe volte è mancata lo scorso anno, alla presenza di casi positivi. Restano ancora dubbi su una diversa forma di quarantena: la modalità alla francese prevede infatti che vadano in dad solo i ragazzi non vaccinati. Ma su questo il Cts deve ancora esprimersi.

 

Le aule devono essere costantemente areate e pulite: la sanificazione deve essere puntuale. In presenza di casi positivi, servono interventi di sanificazione se sono trascorsi meno di sette giorni dall'ultima presenza a scuola. Gli interventi possono essere effettuati da ditte apposite ma non è obbligatorio: si può procedere anche con il personale quotidianamente addetto alle pulizie della scuola.

 

a scuola con la mascherina

Per le attività sportive, le regole vengono adottate in base al colore dell'area geografica: per quanto riguarda le attività di educazione fisica all'aperto, il Cts non prevede in zona bianca l'uso di dispositivi di protezione per gli studenti, salvo il distanziamento interpersonale di almeno due metri. Per le stesse attività, svolte però al chiuso quindi in palestra, si procede per colore: le attività di squadra sono consentite solo in zona bianca, anche se vanno privilegiate sempre quelle individuali, mentre in zona gialla e arancione si raccomanda lo svolgimento di attività unicamente di tipo individuale».

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…