paolo pirino

PRONTO, CI PORTATE LA "BAMBA"? - IL COCA CENTER DEL KILLER DI LUCA SACCHI, PAOLO PIRINO, RIFORNIVA I VIP DELLO SPETTACOLO - QUELLE RAGAZZE IN DIFFICOLTA’ ECONOMICHE ASSUNTE COME CORRIERI DELLA DROGA, CON TELEFONO "DI SERVIZIO" E PRECISE TARIFFE… - RETTIFICA: "IL TECNICO DI ULTIMO E' ESTRANEO AI FATTI. NON VI E' PROVA CHE SIA STATO LUI A CONTATTARE PIRINO. LUI NON SI TROVAVA NELL'ALBERGO MENZIONATO NELL'ARTICOLO MA..."

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Egr. Direttori, la presente in nome e nell'interesse del Sig. Emilio Simeone, residente il Livorno (LI) , che mi ha conferito espresso mandato, per significare quanto segue. Il mio Assistito ha constatato nell’articolo da Voi pubblicato in data 19 giugno 2020 dal titolo “ Coca Center del killer di Luca Sacchi” la citazione del suo nome (Emilio S.) e dei riferimenti alla sua professione (tecnico del cantante Ultimo) in relazione ad un presunto ordine di droga non andato a buon fine.

 

Tale erronea informazione da Voi riportata costituisce un danno all’immagine del mio assistito, assolutamente estraneo ai fatti menzionati, oltre ad avere pesanti conseguenze dal punto di vista lavorativo. Con la presente Vi invio e diffido a norma della Legge 416/1981, alla pubblicazione della seguente rettifica entro e non oltre 2 giorni dalla presente.

 

“Con riferimento all’articolo pubblicato in data 19 giugno 2020 in cui si parlava di Coca Center del killer di Luca Sacchi, viene fatto il nome di Emilio S. che avrebbe presumibilmente contattato il Sig. Pirino per un acquisto di droga peraltro non andato a buon fine. Contrariamente da quanto da Voi affermato la persona da Voi indicata e assolutamente estranea ai fatti menzionati: non vi e prova che sia stato lui a contattare Paolo Pirino, anzi a prova della sua totale estraneita e il fatto che il mio assistito non si trovasse nell’albergo menzionato nell’articolo, ma in altro albergo, come e facilmente dimostrabile dai documenti registrati nella struttura.”

 

In difetto di Vostro riscontro saranno intraprese, senz'altro avviso, tutte le azioni, anche penali, inibitorie e risarcitorie, ritenute idonee alla tutela dei diritti

del Sig. Emilio Simeone. Valga la presente ad ogni effetto di legge, quale formale diffida e costituzione in mora, nonche decadenza dal beneficio del termine, interruzione di decadenze e prescrizioni tutte.

Distinti saluti

Avv. Ilaria Nocentini

 

 

 

Michela Allegri per “il Messaggero”

 

paolo pirino

Un centralino aperto fino a notte fonda per prendere ordinazioni, in grado di garantire consegne in ogni angolo della Capitale. Con il call center della droga, la cocaina viaggiava dal quartiere di San Basilio a Roma nord, fino al centro. Raggiungeva i clienti che chiamavano anche all'ultimo minuto, o scrivevano le parole in codice con un sms: «Un amico» indicava una dose e «una mano» 5 grammi.

 

Un giro di spaccio patinato, gestito da uno dei killer di Luca Sacchi e diventato rinomato tra i vip della Capitale, soprattutto nel settore dello spettacolo e dell'organizzazione di eventi e di concerti.

 

 

Paolo Pirino, 22 anni, già detenuto e sotto processo per l'omicidio del personal trainer romano, insieme a due soci aveva escogitato un sistema a suo modo raffinato e soprattutto «innovativo» per spacciare, sottolinea il gip che ieri ha disposto l'arresto per 7 persone. Tre sono in carcere e quattro ai domiciliari.

 

LE CONSEGNE

le foto di pirino

Il gruppo, in grado di garantire fino a 80 consegne nei week-end e capace di fatturare 15mila euro in una sola settimana, era stato danneggiato negli affari dal lockdown, ma con le prime riaperture aveva subito contattato i clienti con un sms pubblicitario intercettato dai finanzieri del Gico del comando provinciale di Roma. Pirino ha ricevuto l'ordinanza di custodia cautelare direttamente in carcere.

 

Lo scorso ottobre, nella compravendita di 70mila euro di erba costata la vita a Sacchi, era il socio di Valerio Del Grosso. Era stato lui a colpire con una spranga Anastasia Kylemnyk, la fidanzata di Luca - finita pure lei a processo per detenzione di stupefacenti -, per rubarle lo zainetto che conteneva i soldi, prima che Del Grosso sparasse un colpo di pistola in testa al ragazzo. Il pm che coordina le indagini è sempre lo stesso: la dottoressa Nadia Plastina.

paolo pirino

 

Nell'ordinanza di ieri, il gip ricorda l'agguato che il 23 ottobre ha sconvolto la Capitale: i nuovi arresti sono la dimostrazione del fatto che il «core business» dei killer di Sacchi fosse la droga. Insieme a Pirino, che durante le indagini ha anche tentato di investire due finanzieri a un posto di blocco, ieri sono stati spediti in carcere gli altri capi del gruppo: i fratelli Manolo e Samuel Billocci, 22 e 19 anni. Ai domiciliari sono invece finiti quattro pony-express di stupefacenti: Sara Parisi, N. M., Laura Lodi e Marco Campanelli.

 

I CLIENTI

Il gruppo a Roma era rinomato. Pirino e i colleghi erano famosi soprattutto «nel settore dell'organizzazione di spettacoli», scrive il gip. Tra i clienti che ricevevano droga a domicilio, si legge nell'ordinanza, ci sarebbero «il tecnico di Ultimo» e un membro dello staff di Alessandra Amoroso, che avrebbe effettuato un ordine il 21 marzo 2019, con la dose consegnata appena fuori dal Palalottomatica, poco prima che iniziasse il concerto.

 

Il collaboratore di Ultimo - nelle intercettazioni era lui a presentarsi come «il tecnico» del cantante - il 23 maggio 2019 avrebbe invece chiamato Pirino e fissato un appuntamento per comprare «stupefacente in occasione di un impegno professionale al Palalottomatica». Secondo il gip, è quindi palese che «il sodalizio fosse noto negli ambienti delle organizzazioni artistiche e di eventi, quali sicuro fornitore di narcotici».

 

A causa dell'emergenza Coronavirus gli affari erano stati fermi per la durata del lockdown. Ma per non perdere la clientela, con le prime riaperture i pusher avevano subito avvisato gli avventori con un sms pubblicitari - in un italiano stentato - intercettati dai finanzieri: «Ciao bello\a sono lele di san basilio siamo stati fermi x un po' a causa del covid19 comunque da domani alle 14 fino alle 2 di notte risaremo attivi con amichetti a 30 e (mani o tmax a 230) disponibili a raggiungerti dove sei, siamo tornati al top top chiamami un abbraccio».

paolo pirino su facebook

 

Il gip sottolinea che gli indagati avevano messo in piedi un'organizzazione «estremamente efficace, sia nell'ottica di facilitare la domanda che di ridurre i tempi e i passaggi per soddisfarla, ma anche di minimizzare i rischi», annullando le piazze di spaccio. Un sistema che, nel corso dei mesi, ha consentito ai giovani ritagliarsi «uno spazio operativo di tutto rispetto in un contesto già a fortissima presenza criminale».

 

2 - LE BABY EXPRESS DI PIRINO: RAGAZZE PER PORTARE LA COCA

Marco Carta e Alessia Marani per “il Messaggero”

 

A casa o in ufficio. O anche direttamente in strada quando a chiedere la cocaina sono le trans o prostitute. Sono oltre 100, secondo gli investigatori, «gli acquirenti abituali che quasi quotidianamente chiamavano» per farsi recapitare la droga «nei luoghi più disparati» di tutta la città. Il quartier generale era a San Basilio, ma le consegne avvenivano ovunque. Una modalità che aveva permesso al gruppo di Paolo Pirino, uno dei killer di Luca Sacchi, e dei fratelli Billocci di espandersi, senza calpestare i clan della camorra e della ndrangheta egemoni nel quartiere di San Basilio, già in mano ai più potenti.

cocaina

 

Gli affari vanno bene: tanto che per poter essere al passo col mercato Pirino e soci «decidono di assumere delle persone che potessero fungere da corrieri», come si legge nell'ordinanza. Clienti in difficoltà economiche, meglio se ragazze, che si muovono per tutta Roma a bordo della propria auto guidate dal navigatore. È il 5 febbraio ad esempio quando Sara Parisi (incensurata), 30 anni, viene ingaggiata da Manolo Billocci. Pirino la introduce ai clienti: «Questa è una ragazza nuova, è un'amichetta».

 

Alla giovane, viene dato un telefono per le comunicazioni, e stabilito il tariffario: 50 euro per una giornata, 70 se le consegne sono tante. Nel caso di Sara, però, il primo giorno di lavoro il guadagno è solo di 10 euro. La ragazza, infatti, deve ancora pagare la droga del giorno prima: «Ma se te ne pago due e uno me lo scali da domani?». L'orario di lavoro è dalle 14 alle 21. E guai a sgarrare: «Tu alle due devi sta qua». I risultati, non sono incoraggianti. A febbraio viene reclutata anche la 28enne N.M. che, una volta edotta, riceve ordini da Pirino: «Muoviti amore che ci stanno già due persone». Il rendimento delle due ragazze viene considerato scarso da Pirino e Billocci.

 

Tanto che a marzo il sodalizio «decideva di assoldare un'altra ragazza per le consegne», Laura Lodi (incensurata), 27 anni, che entra subito nelle grazie di Pirino: «Inviami la via con il civico che c'è un'amichetta che non lo sa». La Lodi brilla per la sua intraprendenza, tanto che gli investigatori, il 4 aprile del 2019, annotano come la giovane, abbia «operato due cessioni di narcotico», in autonomia, senza passare per il sistema del call center. Tutto funziona come una piattaforma di food delivery.

 

spaccio cocaina

PICCOLI QUANTITATIVI

Piccoli quantitativi distribuiti in tutta la città per avere meno guai con la legge e farla franca. Non sempre però i rider sono disponibili, soprattutto la sera. Come il 23 maggio del 2019, quando a contattare Pirino è Emilio S., che si presenta come «il tecnico di Ultimo», il celebre cantante.

 

La richiesta di Emilio avviene attraverso un termine insolito: «Un facchino». E Pirino, sempre cauto al telefono, si espone: «Un facchino cosa è fra? Una mano?». Alla conferma del tecnico, Pirino indica il prezzo per la mano, ovvero una confezione da 5 grammi: «Una mano due e trenta».

ultimo

 

L'appuntamento è a poca distanza dal Palalottomatica, all'hotel Shangri la di viale Algeria, uno dei luoghi simbolo dell'inchiesta «Mondo di Mezzo», dove molti dei protagonisti dell'indagine, tra cui Massimo Carminati, Salvatore Buzzi, e Luca Gramazio, si davano appuntamento. Forse è un monito.

ALESSANDRA AMOROSO

 

ALESSANDRA AMOROSO

Però all'appuntamento ci sono anche i finanzieri, che dopo averlo notato a bordo della sua Smart insieme a Manolo Bellocci, gli intimano l'alt. Pirino «con una manovra a zig zag», cerca di investire i due finanzieri, che si salvano lanciandosi: uno sul cofano dell'auto di servizio, l'altro sull'aiuola spartitraffico». Secondo gli inquirenti voleva ucciderli. Spietato e pericoloso come quando si è presentato armato di mazza da baseball per colpire Luca Sacchi all'Appio Latino.

COCAINA

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)