marconi deledda quasimodo montale

QUANTE LAUREE VALE UN PREMIO NOBEL? DELEDDA AVEVA LA TERZA MEDIA, MONTALE ERA DIPLOMATO RAGIONIERE, QUASIMODO AVEVA IL DIPLOMA DI PERITO AGRARIO (MA POI OTTENNE DUE LAUREE HONORIS CAUSA DALL' UNIVERSITÀ DI MESSINA E DA QUELLA DI OXFORD) E IL FISICO MARCONI STUDIO’ DA AUTODIDATTA – IL LIBRO

Pino Farinotti per “Libero quotidiano”

 

Si trova nelle librerie I premi Nobel - dal 1901 al 2019 (Book Time 538 pag.

grazia deledda

20 euro): La vita, le scoperte e i successi dei premiati in fisica, chimica, medicina, letteratura, pace, economia. Firmato da Pietro Migliorini. Trattasi di libro importante, soprattutto utile. Non solo a chi di mestiere si occupa di comunicazione, scrittura o insegnamento, ma anche a chi ama le statistiche umane, quelle grandi e decisive.

 

Se la tua formazione fa di te un essere umano migliore, se guarisci da qualcosa che una volta ti uccideva, se comunichi con la tua famiglia e col mondo in tempo reale, se qualche guerra è stata evitata, se una parte di povertà e disuguaglianze è stata rivista, se.... molto altro. Il merito va a quei signori presenti nel libro di Migliorini. La struttura è completa.

 

Riporta, anno dopo anno i premiati, la motivazione, il contesto storico e una scheda esaustiva dei vincitori. Nel film The prize, titolo, banale, italiano Intrigo a Stoccolma, nella prima sequenza il responsabile del Premio, davanti agli inviati di tutto il mondo dice: «Una volta ancora l' Accademia delle scienze svedesi ha votato, il Regio istituto Carolina ha votato, l' Accademia delle lettere svedesi ha votato. Una volta ancora l' uomo conferisce l' immortalità ai suoi simili. Ecco i nomi dei vincitori del premio Nobel».

 

guglielmo marconi

"Immortalità", nella circostanza, è un lemma legittimo. Ci sta. Ma questo Alfred Bernhard Nobel (1833-1896), chi era? Faceva parte di un' importante dinastia di industriali che produceva polvere da sparo. Nel 1950, a Parigi, incontrò il professore italiano Ascanio Sobrero, inventore della nitroglicerina. Partendo da quell' esplosivo attraverso molti esperimenti, uno dei quali costò la vita a suo fratello Emil, Alfred compose una chimica che rendeva la sostanza più maneggevole e stabile, la dinamite, brevettata nel 1867.

 

Da allora Nobel aprì laboratori in vari paesi, Italia compresa, accumulando un immenso patrimonio. Nel 1888, per l' errore di un giornale francese, che aveva confuso il nome del fratello Ludvig con Alfred, si diffuse la notizia della sua morte. Il necrologio recitava: «Alfred Nobel, che divenne ricco trovando il modo di uccidere il maggior numero di persone nel modo più veloce possibile, è morto ieri».

 

 La storia racconta che l' inventore fosse talmente colpito da questa descrizione, che per farsi perdonare dall' umanità, sottoscrisse il testamento col quale lasciava un' eredità diventata poi il Premio Nobel. A questo punto è legittimo un dato: il "Nobel", oggi, porta al vincitore una medaglia d' oro e un assegno di 900mila euro.

salvatore quasimodo

Un altro dato: all' anno 2019 i premiati sono 856 uomini e 52 donne. Nella sua lunga storia, spesso il premio ha suscitato interrogativi, sconcerto e polemiche. Sono molti i casi. Spesso l' assegnazione dipendeva dal momento politico o da un' opportunità che stravolgeva i meriti reali.

 

Alcuni casi esemplari. Nel 1958 Boris Pasternak autore de Il dottor Zivago, ritenuto dissidente, fu costretto al rifiuto dal regime sovietico. Nel 1968 Jean Paul Sartre rifiutò il premio perché lo riteneva, in qualche modo, lesivo della propria libertà di pensiero. Nel 1994, Yasser Arafat ebbe il riconoscimento per la "pace": un contrasto che scatenò l' opinione comune che vedeva nel palestinese un terrorista. Anche Henry Kissinger, nel 1973 fu premiato per la "pace".

 

Lui che aveva sostenuto il dittatore Pinochet nel colpo di Stato contro il presidente del Cile Allende. Il premio del 2009, a Barack Obama fu preventivo: un auspicio a qualcosa che il presidente, forse, avrebbe fatto. E che non fece. Siamo a quella che viene detta "la punta dell' iceberg". Altre notizie: l' Italia, con 20 Nobel è al settimo posto dopo Usa, Regno Unito, Germania, Francia, Svizzera e Russia.

 

Nell' immenso volume dei Nobel, costretto a un focus, scelgo il segmento a me più congeniale, la letteratura. Abbiamo 6 vincitori: Giosuè Carducci nel 1906 «Per la sua approfondita ricerca critica, per la freschezza di stile e per la forma lirica».; Grazia Deledda (1926) «Per le sue opere, idealisticamente ispirate, che tratteggiano con plastica chiarezza la vita della sua isola»;

 

migliorini cover

Luigi Pirandello (1934) «Per il suo schietto e audace tentativo di perpetuare ai massimi livelli drammatici l' arte del teatro»; Salvatore Quasimodo (1959): «Per la liricità con cui ha saputo esprimere le tragiche esperienze umane dei nostri tempi»; Eugenio Montale (1975) «Per la sua caratteristica forma poetica che ha interpretato i valori umani nella prospettiva di una vita senza alcuna illusione"; Dario Fo: «Figura preminente del teatro politico che, nella tradizione dei giullari medievali, ha fustigato il potere e restaurato la dignità degli umili».

 

Ci sono, rispetto a questi grandi personaggi, alcune anomalie che certo non vanno a intaccare i meriti straordinari. Trattasi di "studio": Deledda aveva la terza media, Montale era diplomato ragioniere, Quasimodo aveva il diploma di perito agrario, ma poi ottenne due lauree honoris causa dall' università di Messina e da quella di Oxford. Per analogia "senza laurea" uscendo dalla letteratura, non si può non richiamare un grande italiano del mondo, Guglielmo Marconi, che ebbe il Nobel per la Fisica: «Per le sue ricerche e le sue scoperte nella telegrafia senza fili». Il tema può essere: frequentare l' università, con le sue nozioni che lo scienziato aveva di gran lunga sorpassato, forse avrebbe perso tempo prezioso.

 

E comunque: quante lauree vale un premio Nobel?

eugenio montale

Tutto questo, moltiplicato per mille, è nel libro di Migliorini. Un' ultima considerazione: l' Italia è per definizione e per storia e per verità, il Paese della cultura e dell' arte. Sei premi sembrano non rispettare l' assunto. Sto all' Europa: Germania e Svezia hanno 8 premi. Ma la Francia, che ci è vicina, magari parente per lingua e cultura ne ha 15. In realtà è questione di epoca. Il "Nobel" abbraccia il secolo scorso e la prima parte di questo. Ed ecco un altro dato: il "Belpaese" non è quello del Rinascimento.

Ultimi Dagoreport

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...