paolo fiorentino banca progetto

QUANTO È DIFFUSO IL SACCHEGGIO DEL FONDO DI GARANZIA DEL MINISTERO DELLE IMPRESE GESTITO DAL MEDIOCREDITO CENTRALE? – IL CASO ESPLOSO CON LO SCANDALO DI "BANCA PROGETTO" METTE SOTTO I RIFLETTORI UN “SISTEMA” IN CUI A PRENDERSELA IN SACCOCCIA SONO I CITTADINI CHE CI RIMETTONO: CHISSA' QUANTE VOLTE GLI ISTITUTI HANNO CONCESSO FINANZIAMENTI, SENZA UNA ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA, SOLLEVATI DAL FATTO CHE IL RISCHIO DI INSOLVENZA PESASSE SULLE CASSE DELLO STATO - I 10 MILIONI DI EURO DATI A DUE IMPRENDITORI NELL’ORBITA DELLA ’NDRANGHETA LOMBARDA...

1. I PM DA BANCA PROGETTO PRESTITI FACILI AI CLAN

Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”

 

PAOLO FIORENTINO

Quante volte? È la domanda che  […] dovrebbe farsi non soltanto in Banca Progetto, ma anche in molte altre banche, nel Mcc-Mediocredito centrale, in Banca d’Italia e al ministero dello Sviluppo. Specie adesso che i pm di Milano, dopo aver verificato che 10 milioni di euro di prestiti assistiti dalla garanzia pubblica Mcc a sostegno di medie e piccole imprese sono stati affidati da Banca Progetto nel 2019-2023 a nove aziende riconducibili a due imprenditori nell’orbita della ’ndrangheta lombarda (Enrico Barone poi condannato a 11 anni per bancarotta, e Maurizio Ponzoni pure patteggiante reati analoghi), hanno ottenuto ieri dai giudici di prevenzione Pendino-Cucciniello-Profeta l’«amministrazione giudiziaria» della banca digitale, venduta appena un mese fa per 600 milioni dal fondo americano Oaktree (proprietario in Italia anche dell’Inter) al fondo Centerbridge.

banca progetto 8

 

Nell’iniziativa promossa dalla Procura di Marcello Viola per la prima volta su una banca di queste dimensioni […] non si coglie infatti solo il tema specifico della non indagata Banca Progetto. Certo, qui il neoamministratore giudiziario Donato Maria Pezzuto affiancherà per un anno i vertici per ridisegnare i controlli interni e bonificare quella «gestione superficiale e sprovveduta» che, già sanzionata da una ispezione di Banca d’Italia, per i pm Silvia Bonardi e Paolo Storari avrebbe colposamente finito per agevolare gli ’ndranghetisti.

Paolo Fiorentino Banca Progetto

 

«Ci sentiamo estranei alla vicenda — dice Fiorentino —, certamente la Gdf ha strumenti per risalire a collegamenti che noi non abbiamo, se siamo stati strumenti inconsapevoli la nostra intenzione è collaborare nei limiti del possibile».

 

banca progetto 4

Ma più importante per la collettività è capire quanto diffuso sia il saccheggio del Fondo di garanzia del ministero delle Imprese gestito dal Mediocredito centrale: e cioè quante volte altri istituti — smaniosi di aumentare gli impieghi e sicuri che tanto, se l’azienda finanziata non restituisce il fido, arriva comunque Pantalone a ripagarlo alla banca con la garanzia pubblica — abbiano concesso i finanziamenti senza un minimo di verifica della clientela. E quindi quanto sia ingente il danno arrecato alle casse statali, visto che questo modo di fare delle banche trasferisce sullo Stato l’intero rischio di insolvenza: con il paradossale risultato (nel caso ieri di Banca Progetto) che persino imprenditori di ’ndrangheta siano stati di fatto finanziati dalla garanzia pubblica al prestito della banca, e dunque in ultima analisi proprio dai contribuenti.

PAOLO FIORENTINO

 

2. MILANO, COMMISSARIATA BANCA PROGETTO “ALLA ’NDRANGHETA I FONDI PER COVID E KIEV”

Estratto dell’articolo di Sandro De Riccardis per “la Repubblica”

 

Dieci milioni di prestiti a società della ’ndrangheta. Finanziamenti garantiti dal Mediocredito centrale «distratti dalla loro primaria finalità», cioè i sussidi per il Covid e per la crisi Russia-Ucraina, «cannibalizzati dalla compagine criminale che ne ha ricavato ingenti guadagni».

banca progetto 3

 

Flussi di denaro tracciati dal Gico della Guardia di Finanza di Milano, tra il 2019 e il 2023, che hanno portato ieri la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Milano a disporre l’amministrazione giudiziaria di Banca Progetto, su richiesta dei pm Silvia Bonardi e Paolo Storari. Un provvedimento unico nel suo genere in Italia.

 

L’istituto (Banca Progetto e i suoi dirigenti non sono indagati) avrebbe erogato il denaro, scrive il tribunale (con i giudici Paola Pendino, Giulia Cucciniello e Maria Profeta), palesando «l’assoluta inadeguatezza dell’intera filiera bancaria che ha abdicato totalmente alle regole di diligenza e prudenza che disciplinano i rapporti finanziari».

 

L’indagine su Banca Progetto […] parte dagli accertamenti su due soggetti vicini alle cosche, Maurizio Ponzoni ed Enrico Barone, il primo contiguo alla locale di ’ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, il secondo legato al clan Tripodi di Vibo Valentia, entrambi arrestati nel 2023.

PAOLO FIORENTINO

 

Eppure, grazie all’uso di prestanome, intestazioni fittizie e fatture false, i clan hanno incassato in cinque anni finanziamenti enormi, il più consistente da 3,5 milioni nel febbraio 2023. «Secondo me… se Banca Progetto prendeva il mio nome e cognome, faceva una... diceva “lasciamo stare tutto”», dice Ponzoni in udienza, lo scorso marzo. Una «dichiarazione emblematica - secondo il Tribunale - del meccanismo di concessione dei finanziamenti, il medesimo per tutte le operazioni investigate ». I funzionari si «relazionano direttamente con Ponzoni», che formalmente «nulla ha a che fare con le società beneficiarie del prestito, avendo dunque ben chiaro che il vero beneficiario degli importi era lui, senza alcun controllo sulla persona ».

 

banca progetto 7

Ora su questa «gestione superficiale e sprovveduta» dovrà mettere mano l’amministratore giudiziario, il commercialista Donato Maria Pezzuto. Il management resta al suo posto, come ha precisato ieri l’ad di Banca Progetto Paolo Fiorentino, ma il commissariamento servirà a intervenire sulla governance per rimuovere quelle «situazioni tossiche che hanno creato l’humus favorevole perché una banca si trasformasse in un ambiente a elevato tasso di illegalità ».

 

Nonostante i rilievi di Banca d’Italia che, dopo le ispezioni del 2021 e il 2022, aveva sanzionato l’istituto per centomila euro.

 

banca progetto 6

Una logica di «massimizzazione del business», scrive ancora il tribunale, una «incontestabile inefficacia dei controlli con particolare riferimento ai comparti antiriciclaggio, credito e prevenzione ». «La banca è saldamente sotto il controllo della cda e andiamo avanti dritti per la nostra strada – commenta l’ad Fiorentino - . Abbiamo quarantamila pratiche, di cui nove fanno ri ferimento a gruppi malavitosi. I nominativi nel provvedimento non sono nostri clienti. Collaboreremo con la magistratura».

banca progetto 2banca progetto 1Paolo Fiorentino Banca ProgettoBanca ProgettoBanca Progettobanca progetto 5

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)