joe biden abbraccia il figlio hunter dopo la condanna

QUANTO PESA LA CONDANNA DI HUNTER BIDEN SU “SLEEPY JOE”? IL PRESIDENTE SI È FATTO FOTOGRAFARE MENTRE ABBRACCIAVA IL FIGLIO. IL MESSAGGIO È CHIARO: NON VUOLE MOLLARLO ALLA SUA SORTE, NON GLI CONCEDERÀ LA GRAZIA, MA “È SEMPRE PIÙ PREOCCUPATO” – HUNTER RISCHIA FINO A 25 ANNI, MA CI SONO POCHE POSSIBILITÀ CHE FINIRÀ IN CARCERE – LA CONDANNA SMONTA LA NARRAZIONE DI TRUMP DI UNA GIUSTIZIA CORROTTA E DI PARTE MA, COME NEL CASO DEL TYCOON, NON È CHIARO SE IL CASO DI HUNTER POSSA DANNEGGIARE JOE VISTO CHE...

 

VIRALE SUL WEB FOTO DI BIDEN CHE ABBRACCIA HUNTER DOPO CONDANNA

IL PRESIDENTE USA HA GLI OCCHI CHIUSI, STRINGE IL FIGLIO A SÉ

joe biden abbraccia hunter dopo la condanna 1

(ANSA) - La foto di Joe Biden che abbraccia il figlio Hunter in Delaware, dove il presidente americano è corso dopo la condanna del figlio, sta diventando virale sui siti Usa. L'immagine è molto toccante: il commander-in-chief ha gli occhi chiusi e stringe a sé il figlio scapestrato, di cui non si riesce a vedere il volto. Dal video dell'arrivo a Wilmington si vede il presidente abbracciare anche la moglie di Hunter e la first lady Jill, che è arrivata in tribunale poco dopo la sentenza di colpevolezza per il possesso di una pistola nonostante la dipendenza dalle droghe del first son.

 

'IL VERDETTO CONTRO HUNTER PESA, BIDEN SEMPRE PIÙ PREOCCUPATO'

NYT, IL PRESIDENTE RASSEGNATO SUL FUTURO DEL FIGLIO

joe biden abbraccia hunter dopo la condanna 2

(ANSA) - Joe Biden ha molto fiducia nella capacità del figlio Hunter di mantenersi lontano dalle droghe e dall'alcol, ma è consapevole che non c'è una via di uscita facile dai suoi problemi legali. Il presidente è più rassegnato e preoccupato che mai su quello che il futuro potrebbe riservare per Hunter. Lo riporta il New York Times citando fonti vicine a Biden. Il presidente si è mantenuto a distanza dal processo contro il figlio per l'acquisto e il possesso di un'arma mentre faceva uso di droghe, ma ha seguito da lontano gli sviluppi tenendosi in stretto contatto con la famiglia. Nel corso degli anni e degli scandali che hanno circondato Hunter, Biden si è sempre rifiutato di allontanare il figlio o trattarlo come un peso per la sua carriera politica. Ma il verdetto sul caso della pistola arriva nel mezzo di una campagna elettorale non facile per il presidente.

hunter biden melissa cohen e il figlio beau 1

 

1 - BIDEN JR. CONDANNATO, RISCHIA 25 ANNI «MENTÌ NELL’ACQUISTO DI UNA PISTOLA»

Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

Hunter Biden è uscito dal Tribunale di Wilmington mano nella mano con la moglie Melissa e la first lady Jill Biden. Dopo aver deliberato per appena tre ore, i dodici giurati della città del Delaware in cui il figlio del presidente è cresciuto lo hanno giudicato colpevole di tutti e tre i capi di imputazione relativi all’acquisto e al possesso di una pistola nel 2018, poiché mentì su un modulo dicendo di non fare uso di droga. In una dichiarazione scritta, Hunter Biden si è detto «deluso dal risultato», benché «più che grato per l’amore e il sostegno della mia famiglia». Ha aggiunto: «Disintossicarsi è possibile con la grazia di Dio».

joe e hunter biden melissa cohen 1

 

Dieci giorni dopo Donald Trump, il primo ex presidente condannato per un crimine, con Hunter Biden l’America vede la condanna del primo figlio di un presidente in carica. «Nessuno è al di sopra della legge, nessuno può mentire, nemmeno Hunter Biden», ha detto il procuratore, parole simili a quelle dei suoi colleghi che hanno incriminato Trump per i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels.

hunter biden

 

La notizia è arrivata il giorno prima della partenza del presidente per il G7 in Puglia e poche ore prima di un suo discorso sul controllo delle armi. Pur sottolineando di essere «anche un padre» che ama suo figlio e orgoglioso dell’uomo che è diventato dopo una battaglia con la tossicodipendenza, Joe Biden ha già detto che non grazierà il figlio, che accetta l’esito del processo e rispetterà il sistema, mentre Hunter farà ricorso in Appello.

 

I democratici useranno questo verdetto per mostrare che il sistema giudiziario non è di parte: Trump, rivale di Joe Biden alle elezioni di novembre, è stato condannato, ma così anche il figlio del presidente. La campagna elettorale di Trump invece afferma che questa condanna è una «distrazione», «una cortina fumogena per nascondere i reali crimini della Famiglia Criminale di Biden, che ha fatto decine di milioni di dollari in Cina, Russia e Ucraina».

joe e hunter biden melissa cohen e il nipote beau 1

 

[…] La condanna dell’unico figlio maschio rimastogli dopo la morte di Beau addolora il presidente, che teme per la sua incarcerazione ma anche che possa ricadere nella dipendenza da crack e alcol.

 

[…] Hunter rischia fino a 25 anni di carcere, ma è possibile — come per Trump — che non finisca in prigione: non ha precedenti e l’arma non è stata usata per violenze. Ma non è tutto: lo stesso procuratore speciale David Weiss nominato da Trump, cui il dipartimento di Giustizia ha affidato le indagini, ha incriminato Hunter per non aver pagato tasse pari a 1,4 milioni di dollari, mentre spendeva in escort e hotel di lusso. Il processo inizierà il 15 settembre a Los Angeles.

HUNTER BIDEN CON UNA PISTOLA

 

Come nei processi di Trump non è chiaro se il caso di Hunter possa danneggiare politicamente il padre. In un sondaggio Reuters/Ipsos il 61% degli elettori dice che i problemi legali del figlio non avranno impatto sul voto. La sentenza per Trump è prevista l’11 luglio, 4 giorni prima della convention repubblicana a Milwaukee. Saranno mesi intensi di casi giudiziari e di campagna elettorale.

 

2 - A PROCESSO PER COLPIRE JOE UNA CAMPAGNA BRUTALE NELL’AMERICA DELLE ARMI

Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

Nel Paese nel quale il numero delle armi da fuoco sparse nelle case eccede quello degli abitanti, neonati compresi, e con la potente lobby della Nra che si è sempre opposta a limiti e controlli alla loro vendita col pieno appoggio dei repubblicani, Hunter Biden non sarebbe mai stato incriminato per aver ottenuto una pistola mentre faceva uso di droghe, se non fosse stato il figlio del presidente.

HUNTER BIDEN CON UNA PIPA DI CRACK

 

[…] Probabilmente il figlio del presidente non sarebbe mai stato processato per comportamenti degli anni della sua vita da drogato da lui stesso raccontati nel suo libro autobiografico se i repubblicani non avessero picchiato duro sul ministero della Giustizia, accusato di proteggere un personaggio «eccellente». Spingendo i procuratori prima a ritirare una proposta di patteggiamento che prevedeva un’ammissione di colpevolezza di Hunter senza pene detentive, poi il ministro della Giustizia di Biden, Merrick Garland, a dare «pieni poteri» a un superprocuratore.

hunter biden

 

Ora che Hunter rischia teoricamente 25 anni di carcere […] sono gli stessi repubblicani a prendere le distanze dalla sentenza: chi per paura che il caso Hunter venga usato per promuovere strette sulle armi, chi perché ora vuole spostare il tiro sulle altre accuse mosse al figlio del presidente — soprattutto evasione fiscale — e per le quali lui verrà processato separatamente in California.

HUNTER BIDEN

Se per la detenzione di armi il figlio di Biden potrebbe anche cavarsela senza una pena detentiva in quanto cittadino fin qui incensurato, una seconda condanna avrebbe per lui sicuramente conseguenze più pesanti.

[…]

 

3. HUNTER BIDEN CONDANNATO

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”

 

[…] Nel dettaglio le accuse sostenute dal procuratore David Weiss sono di aver mentito a un venditore di armi autorizzato dal governo (massimo dieci anni di reclusione); di aver reso false informazioni nel modulo di richiesta per l'acquisto di un'arma (5 anni); e di possesso per 11 giorni di un'arma acquisita illegalmente (10 anni). Il massimo della pena è quindi di 25 anni. Ma non avendo precedenti penali e non avendo usato mai l'arma per compiere azioni violente, l'ipotesi più accreditata è che sconterà una piccola porzione di quella pena (poco meno di due anni) e gli verrà comminata una sanzione da 750 mila dollari. I primi due crimini sono sostanzialmente simili, il terzo è legato alla durata del possesso dell'arma.

 

le feste di hunter biden 9

Fu Hallie Biden, vedova del Fratello Beau e nell'ottobre del 2018 sua compagna, a scoprire la Colt nel bagagliaio del furgone e a gettarla nelle immondizie vicino a un negozio di alimentari di Wilmington.

 

[…]Lunedì sera era filtrato un certo ottimismo nel clan Biden. Si riteneva infatti che la composizione della giuria, con diverse persone con problemi in famiglia di dipendenza potessero essere più sensibili alle ragioni di Hunter. Alcuni giurati alla Cnn hanno riferito l'andamento della discussione. Lunedì hanno tenuto un primo voto, finito 6-6. Ieri c'era ancora un giurato non convinto ci fossero prove "oltre ogni ragionevole dubbio" per condannare Hunter. Poi lo stallo si è sbloccato.

HUNTER BIDEN DAVANTI A CAPITOL HILLle feste di hunter biden 7le feste di hunter biden 3le feste di hunter biden 1le feste di hunter biden 12le feste di hunter biden 10le feste di hunter biden 11le feste di hunter biden 13le feste di hunter biden 14le feste di hunter biden 15le feste di hunter biden 2le feste di hunter biden 4le feste di hunter biden 6le feste di hunter biden 5le feste di hunter biden 8

[…]

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."