paolo isotta

QUEL CARATTERINO DI PAOLO ISOTTA: “SONO COSÌ SUPERBO CHE TROVARE QUALCUNO CHE RICONOSCA ALL'ALTEZZA DEL MIO ODIO MI RIESCE DI RADO. IL DISPREZZO LO ESERCITO A PIENE MANI. SE PER CASO MI TROVO SU QUALCHE MEZZO PUBBLICO, LA VITA QUOTIDIANA MI MERAVIGLIA E SOVENTE MI DISGUSTA. SE SONO AL RISTORANTE, E IL CAMERIERE, PORTANDOMI IL PIATTO INCOMINCIA A TENTARE DI SPIEGARMI GL'INGREDIENTI DI CHE È COMPOSTO, LO SCACCIO IN MALISSIMO MODO. UNA VOLTA SUL TRENO ROMA-FOLIGNO…”

Paolo Isotta per “Libero quotidiano”

 

Paolo Isotta con il libro

Qualche sera fa ero a Roma, per l' inaugurazione della mostra fotografica di Ortensio Zecchino. Questo democristiano dei bei tempi è di professione storico, e nessuno conosce quanto lui Ruggero re di Napoli e suo nipote, Federico II imperatore. Ha fondato a presiede ad Ariano Irpino il Biogem, ossia Biologia e genetica molecolare, un istituto di ricerche genetiche all' avanguardia mondiale: 30000 metri quadrati di laboratorî e aule d' insegnamento onde sono già sortiti risultati importanti anche per la lotta contro i tumori. Si diletta di fotografia.

 

Le sue foto bellissime sono o i residui di quella civiltà contadina che un tempo eravamo tutti noi, o di animali. Un ciclo è sulle Georgiche: capre, api, ragni, asine che partoriscono, scrofe che allattano, una nidiata di corvi nutrita dalla madre, un cavallo appena nato che tenta di mettersi in piedi, i cigni lungo le anse del Mincio L' altro è di rapaci. Egli ha edito qualche anno fa l' opera di Federico II De arte venandi cum avibus, L' arte di cacciare con gli uccelli, e i più bei falchi del mondo, insieme con aquile e gufi, sono stati da lui ripresi. Mi ha spiegato, e l' ho constatato leggendo le pagine dell' Imperatore, che nella descrizione delle abitudini e dei caratteri degli uccelli, fatta di propria esperienza, lo Svevo anticipa l' etologia di Konrad Lorenz.

ORTENSIO ZECCHINO

 

Abbiamo cenato insieme con la mia famiglia. Uno dei due miei cugini Jacoangeli, Fabrizio, è un clinico di straordinario livello - tra l'altro, nove anni fa mi ha guarito dalla depressione - ma è soprattutto un medico delle anime e un lettore di esse. Giorni dopo, gli ho chiesto: "Che cosa te ne pare di Ortensio?" Egli sa che è per me un fratello maggiore; e mi ha risposto: "Vi assomigliate molto; la differenza è che lui pratica l'arte della pazienza, tu quella dell'insofferenza e del disprezzo verso gli altri." Nessuno, così laconicamente, è stato capace di descrivermi in modo più preciso.

 

AL RISTORANTE

paolo isotta 2

L'insofferenza. Se sono al ristorante, e il cameriere, o, dio liberi, il trattore, portandomi il piatto incomincia a tentare di spiegarmi gl'ingredienti di che è composto, lo scaccio in malissimo modo, da fargliene passare la voglia per sempre. Se qualcuno per strada mi dicesse "Lei è cornuto", non farei una piega, essendo la cosa fra le umane possibilità. Ma quando, specie a Milano, qualche zelante mi si avvicina e con sorriso complice mi fa "Maestro, quanto ci mancano le sue critiche musicali sul Corriere.!", tiro fuori la pistola.

 

Se taluno mi vuole raccontare che cosa ha ascoltato alla Scala, o a Santa Cecilia, il mitra.

Se qualcuno, che non sia un intimo, mi chiede che cosa penso di certi direttorucci di nuova leva, del genere dei "barocchisti" o del nuovo astro dei cretini, Theodor Currentzis, non ho abbastanza saliva per sputargli in faccia. È solo qualche esempio. La benevolenza di un cretino m' infastidisce più dell' avversione di un nemico.

millennials3

 

Quanto al disprezzo: noi uomini proviamo per lo più indifferenza verso i nostri simili. È una salvaguardia di sopravvivenza escogitata dal genio della Natura. Poi proviamo affetto e stima: io per pochi, ma in modo intenso, e divento una tigre quando qualcuno li tocca. Mi è difficile provare odio. Sono così superbo che trovare qualcuno che riconosca all' altezza del mio odio mi riesce di rado. Il disprezzo lo esercito a piene mani, e il profilo umano precede sempre quello professionale.

 

Poi, questo non è neanche vero. In genere, quelli degni di disprezzo lo sono sotto i due profili. Così si spiega che me la faccia poco con la cosiddetta "gente comune". Il mio massimo piacere è leggere e studiare; esco di rado; quella deliziosa bonomia napoletana che cinquant' anni fa ti incantava, e avresti passato ore a chiacchierare con un passante, è quasi scomparsa. Così, se per caso mi trovo su qualche mezzo pubblico, la vita quotidiana mi meraviglia e sovente mi disgusta.

millennials 6

 

IN TRENO

Racconto un caso occorsomi su di un treno regionale Roma-Foligno. Bisognerebbe fare di queste esperienze, per cedere com' è davvero la "gente". Sale una coppietta di ventenni. Non brutti, non sporchissimi. Lui, un biondino di un metro e ottanta, aveva addosso del vestiario per il quale avrei calcolato 40 euro tutto compreso. Dalla tasca destra tira fuori l'ultimo modello di cellulare Apple (circa 900 euro), dalla sinistra lo stesso modello. Lei tira il suo, idem. In tre, 2700. Si sono messi a "chattare". Solo che lui "chattava" simultaneamente con la destra e con la sinistra. Il suo, a dir così, cervello, riusciva a sdoppiarsi, dando due comandi diversi alle due mani.

 

È una vera mutazione antropologica, magari notissima a chi mi legge, che mi ha lasciato senza parole. Non ho osato fotografarlo per paura di trovarmi bucata la pancia da un coltello. Lei pure "chattava". Probabilmente lui, con una delle mani, "chattava" con lei. Non hanno detto una parola per tutto il viaggio. Ma io so anche per chi votano, e non c'è bisogno che lo spieghi.

 

paolo isotta

Al ristorante, si vedono coppie borghesi del tipo medio-alto che fanno lo stesso. Non parlano. Stanno col telefonino in mano e "chattano" ciascuno per conto proprio.

Forse soffrono per la disperazione della solitudine di coppia, e vanno dallo psicanalista; forse sono felici. Mi basta riflettere su casi siffatti per comprendere quanto io sia un privilegiato.

 

Non sono per principio un nemico di Internet. In mano a una persona dotata di intelligenza e cultura, può essere comodo e facilitare e accelerare il lavoro. Ma in mano a costoro? Il tempio di Gobekli Tepe, risalente a 9500 anni prima di Cristo, è stato costruito dagli extraterrestri, come le Piramidi. Lo sbarco sulla luna non è mai avvenuto. La terra è piatta, oppure cava. Et coetera. Quando quasi tutti erano analfabeti, il contadino credeva alla Madonna, ai Santi, all' influsso della luna, alla magia e alla medicina delle erbe. Così, egualmente, in tutto il mondo. Non era molto meglio?

 

Questi, purtroppo, non sono analfabeti. E siccome usano internet, credono agli extraterrestri. Forse addirittura l'istruzione è di per sé un male: aiuta i cretini a diventarlo di più. Il dottissimo cardinale Federico, tanto caro al Manzoni, era convinto che la peste di Milano fosse opera di untori pagati dal demonio: e sappiamo come finì, con la Colonna Infame. Trovò quale solo oppositore Don Ferrante, che dimostrava doversi alla congiunzione di Giove con Saturno

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)