nicolai lilin-3

"L'EDUCAZIONE PUTINIANA" DI NICOLAI LININ - “NAVALNY AL POSTO DI PUTIN? FAREBBE DANNI INCREDIBILI” – PARLA LO SCRITTORE AUTORE DI “EDUCAZIONE SIBERIANA”: “NAVALNY NON HA UNO SPESSORE POLITICO, ANZI È INUTILE E DANNOSO POLITICAMENTE” – E SU LUKASHENKO: “HA AIUTATO LA BIELORUSSIA A NON DIVENTARE LA MARIONETTA NELLE MANI DEGLI OLIGARCHI, MA ORA È NECESSARIO UN CAMBIAMENTO…”

Gianluca Veneziani per "Libero Quotidiano"

 

nicolai lilin 2

Per analizzare senza pregiudizi la situazione geopolitica in Est Europa e Russia, vale la pena ascoltare un fine conoscitore di quel mondo, come lo scrittore Nicolai Lilin, nato in Transnistria, autore del celebre "Educazione siberiana" e in uscita a settembre con il saggio "Putin, l'ultimo zar" (Piemme).

 

Da alcuni giorni su Facebook Lilin commenta l'attualità relativa a quell'area, dalle proteste in Bielorussia al presunto avvelenamento dell'oppositore di Putin, Alexei Navalny. Lilin, partiamo dalle manifestazioni di piazza a Minsk contro il presidente Lukashenko.

alexander lukashenko con giubbotto antiproiettile e kalashnikov

 

Lei sta dalla parte degli oppositori o del governo?

«Io sono dalla parte del popolo della Bielorussia e dei suoi interessi. Non ci sono solo le due fazioni, ma anche una terza via, quella dell'intesa. Da parte mia condanno la violenza della Polizia che in alcuni casi ha agito brutalmente contro i manifestanti, del tutto pacifici.

 

nicolai lilin 3

Detto questo, bisogna essere equanimi nel giudizio su Lukashenko: lui ha aiutato la Bielorussia a non diventare la marionetta nelle mani degli oligarchi, come è successo invece alla Russia; le fabbriche non sono state privatizzate e non c'è stata una selvaggia spartizione delle imprese tra capitalisti russi e internazionali.

 

Allo stesso tempo però Lukashenko dura da 26 anni al potere, la sua è una dittatura finita nello stallo che oggi sta spaccando la società, suscitando reazioni forti. Soprattutto le giovani generazioni non comprendono questo immobilismo e manifestano rabbia e voglia di cambiamento. Pertanto sono convinto della necessità di un'intesa».

 

ALEKSANDR LUKASHENKO VLADIMIR PUTIN 2

In cosa dovrebbe consistere?

«Lukashenko dovrebbe creare un meccanismo pacifico di successione al potere, delegando delle competenze al Parlamento il quale, seguendo uno schema democratico, dovrebbe scegliere un nuovo leader. Noi in Occidente ci siamo entusiasmati per la candidata dell'opposizione, la Tikhanovskaja, la quale tuttavia è sconsigliabile per la Bielorussia e non in grado di governare. La Tikhanovskaja ha detto di voler legare la Bielorussia all'Occidente e farla entrare in Europa e nella Nato.

nicolai lilin 1

 

Ma questa è roba da fantascienza: la Bielorussia non potrà mai essere parte della Nato perché ospita sul proprio territorio due strutture fondamentali per la difesa e la strategia militare russa, ossia una stazione di radiolocazione che serve a rilevare eventuali missili in partenza dall'Occidente e un centro nevralgico per la comunicazione con i sottomarini russi che sono nella parte occidentale del pianeta. Se queste due strutture uscissero fuori dal controllo delle forze russe, tutto il sistema militare di Mosca diverrebbe inutile. Per questo la Bielorussia è destinata a restare nella sfera di influenza russa».

manifestanti contro lukashenko

 

Gli oppositori di Lukashenko mettono in discussione l'esito delle elezioni che lo hanno visto trionfare con l'80%. Crede che il presidente goda di un consenso spontaneo da parte della popolazione?

«Quella a cui stiamo assistendo non è una rivolta popolare contro il dittatore, ma la rivolta di una parte del popolo. Ci sono tantissime persone che lavorano nelle strutture governative, tra i militari, nelle grandi aziende statali, che sostengono Lukashenko e non vogliono che il suo regime passi. Il loro consenso è logico perché, se cade Lukashenko, viene meno il loro futuro e il loro benessere».

nicolai lilin 4

 

L'Europa ha interesse che cada l'autocrate bielorusso?

«L'Ue ha solo preso una posizione morale, non potendo stare in silenzio. Ma in realtà né Francia né Germania vogliono che si aggiunga un altro Paese all'asse filo-americano in Est Europa, che già comprende Ucraina, Polonia e Lituana. Sono in gioco gli interessi economici, strategici e militari di francesi e tedeschi, che rischiano di essere limitati da una nuova cortina di ferro sotto dominio Usa».

 

Veniamo al caso Navalny. Ieri l'ospedale di Berlino, dove è ricoverato, ha fatto sapere che ci sono tracce di veleno nel suo corpo. Se fosse confermata questa versione, chi potrebbe averlo avvelenato?

«Indubbiamente Putin dispone di una schiera di militari e burocrati interessati al fatto che lui rimanga al potere. E che spesso agiscono senza il suo diretto intervento. Allo stesso tempo Navalny nei suoi video di denuncia contro la corruzione ha maltrattato molti oligarchi, persone che dispongono di un esercito privato. E che potrebbero averci messo il loro zampino».

 

alexei navalny vladimir putin

Ma davvero Navalny è tanto temibile per chi è al potere?

 «La verità è che è assurdo considerare Navalny un'alternativa a Putin. Lui è un importante personaggio del movimento anti-corruzione, ma non ha uno spessore politico, anzi è inutile e dannoso politicamente. Se lui governasse la Russia, farebbe danni incredibili, essendo incapace di gestire il Paese dal punto di vista economico e militare».

ALEKSANDR LUKASHENKO VLADIMIR PUTIN 1ALEXEY NAVALNYIL TE' DI VLADIMIR PUTINalexei navalny con alcuni fan a tomsk, poco prima di sentirsi male VLADIMIR PUTIN VI OFFRE UNA TAZZA DI TE'alexei navalny portato via in ambulanza 1alexei navalnyalexei navalny portato via in ambulanzaalexei navalny 3alexei navalny al bar dell'aeroporto dove sarebbe stato avvelenatoaleksandr lukashenko in piazza 4ALEXEY NAVALNYALEKSANDR LUKASHENKO VLADIMIR PUTINnavalnyaleksandr lukashenko in piazza 6aleksandr lukashenko in piazza 5nicolai lilin 5

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…