cadaveri mariupol

"L'ODORE DEI CORPI HA INVASO UN INTERO QUARTIERE, MAN MANO CHE VENIVANO TIRATI FUORI" - A MARIUPOL SONO STATI TROVATI 200 CADAVERI "IN AVANZATO STATO DI DECOMPOSIZIONE" DI CIVILI AMMASSATI IN UN CIMITERO IMPROVVISATO PER STRADA E RINCHIUSI IN SACCHI NERI - NELLA CITTÀ, ORMAI SOTTO CONTROLLO DELLE TRUPPE DI PUTIN, È INIZIATO IL PROCESSO DI "RUSSIFICAZIONE" DELL'INFORMAZIONE, CON MAXI SCHERMI MOBILI CHE TRASMETTONO I TELEGIORNALI RUSSI...

Letizia Tortello per La Stampa

 

cadaveri trovati a mariupol

Li hanno scoperti mentre rimuovevano le macerie di un grattacielo nella «città nera», simbolo della distruzione e dell'accanimento della guerra di Mosca, Mariupol. Erano 200 corpi morti, in avanzato stato di decomposizione. «Il loro odore ha invaso un intero quartiere, man mano che venivano tirati fuori», ha spiegato il consigliere del sindaco, Petro Andriushchenko. Si affida come sempre a Telegram. Denuncia che non hanno avuto sepoltura e non si sa semmai l'avranno: i residenti si sono rifiutati di portare i loro corpi all'obitorio, secondo una procedura ritenuta umiliante imposta dai soldati filorussi.

cadaveri trovati a mariupol

 

È il nuovo orrore scoperto nel porto del Sudest, dopo il massacro delle bombe che per tre mesi non hanno dato tregua. Dei duecento non si sa nulla, se non che sono rimasti intrappolati nel rifugio di un palazzo in via Myru (pace). Dissotterrati dai detriti che li ricoprivano e ammassati in un cimitero improvvisato per strada, rinchiusi in sacchi neri e abbandonati lì.

 

cadaveri trovati a mariupol

Per la tumulazione ufficiale, secondo le nuove regole dei filorussi, infatti, è necessario portare da sé i morti all'obitorio, oppure registrare un video in cui si dichiara che il defunto è stato eliminato dalle forze ucraine, secondo quanto trapela dalle cronache di Kiev. Molti residenti si sono opposti, e allora il seppellimento è toccato ai russi. Questa carneficina è sono solo l'ultimo atto, in ordine di tempo, di uno sterminato elenco di vittime dei pesanti bombardamenti su Mariupol. Che avrebbero causato fino a 20 mila morti in novanta giorni di guerra, spiegano le autorità locali ucraine. Almeno 4 mila per le Nazioni Unite.

 

cadaveri trovati a mariupol

La caduta dell'acciaieria Azovstal ha segnato la svolta. Quello che una volta era un ricco centro produttivo sul mare, è oggi un fantasma di edifici anneriti, distrutti e rasi al suolo che i russi stanno iniziando a trasformare.

 

Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato di aver completato lo sminamento del porto, con il disinnesco di 12 mila esplosivi. «I canali di avvicinamento e le acque interne sono state liberate dalle navi affondate e da altri ostacoli alla navigazione», fa sapere in una nota. Da stamane alle 8, la Russia aprirà un «corridoio umanitario» lungo 115 miglia e largo 2 miglia in direzione del Mar Nero, per consentire alle navi straniere di lasciare lo scalo portuale. In città, invece, è iniziata la «russificazione» dell'informazione: maxi schermi mobili trasmettono i telegiornali di Mosca in tutti i quartieri, spiega l'ucraina Ukrinform.

 

la resa del battaglione azov 2

Su Telegram corrono anche le immagini. Gli ucraini la chiamano «Zombie Tv», e contestano l'iniziativa. Denunciano quella che vivono come l'estrema offesa: «Non si può dare in pasto alla nostra gente questa propaganda», sono i commenti sotto i post ufficiali ucraini sul social.

E poi c'è il processo ai combattenti della Brigata Azov, costretti ad arrendersi e catturati. Per loro, «nazisti nemici numero uno», Mosca deve preparare una punizione esemplare, da mostrare ai suoi e al mondo. Si terrà in più fasi, una delle prime sarà proprio simbolicamente a Mariupol, come tiene a precisare il capo dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk (Dpr), Denis Pushilin.

mariupol ucraina

 

 «Penso che non dovremmo ritardare con il processo - dice trionfale in un video -, e un certo numero di quelli (combattenti, ndr) intermedi dovrebbe comparire davanti al tribunale principale, come è stato dopo la Grande Guerra Patriottica. Prima di Norimberga, c'erano i tribunali di Kiev e Kharkov e un certo numero di altri. Apparentemente, uno dei primi sarà il Tribunale di Mariupol». È prevista anche la presenza di rappresentanti di Paesi stranieri, «compresi quelli occidentali», per assistere in diretta alla caduta degli Azovstal.

 

guerra in ucraina

Il porto del Sud deve diventare, nella narrazione russa, un'appendice ucraina del Cremlino: è per questo che ieri circolavano informazioni secondo cui il governatore di San Pietroburgo, Oleksandr Beglov, sognerebbe per Mariupol un grande gemellaggio. E ne avrebbe già discusso al telefono con Pushilin, oltre che con l'autoproclamato sindaco della nuova Mariupol russa, Kostyantyn Ivashchenko. «Oggi Mariupol sta attraversando una fase difficile e noi siamo pronti a contribuire alla sua seconda vita», ha spiegato Beglov.

 

palazzi distrutti a mariupol

 Tutto pronto per la «rinascita»: «Dobbiamo stabilire legami industriali, nei settori dell'edilizia, della sanità, dell'istruzione, della cultura. L'assedio di Leningrado e l'occupazione di Mariupol, con la sua eroica liberazione dagli invasori fascisti durante la Grande Guerra Patriottica, hanno lasciato un segno profondo nel destino delle persone». Come dire, il passato sono solo macerie di cui Mosca vorrebbe cancellare la memoria.

la resa del battaglione azov 5la resa del battaglione azov 1le foto di dmytro kozatsky dall acciaieria azovstal 5le foto di dmytro kozatsky dall acciaieria azovstal 8la luce entra nell acciaieria azovstal la foto di dmytro kozatsky (orest)la resa del battaglione azov 6la resa del battaglione azov 3la resa del battaglione azov 4cadaveri trovati a mariupol

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”